Nuova nord electro 5d!!!!

Auguri



Non "proprio".
Nel sample editor puoi inserire i Wav. delle "note" campionate e applicarle alla tastiera, ma non puoi "unire" semplicemente i file nsmp e decidere dove andranno a "piazzarsi".

Detta in sintesi e con un esempio pratico (prendiamo il tuo esempio a 5 voci):
Pianoforte
Violini
Lead
Arpa
Flauto

Dovrai campionare tot note del suono di pianoforte ed esportare le singole note in formato wav.
Dovrai campionare tot note del suono di violino ed esportare le singole note in formato wav.
Dovrai campionare tot note del suono di lead ed esportare le singole note in formato wav.
Dovrai campionare tot note del suono d'arpa ed esportare le singole note in formato wav
Dovrai campionare tot note del suono di flauto ed esportare le singole note in formato wav.

A questo punto, nel nord editor aggiungi tutti questi wav da te creati e li distribuisci "lungo la tastiera virtuale" del nord editor,creando dunque un file nsmp da inserire nella electro 5d.
So che è un eccesso il tuo esempio,ma chiarisco che con un split simile a quello da te ipotizzato rischi che se non "campioni" a pari volume i 5 strumenti, non potrai poi modificare i volume dei singoli 5 suoni lungo la tastiera una volta importati.

Inoltre non puoi modificare l'attacco e il release per i singoli strumenti, quindi se ad esempio campioni un pad mischiato ad uno strumento percussivo, devi essere sicuro che l'attacco "ti andrà" bene una volta piazzato sulla tastiera per entrambi gli strumenti, stessa cosa per il release, altrimenti se te ne accorgi direttamente suonando il nord,la modifica del knob dell'attacco modificherà sia la risposta del pad sia la risposta del suono percussivo.

Insomma, detta ancora più in sintesi, "layerare" e "splittare" i propri campioni per l'electro non è che sia una cosa "rapidissima" è un lavoro che , soprattutto per layer e split complessi, richiede un lavoro di dosaggio volumi certosino e gestione ottimale dell'attacco dei singoli suoni e del loro release prima dell'exporting sull'electro, dato che una volta li, le modifiche gestibili sono pressocchè minime.

... quindi un Sample è un "proprio" WAV...... pensavo che potevo usare i suoni presenti nelle librerie....
Poco male... come detto, in primis voglio il "clone"..... :)
thanks

Yes, il nord editor ha solo lo scopo di stabilire la "distribuzione" di questi wav, ed esporta il tutto nel formato nsmp, inseribile poi nella nord electro.


La Clavia, attraverso le librerie, mette a disposizioni i file nsmp, non i suoi "wav", quindi dalla libreria puoi solo prendere i file nsmp e inserirli nell'electro,ma non puoi "miscelarli/layerarli/splittarli" come vorresti. Dovresti ricampionarli.

Per la rete comunque trovi tante persone che hanno creato dei "pacchetti" di suoni layerati e splittati secondo il proprio gusto. C'era un utente brasiliano se non erro che aveva campionato addirittura dei vst, e aveva messo in vendita il pacchetto di nsmp. Suonavano davvero bene :)
Se ritrovo il sito, posto il link

Come al solito ogni tot torno nel topic relativo all'electro per dire le ultime relative alla mia esperienza. Magari accendo la lampadina a qualcuno o la spengo a chi stava per acquistare una electro ma non aveva pensato a certi limiti o trova "pesante" il metodo per aggirarli.

1)Archi: Dopo una prima delusione e successivi giorni spesi a campionare archi di Motif/Moxf, ho infine iniziato ad apprezzare sul serio gli archi della libreria Clavia, trovandoli addirittura "più adatti" (non più belli) per il repertorio che devo affrontare e per il modo di suonare della band.
Bucano, funzionano, si sposano benissimo con i pianoforti e con i rhodes. Via. 70mb di spazio liberati in favore dei più snelli campioni "proprietari".
Bonus: il nord user forum ha a disposizione un'intera pagina di download, e molti suoni validi. C'è solo l'imbarazzo della scelta.

2)Stacchi nel cambio suono:
Il campionamento e il successivo editor (per ora e per il repertorio pop che affronto) mi ha permesso di sfruttare tutti e 73 tasti per splittare i miei campioni ed evitare cosi gli stacchi durante un eventuale cambio suono tra samples.
Nel caso in cui devo forzatamente passare da un sample ad un altro suono layerato, ho deciso di ricorrere agli unici metodi possibili, non maledicendo più di tanto la clavia:
Se ci sono 2 crome da suonare prima dello stacco, ed è un suono riproducibile con il lead, uso il nord lead per quelle 2 note o quelle note evito di suonarle. Tra uno stacco e un paio di note mancanti, preferisco note mancanti, soprattutto se non fondamentali.

Se c'è un pad che entra prima di un cambio suono, uso il nord lead in modo tale da mantenermi la "scia" durante il cambio suono.
Se il campione da usare è un ensemble d'archi e viene dall'electro, evito il pedale sustain e lascio fare al release il calo di volume,tale che nel momento dello cambio suono, lo stacco non si sente, dato che il suono è già svanito naturalmente.

Insomma, son giunto a compromessi e mini strategie che per adesso funzionano. In alcune situazioni è vero, son costretto ad evitare persino di suonare qualche nota poco prima di un cambio suono, in modo da non creare uno stacco orribile nel momento del cambio, però in generale è una situazione "passabile".



3)Funzionalità Midi: Tutto (e poco) da sperimentare.
So che mi sarà probabilmente impossibile gestire al meglio una macchina che ha un midi out davvero "basilare" (mi piacerebbe essere in grado di gestire almeno 2 canali indipendentemente, magari il primo suono che gestisce unicamente la electro e il secondo suono che si layera con la Lead).
Sono insomma consapevole che da questo punto di vista dovrò aspettarmi poca roba.
Però son curioso di vedere cosa posso invece ottenere "al contrario": Le impostazioni del Nord Lead 4 sono davvero ottimali per "gestire" invece una seconda macchina (Avendo la possibilità di muoversi tra 4 canali midi indipendenti).
Magari ottengo un'ottima versatilità. Vi aggiornerò :)

Sei sulla strada buona, sul discorso MIDI, valutare tutte le opzioni disponibili, non solo quelle piú ovvie e sfruttare il meglio di ciascuna macchina

Ho anchio ne5d 73,comprata un mese fa da merula,ma ancora chiusa nella sua custodia per mancanza di tempo da dedicare,e devo dire che gli hammond sono molto belli e pianoforti compresi.
Mi diletto in questi ultimi anni di campionamento dei suoni,ed anche per questo ho visto il nord editor,che userò appena posso,mi sembra abbastanza interessante e facile da usare.
Avendo avuto una korg pa3x con 512 mega di ram,mi sono interessato ad ampliare il parco suoni,con i suoni delle librerie vst o gli standalone,ed uso Extreme sample converter(penso che il ragazzo brasiliano usi questo).
Questo programma è molto interessante e facile da usare,nelle varie funzioni puoi caricargli il file DLL,e ricampionare i suoni a 42-48 o 96khz,editare il campione e fare l'autoloop,e logicamente dipende dal campione,e salvare a 16 o 24 bit,nei vari formati fra cui wave aiff.
Io purtroppo ho sempre salvatoa 16 bit,perche pa3x mi permetteva solo questo,e mettevo il resampling a 96 khz,guadagnando nella ricostruzione intelligente del suono,ma 16 purtroppo si sentono,e questo l'ho notato risentendo i campioni originali a 24 bit contro i 16 bit.
Quindi il fatto che clavia dia la possibilità di importare a 24 è molto interessante.
Essendo interessato ad organi antichi, mi sono scaricato le librerie free di hauptwerke,ed ho accorciato i campionamenti,dai 20 sec a tre o quattro,e devo dire che il risultato è stato accettabile,con enorme risparmio di ram,esempio 6 o 7 registri in 35 mega,certo che ho fatto tre campionamenti per ottava e mi sono bastati.
Dai campioni originali non ho capito perchè 20 sec per nota???? l'ambiente si può ricostruire,non sarà la stessa cosa ma
Appena avrò tempo mi dedicherò a nord editor...Saluti

Ieri nuova prova su un altro impianto, e la Electro 5d è uscita benissimo.

Ero curiosissimo di provare il nuovo campione Clavia (Royal Grand 3d), e devo dire che è davvero bellissimo da sentire, ma in band rischia di perdersi senza un'accurata equalizzazione.
Il campione Bosendorfer resta comunque quello che spunta di più in situazioni "pop/rock" (insieme al silver),ma credo che modificando un po il Royal Grand si ottiene comunque un pianoforte perfetto anche per situazioni "piene di strumenti" :)

Davvero soddisfatto e curioso di sentire il nuovo campionamento di Clavia di questo Royal Grand "multi microfonato", atteso, secondo il sito ufficiale, entro l'inverno 2017 (quindi, da oggi, hanno 18 giorni per farlo arrivare nelle nostre tastiere, e spero che Clavia non lanci promesse che non può mantenere, difficilmente si sbottona su date et similia)

Miglior acquisto 2016, pari merito con Nord Lead 4

Moxf Resta il mio riferimento per le 88 tasti invece, pochi smazzi e tanta roba

Domanda per i possessori di Nord Electro 5D HP.

Pensavo di vendere il modello 73Sw, preso meno di un anno fa, e prendermi proprio il modello con tastiera pesata, cui appioppare una master 61 nel caso io debba suonare in gruppi più bluesettoni l'hammond e avrei bisogno di meccanica più leggera.

Prima di andare a provare di persona la meccanica, qualcuno saprebbe dirmi se il cambio "vale la pena"? O meglio dirmi se la meccanica pesata sia di "pari qualità" alla semipesata (sulla quale i pianoforti si suonano molto bene, ma in un contesto piano+voce avrei paura di non avere abbastanza controllo dinamico)?
So che che la hp monta la stessa meccanica della acuna studiologic.La acuna l'ho avuta per circa un anno e mi sono trovato malissimo: Tasti neri durissimi, tastiera lentissima e molte note che si "perdevano" nei passaggi veloci.

Trovo che il peso e l'ingombro delle nord electro siano ridicoli, e ciò mi ha spinto a valutare l'acquisto della HP,ottenendo in poco più di 11 chili una tastiera che in macchina viene tranquillamente parcheggiata sui sedili posteriori, lasciando liberissimo il bagagliaio per casse, monitor e roba varia Un sogno.

Mi sento tornato un po a Casio PX5s, con quel peso e ingombro ridicolo, distrutto però da una meccanica lenta, e dei suoni non all'altezza che necessitavano di computer abbinato+vst+scheda audio+cavetteria varia per un risultato sonoro decente

Mah dipende se suoni più pianoforti o più synth/organi. Io personalmente non farei il cambio perchè trovo la semipesata della serie sw fra le migliori in commercio. Io terrei la sw73 e prenderei una master pesata.

mi trovo benissimo con il NE5 Hp te lo consiglio

Quoto ovvero dipende da quali suoni usi di piú, inoltre con la HP guadagni la tastiera pesata (sempre di TP100 si tratta ma "tarata" meglio da Nord, a quanto pare) ma perdi i Drawbars (recuperabili se prendi una master con 9 fader configurabili, anche se tendono ad essere piú distanti tra loro quindi il feeling non é proprio lo stesso)

@Milord: Per i synth mi affido ormai da tempo alla nord lead 4 e presto mi piglio un minilogue (non so perchè, ma mi affascina).
Al momento l'hammond lo suono solo in gruppi poppettari, e piu di tener un accordone, dove 2 set diversi di drawbar richiamabili bastano e avanzano, non faccio.
Non trovo insomma ragioni per tenermi la Sw, e chiedevo appunto se sto "sottovalutando" o sto "dimenticando" qualcosa nella logica del cambio. Ho già considerato che perderei i drawbars con la versione pesata, ma anche li, magari compro una master con dei drawbars collegabili ai led della electro e magari sono apposto. Ma ammetto che da assoluto non hammondista, non mi farebbe differenza perdere i drawbars e dover usare i tastini. Lo sfizio di comandarli per un po me lo sono tolto.

@Jaam: Ti ringrazio. Non hai trovato proprio nessun problema di sorta con la meccanica? tipo che so, nei trilli/mordenti e altri abbellimenti che richiedono esecuzioni veloci?

ne faccio un casino di trilli e mordenti sono richiestissimi nei gruppi dove suono

avresti paura, quindi non hai nemmeno provato... secondo me vale la pena adattarsi...sai quante rotture in meno. tra pesi e stand piu pesi...o doppi se configuri a L..
questo piano avrebbe anche rotto le p@lle...
se poi lo fai per avere piu tasti è un altro discorso...

il famoso mordente alla Garbarek

Tu scherzi, ma qualche giorno fa ho dovuto fare una presentazione sul mondo pianistico di fronte ad una ventina di persone.

Mostrando via proiettore i diversi simboli che solitamente si trovano su una partitura di piano classico, ho trovato la classica signora curiosa "e che significa quella p? e quel fff? E quel tr? e quella specie di trattino?"
Morale ho dovuto suonare qualche brano di mozart e chopin per mostrare l'utilizzo di qualche abbellimento.
Avessi avuto la Acuna....vaglielo a spiegare che il problema è della meccanica fallata della tastiera e non mio...

Sempre pronti a tutto, non sbruffoneggiate che poi ve la tirate

penso di non aver mai fatto un trillo o un mordente con la nord (a dire la verità mi fanno cagare per usare un'espressione in voga sul forum ) comunque la prossima volta spiega alla signora che gli abbellimenti sono nati per supplire al decay corto del clavicembalo nel pianoforte sono superflui e stucchevoli quindi inutili

in tempi recenti li troviamo nel liscio con il famoso trillo della sposa, tanto per rendere l'idea...

Assolutamente no. Mi sembra una risposta troppo corretta, mi limiterò al "sono superflui,stucchevoli" e soprattutto aggiungerò un finale epico del tipo "e in più, mi fanno anche cagare."