@ michelet
Sulla filosofia di Behringer ci siamo scontrati in tanti. Devo dire che anche io non tollero questo copiare in modo pedissequo i prodotti più blasonati, applicando poi loro un prezzo (quasi) stracciato. Più che altro, PPG aveva la tastiera a 5 ottave, mentre questo (volgare) clone solo a 4 (anche questo fa parte del prezzo ridotto). Inolre, anche la componentistica sarà proporzionata al prezzo finale, quindi non credo ci sia da aspettarsi un prodotto di fascia elevata. Per me, ripeto, Behringer può anche chiudere.
Commento te, ma cerco di rispondere anche ad altri posts letti....
Avendo provato roba in giro, anche di classe e prezzo superiori a Behringer, qualcosa la posseggo, giudico:non capisco la necessità di molti di voler 'assaggiare' tutto, per restare in tema fastfood. Io ho suoni in mente, cerco gli strumenti per riprodurli a prezzi accettabili. Non mi interessava il PPG negli anni '80,anche inarrivabile. Mi attrae meno il clone. Ho provato Iridium, suono per me ottimo; il primo Quantum, mi parve piú freddino, ma forse andai troppo di fretta. Sto apettando l' uscita di Polyvera Suonobuono, bel filtro e tante wavetables, a modulo. I Behringer non mi attraggono poichè mi accontento di avere il giusto numero, ma reale qualità e valore commerciale post acquisto. Riguardo ai Boutique Roland ci sono distinguo da fare: io ho 5 boutique SE 02. Non me ne disfo, suono potente e polifonia giusta in polychain. Non mi ha convinto, ad esempio, il filtro Arturia che sfrutto sul Minifreak, bel synth. Al mio Jupiter XM al posto di Roland avrei aggiunto il filtro di Fantom, sarebbe stato un synth quasi insostituibile per quel genere.
Un synth che sto desiderando da tempo è il Novation Summit, ma non ho spazio nel mio set dal vivo. Però ha classe da vendere.
Ora come ora un Behringer lo prenderei solo a modulo, ho tutte tastiere (tranne MODX 6+ che utilizzo come arranger) con polyaftertouch, e mi manca solo una semipesata a 76 tasti tipo la vecchia A70 Roland.....