Valutare l'acquisto di un Prophet X

mima85 08-12-24 23.14
@ michelet
Suggerirei di guardare questo video QUI pubblicato un paio di giorni fa... Giusto per la cronaca...
Visto giusto adesso, stavo per linkarlo proprio qui ma mi hai preceduto emo
maxpiano69 08-12-24 23.24
@ mima85
Visto giusto adesso, stavo per linkarlo proprio qui ma mi hai preceduto emo
L'autore del video conclude (nella sua descrizione):
All the above said, my Prophet X now works as it should and I still use it a lot. It is still a perfect way of having all my vintage synths in one box for a gig. It sounds very good too with it's analog filters, that has never been the issue.I question the price.

Che alla fine non si discosta poi tanto da quanto discusso qui finora, mi sembra.

Per il resto interessante ed anzi mi sembra strano che nessuno avesse aperto prima un Prophet X per vedere come era fatto al suo interno.

O... forse no ? emo
mima85 09-12-24 08.24
maxpiano69 ha scritto:
Che alla fine non si discosta poi tanto da quanto discusso, mi sembra.


Si infatti, l'ho segnalato giusto a titolo informativo. È comunque utile sapere che per certi malfunzionamenti la soluzione è semplice e la riparazione può essere fatta in casa senza chiamare in causa tecnici e spese connesse.

E chissà, magari il "componente critico" uscito di produzione di cui hanno accennato è proprio quella scheda madre, il che conoscendo le dinamiche dell'elettronica a uso informatico non mi stupirebbe affatto. Mi ricorda una certa tastiera giapponese dal nome che fa molto orologio... emo
maxpiano69 09-12-24 10.42
@ mima85
maxpiano69 ha scritto:
Che alla fine non si discosta poi tanto da quanto discusso, mi sembra.


Si infatti, l'ho segnalato giusto a titolo informativo. È comunque utile sapere che per certi malfunzionamenti la soluzione è semplice e la riparazione può essere fatta in casa senza chiamare in causa tecnici e spese connesse.

E chissà, magari il "componente critico" uscito di produzione di cui hanno accennato è proprio quella scheda madre, il che conoscendo le dinamiche dell'elettronica a uso informatico non mi stupirebbe affatto. Mi ricorda una certa tastiera giapponese dal nome che fa molto orologio... emo
Abbiamo pensato la stessa cosa emo
(perchè in effetti ha senso che sia quello)
stesgarbi 09-12-24 12.43
Gia..... ma..... vedere un synth così costoso aperto, con quel contenuto così "cheap" (per non dire "sgrauso") mi ha fatto venire un senso di delusione, quasi di repulsione.
Una mix tra un PC scadente e obsoleto e un Kontakt limitato... nel quale spicca solo una scheda dedicata ai filtri analogici, come una bella pietra montata sul tondino di una lattina di coca.
Mi chiedo.... e magari mi sbaglio..... se, ad un prezzo ben più ragionevole, un buon tecnico informatico non sarebbe capace di assemblare un modulo expander composto da un mini PC performante - in grado di leggere svariate librerie e forme d'onda scaricabili - abbinato ad una buona scheda di filtri analogici.
d_phatt 09-12-24 13.29
@ stesgarbi
Gia..... ma..... vedere un synth così costoso aperto, con quel contenuto così "cheap" (per non dire "sgrauso") mi ha fatto venire un senso di delusione, quasi di repulsione.
Una mix tra un PC scadente e obsoleto e un Kontakt limitato... nel quale spicca solo una scheda dedicata ai filtri analogici, come una bella pietra montata sul tondino di una lattina di coca.
Mi chiedo.... e magari mi sbaglio..... se, ad un prezzo ben più ragionevole, un buon tecnico informatico non sarebbe capace di assemblare un modulo expander composto da un mini PC performante - in grado di leggere svariate librerie e forme d'onda scaricabili - abbinato ad una buona scheda di filtri analogici.
Non è così semplice.

Innanzitutto una buona scheda di filtri analogici (che suoni come quella) bisogna saperla fare (e bisogna considerare anche il discorso brevetti - che non idea in quale stato sia nel mondo dei circuiti audio analogici). Poi in un synth polifonico con le memorie i filtri e tutti gli altri componenti della catena di sintesi analogica devono poter essere controllati digitalmente per il richiamo delle memorie e tutto il resto, per cui la comunicazione tra i due mondi non è così semplice.
Poi le complessità sono tante e non limitate a questo.

Comunque, discorso alimentatori a parte, non capisco cosa ci sia da scandalizzarsi per il discorso della componentistica da PC: su che cosa di dovrebbe girare la parte software di un synth con funzionalità del genere, su un microcontrollore? Se avesse utilizzato una piattaforma DSP proprietaria avrebbe suonato meglio? Assolutamente no, quello che lo fa suonare bene è la qualità degli algoritmi, cioè la qualità del software, e anche quella bisogna considerare nel prezzo...finché l'hardware sottostante riesce a garantire la potenza di calcolo necessaria una piattaforma vale l'altra.

Oggi con la potenza, l'affidabilità e lo scarso costo della componentistica PC chi è che si mette a sviluppare le proprie CPU e i propri sistemi operativi da zero? Ma se anche lo facessero siete proprio sicuri che gli verrebbero bene come quelli sviluppati da chi si occupa di computer e sistemi operativi da sempre? Pure multinazionali grandi come Korg e soprattutto Yamaha utilizzano hardware e/o software general purpose nei loro prodotti, e che c'è di male? L'importante è che siano affidabili e suonino bene, ma nel caso la colpa non è certo della componentistica PC.

Nei commenti sotto al video infatti fanno notare come prestigiosi synth storici, oggi dei classici, avessero la parte digitale basata sullo Z80, un processore comunissimo e diffusissimo all'epoca, lo si trovava a iosa anche dentro i cabinati da videogame, per dire...cosa c'è di concettualmente diverso?
Deckard 09-12-24 14.04
@ stesgarbi
Gia..... ma..... vedere un synth così costoso aperto, con quel contenuto così "cheap" (per non dire "sgrauso") mi ha fatto venire un senso di delusione, quasi di repulsione.
Una mix tra un PC scadente e obsoleto e un Kontakt limitato... nel quale spicca solo una scheda dedicata ai filtri analogici, come una bella pietra montata sul tondino di una lattina di coca.
Mi chiedo.... e magari mi sbaglio..... se, ad un prezzo ben più ragionevole, un buon tecnico informatico non sarebbe capace di assemblare un modulo expander composto da un mini PC performante - in grado di leggere svariate librerie e forme d'onda scaricabili - abbinato ad una buona scheda di filtri analogici.
Ma…solo per curiosità, giuro senza polemica…come te l’aspetti l’interno di una tastiera non “scrauso” e non “cheap”?
maxpiano69 09-12-24 14.06
@ d_phatt
Non è così semplice.

Innanzitutto una buona scheda di filtri analogici (che suoni come quella) bisogna saperla fare (e bisogna considerare anche il discorso brevetti - che non idea in quale stato sia nel mondo dei circuiti audio analogici). Poi in un synth polifonico con le memorie i filtri e tutti gli altri componenti della catena di sintesi analogica devono poter essere controllati digitalmente per il richiamo delle memorie e tutto il resto, per cui la comunicazione tra i due mondi non è così semplice.
Poi le complessità sono tante e non limitate a questo.

Comunque, discorso alimentatori a parte, non capisco cosa ci sia da scandalizzarsi per il discorso della componentistica da PC: su che cosa di dovrebbe girare la parte software di un synth con funzionalità del genere, su un microcontrollore? Se avesse utilizzato una piattaforma DSP proprietaria avrebbe suonato meglio? Assolutamente no, quello che lo fa suonare bene è la qualità degli algoritmi, cioè la qualità del software, e anche quella bisogna considerare nel prezzo...finché l'hardware sottostante riesce a garantire la potenza di calcolo necessaria una piattaforma vale l'altra.

Oggi con la potenza, l'affidabilità e lo scarso costo della componentistica PC chi è che si mette a sviluppare le proprie CPU e i propri sistemi operativi da zero? Ma se anche lo facessero siete proprio sicuri che gli verrebbero bene come quelli sviluppati da chi si occupa di computer e sistemi operativi da sempre? Pure multinazionali grandi come Korg e soprattutto Yamaha utilizzano hardware e/o software general purpose nei loro prodotti, e che c'è di male? L'importante è che siano affidabili e suonino bene, ma nel caso la colpa non è certo della componentistica PC.

Nei commenti sotto al video infatti fanno notare come prestigiosi synth storici, oggi dei classici, avessero la parte digitale basata sullo Z80, un processore comunissimo e diffusissimo all'epoca, lo si trovava a iosa anche dentro i cabinati da videogame, per dire...cosa c'è di concettualmente diverso?
+1 & thanks.

PS: oltre alle citate Korg e Yamaha, anche i vari organi Crumar ed il GSi Gemini usano dei miniPC e nessuno s'è mai stracciato le vesti per questo...
mima85 09-12-24 14.14
d_phatt ha scritto:
Comunque, discorso alimentatori a parte, non capisco cosa ci sia da scandalizzarsi per il discorso della componentistica da PC: su che cosa di dovrebbe girare la parte software di un synth con funzionalità del genere, su un microcontrollore?


Quello no, però anche a me, da tecnico, farebbe più piacere vedere quella componentistica da PC montata su una scheda embedded/industriale, e non su una comune scheda madre da PC. Per una semplice questione di qualità, perché le schede generiche da PC la maggior parte delle volte sono costruite con criteri orientati unicamente all'economicità e questo non di rado significa una minore affidabilità.

Basta vedere cos'è successo con la prima versione di Kronos, che montava una scheda Mini-ITX della Intel che aveva la spiacevole attitudine a morire improvvisamente da un giorno all'altro. Infatti a un certo punto si sono succedute segnalazioni di Kronos morti senza ragione, e io quella stessa identica scheda madre (Intel D510MO) l'avevo in un PC a casa. Scheda che ha fatto esattamente la stessa fine: il giorno prima funzionava, il giorno dopo per nessuna ragione apparente era morta stecchita. Cambiato RAM, cambiato la pila del BIOS, tentato di resettare le impostazioni con l'apposito jumper, provato tutte le combinazioni possibili per vedere se resuscitava. Niente da fare, ho dovuto arrendermi e buttarla.

Se questo succede su un PC da quattro soldi è un conto, su uno strumento musicale da migliaia di euro è un altro e li girano le scatole non poco. Per questo anch'io quando vedo uno strumento musicale mosso da hardware da PC da quattro soldi un po' storco il naso. Il problema non è la CPU x86/64 da PC che anzi per questi scopi ha potenza bruta da vendere, è su cosa è montata.
maxpiano69 09-12-24 14.21
@ mima85
d_phatt ha scritto:
Comunque, discorso alimentatori a parte, non capisco cosa ci sia da scandalizzarsi per il discorso della componentistica da PC: su che cosa di dovrebbe girare la parte software di un synth con funzionalità del genere, su un microcontrollore?


Quello no, però anche a me, da tecnico, farebbe più piacere vedere quella componentistica da PC montata su una scheda embedded/industriale, e non su una comune scheda madre da PC. Per una semplice questione di qualità, perché le schede generiche da PC la maggior parte delle volte sono costruite con criteri orientati unicamente all'economicità e questo non di rado significa una minore affidabilità.

Basta vedere cos'è successo con la prima versione di Kronos, che montava una scheda Mini-ITX della Intel che aveva la spiacevole attitudine a morire improvvisamente da un giorno all'altro. Infatti a un certo punto si sono succedute segnalazioni di Kronos morti senza ragione, e io quella stessa identica scheda madre (Intel D510MO) l'avevo in un PC a casa. Scheda che ha fatto esattamente la stessa fine: il giorno prima funzionava, il giorno dopo per nessuna ragione apparente era morta stecchita. Cambiato RAM, cambiato la pila del BIOS, tentato di resettare le impostazioni con l'apposito jumper, provato tutte le combinazioni possibili per vedere se resuscitava. Niente da fare, ho dovuto arrendermi e buttarla.

Se questo succede su un PC da quattro soldi è un conto, su uno strumento musicale da migliaia di euro è un altro e li girano le scatole non poco. Per questo anch'io quando vedo uno strumento musicale mosso da hardware da PC da quattro soldi un po' storco il naso. Il problema non è la CPU x86/64 da PC che anzi per questi scopi ha potenza bruta da vendere, è su cosa è montata.
Questo ci può stare, ma che una mainboard, sia essa standard o custom, risulti più o meno affidabile purtroppo è una cosa di cui ci si accorge col tempo, però a differenza del caso del Kronos non mi pare di aver letto di una moria di mainboard del Prophet X; il video linkato da michelet alla fine riguardava il cambio della batteria tampone (che tendeva a scaricarsi rapidamente sui primi esemplari) e poi una regolazione della 5V dell'alimentatore (peraltro fatta "a vuoto" e chissà se veramente necessaria...)

Comunque, per la cronaca quella mainboard che si vede nel video (Asrock J3455 ITX) la vedo ancora in commercio, quindi volendo i possessori di Prophet X possono ancora procurarsene una di scorta (per quel che costa).
mima85 09-12-24 14.26
maxpiano69 ha scritto:
Questo ci può stare, ma che una mainboard standard o custom sia più o meno affidabile purtroppo te ne accorgi col tempo


Ni, nel senso che cambiano i criteri di costruzione. Una scheda per ambito industriale è progettata con certi criteri orientati all'affidabilità che su una scheda da PC non necessariamente vengono considerati, quindi tendenzialmente dovrebbe essere più affidabile. Poi chiaro, costa di più, quindi nessuna sorpresa che i costruttori preferiscano la scheda da PC.

D'altra parte ho anche visto schede da PC restare accese h24 per anni senza mai mollare un colpo, ma qui si va già un po' più a fortuna.

maxpiano69 ha scritto:
Comunque, per la cronaca quella mainboard che si vede nel video (Asrock J3455 ITX) la vedo ancora in commercio, quindi volendo i possessori di Prophet X possono ancora procurarsene una di scorta (per quel che costa).


Questa è sicuramente una buona idea. Cosa che se non ricordo male all'epoca consigliavo anch'io parlando di Kronos, anche se andando a memoria c'era qualche cosa da pastrocchiare nel BIOS per far si che quella scheda potesse venir usata nello strumento. Modifiche che Korg ovviamente si teneva ben nascoste, così poteva vendere la stessa scheda al triplo del prezzo o giù di li, ma che qualcuno alla fine era riuscito a sgamare.
maxpiano69 09-12-24 14.35
mima85 ha scritto:
Ni, nel senso che cambiano i criteri di costruzione. Una scheda per ambito industriale è progettata con certi criteri orientati all'affidabilità che su una scheda da PC non necessariamente vengono considerati, quindi tendenzialmente dovrebbe essere più affidabile. Poi chiaro, costa di più, quindi nessuna sorpresa che i costruttori preferiscano la scheda da PC.

Anche io aggiungo un ni emo, ovvero chi ci dice che un produttore di sintetizzatori progetti le sue schede come quelle "per ambito industriale" in termini di affidabilità e fault tolerance? D'altro canto esistono anche i PC industriali allora (Edge PC e dintorni) progettati per lavorare incessantemente e con gradi di affidabilità maggiori rispetto ai PC standard, quindi basterebbe usare mainboard dedicate a quegli oggetti anche sui synth (forse)?

Alla fine è sempre una questione di costi, su quello direi che c'è poco da dire/fare. L'importante è sapere cosa si compra e regolarsi di conseguenza nel giudicarne il prezzo.
mima85 09-12-24 14.38
maxpiano69 ha scritto:
D'altro canto esistono anche i PC industriali allora (Edge PC e dintorni) progettati per lavorare incessantemente e con più alti gradi di affidabilità, quindi basterebbe usare mainboard dedicate a quegli oggetti anche sui synth (forse)?


Sarebbe un bel passo avanti secondo me.