@ michelet
Se non si trovano più negozi con strumenti in esposizione da poter provare, la responsabilità non è da attribuire esclusivamente alla scarsa preparazione degli addetti alla vendita, ma purtroppo, è un po' colpa nostra. Negli anni '80 e '90, ricordo che facevo volentieri, in un pomeriggio, dagli 80 ai 140 km per recarmi presso negozi di Padova o Montebelluna (TV), dove trovavo assortimenti davvero considerevoli, tanto che ne uscivo sempre con le bave alla bocca. In quei negozi, oltre alla possibilità di provare i modelli più recenti e non dei sintetizzatori e strumenti elettronici, c'era anche del personale molto preparato che, quando serviva, aiutava nella scelta. Ricordo che queste persone facevano delle brevi dimostrazioni degli strumenti, spiegando le caratteristiche principali, evidenziando i punti di forza e, talvolta, anche qualche limite.
Bisogna anche aggiungere che all'epoca la circolazione delle informazioni si basava principalmente sulla carta stampata, internet doveva diventare ancora un mezzo di informazione di massa. Di conseguenza, chi aveva sempre le informazioni di prima mano erano sempre i negozianti ed i loro collaboratori alla vendita; noi appassionati arrivavamo sempre in seconda battuta e, talvolta, dovevamo "accontentarci" di quanto ci veniva raccontato.
L'avvento successivamente della vendita on line e dell'informazione di massa attraverso internet, ha creato uno stravolgimento epocale per quanto riguarda le politiche commerciali, a causa del quale i negozi fisici hanno subito un contraccolpo devastante, visto che a parità di prodotto, il prezzo era sensibilmente più basso.
Noi, come clienti finali, cercando sempre il prezzo più basso, abbiamo dato il colpo di grazia definitivo al settore, facendo in modo che i negozi fisici si allineassero con i prezzi a quelli dei negozi virtuali, tagliando contestualmente l'assortimento degli strumenti in esposizione.
Ad onor del vero, qual è quel negoziante che investirebbe centinaia di migliaia di euro in strumenti elettronici, peraltro dalla obsolescenza programmata, per tenerli in esposizione, sapendo poi che i clienti si recano in negozio solo per provarli e successivamente acquistarli on line?
Anche i negozi più importanti, ormai, hanno molti strumenti di valore medio basso in esposizione, mentre quelli più costosi li si possono ordinare, acquistandoli a scatola chiusa.
Non credo di essere pessimista, pensando che non ritorneremo più indietro.
L'unica possibilità per provare gli strumenti è acquistarli e, se non piacciono, avvalersi del diritto di recesso.
Non fa una piega e credo che sarà sempre più difficile provare strumenti, anche perché i negozi fisici tenderanno a ridursi sempre più.
Non sono più aggiornato perchè non mi reco da anni in un negozio.
A Roma ad esempio, com'è la situazione? Esistono ancora Cherubini, Bandiera, Musicarte? So che c'è da un po' Play Music store (strumenti musicali.net) in zona Piazza Irnerio, ma non ci sono mai stato. Oltretutto infatti il rischio di recarsi in un negozio oggigiorno è di trovare poca roba o non trovare affatto lo strumento che interessa.
Dell'Emporio sapevo che ha chiuso da tempo.
Sono umbro pure io. A Perugia esiste più Erretimusica?