@ paolo_b3
Non ho preso "cum grano salis" come un offesa nei miei confronti, e nemmeno se lo fosse stata avrebbe sortito l'effetto desiderato, non mi offendo per cose del genere.
Cum grano salis e follow the money, nel senso che devi sempre tenere in considerazioni gli enormi interessi che muovono la macchina bellica, tra cui come giustamente osservavi il bottino di guerra, ma non solo.
Questo semplicemente per dirti che andare dietro alle notizie frammentarie che circolano qua e la è fuorviante se perdi di vista i veri motivi ispiratori che stanno dietro ad un conflitto importante e preoccupante come quello dell'Ucraina. I comunicati stampa lasciano sempre il tempo che trovano, sia da una parte che dall'altra.
Chi vuole difendere il suolo ucraino dall'invasore russo può sempre mettersi l'elmetto e partire. Trovo ingiusto che questo governo abbia stanziato 8,2 miliardi di euro per nuove armi sottraendoli al welfare. La maggioranza dell'opinione pubblica è contraria. Si tratta di un una decisione che andava stabilita attraverso un referendum popolare, non da qualche azionista d'armi che siede in parlamento.
L'Ucraina non fa parte della UE né della Nato. Da Draghi in poi stiamo contravvenendo apertamente all'articolo 11 della Costituzione. Se la giustificazione è che dobbiamo aiutare un paese aggredito, allora lo stesso trattamento doveva valere per la Palestina, il Libano, l'Iraq e altri. Almeno la raccontino per com'è realmente senza offendere l'intelligenza altrui.
Mettiamola così: in Donbass ci sono importanti giacimenti di petrolio, gas, carbone e terre rare indispensabili per l'hi-tech.