@ michelet
Per l'esperienza avuta fino ad oggi, non mi sento di consigliare alcuna workstation nè a 76 tasti, tantomeno ad 88.
Ovviamente, come è già stato sottolineato, il concetto di "migliore" workstation è del tutto soggettivo, mi limiterò quindi a sottolineare i lati delle workstation che possiedo, non tutti soddisfacenti, anzi.
- Roland Fantom EX: fondamentalmente, a cinque anni dalla sua uscita, è uno strumento ancora incompleto, parzialmente sviluppato e con limitazioni inconcepibili, dove la gestione di una enorme quantità di suoni risulta farraginosa per l'assenza di un software dedicato (anche quello di terze parti, purtroppo, nel bene e nel male ne rispecchia la struttura); la struttura della patch a 4 parziali non è cambiata, dai tempi di D-50. È ancora affetto da bug piuttosto gravi, a causa dei quali inviando messaggi esclusivi di sistema durante l'editing di alcuni motori di sintesi, si giunge ad un blocco totale che costringe al riavvio della macchina. Ad oggi Roland non ha ancora risolto il problema. Il prezzo attuale è semplicemente sproporzionato.
- Yamaha Montage M: è la versione corretta di Montage, un bel minestrone riscaldato, a cui sono state apportate importanti migliorie a livello di interfaccia utente (cose che avrebbero tranquillamente potute essere fatte anche sul predecessore) ed aggiunto un terzo motore di sintesi virtual analog, oltre ad un software che ne ricalca le funzioni. Come Fantom EX, anche il prezzo di Montage M è totalmente fuori da ogni grazia di Dio, di almeno un migliaio di €, a mio modesto avviso. Per tale motivo rimango con Montage 7 e per sostituire il VA di Montage M ho preso un bel Virus TI2 desktop.
- Korg Nautilus 73AT: dei tre, forse, è l'unico più interessante, anche se, ad onor del vero, è un'altro minestrone riscaldato perché replica il successo planetario di Kronos a meno di qualche funzione non del tutto fondamentale, in primis l'arpeggiatore KARMA, così complesso da utilizzare e impossibile da programmare.
- Kurzweil K2700: ne parlo ugualmente, anche se non ne esiste una versione a 76 note, per il semplice fatto che, delle quattro, potrebbe essere la workstation più interessante. Innanzitutto a livello suoni acustici dà moltissimo filo da torcere ai quattro precedenti, come gestione generale è abbastanza semplice. Diventa un po' più complessa quando si entra nell'editing delle patches, perché la VAST ha un'interfaccia tutta sua, oltre al fatto che il display a bordo non è di dimensioni particolarmente generose. Esiste anche un editor librarian, ma ha più di qualche bug e l'affidabilità lascia un po' a desiderare. Vedo però che sul forum VAST si sta già parlando dello sviluppo di un nuovo editor librarian, perché le limitazioni del precedente sono ormai note.
In definitiva, per quanto detto sopra, non mi sento di consigliare alcuna workstation attualmente in commercio. Con buona probabilità, potrebbe (il condizionale è d'obbligo) essere molto interessante il successore di Kronos. Personalmente di Yamaha e Roland ho perso totalmente la fiducia.
Riguardo Nautilus: rispetto a Kronos perde l'arpeggiatore KARMA a beneficio di un nuovo arpeggiatone molto più intuitivo e più potente, però perde il chord trigger su display. La versione 73 purtroppo non ha AT.