@ igiardinidimarzo
wildcat80 ha scritto:
La situazione dell'Algerina è complessa
Non mi pare sia 'complessa', anzi...
non vi sono dubbi
Invece è complessa, perché molto probabilmente si tratta di un caso di resistenza agli androgeni, in cui la quasi completa assenza di recettori per il diidrotestosterone crea un organismo maschile come cariotipo, gonadi che possono essere testicoli ipofunzionanti ritenuti oppure ovotestis, genitali esterni assolutamente femminili, struttura muscoloscheletrica androgina, troppo feminilizzata per essere competitiva con i maschi ma abbastanza mascolinizzata per avere un vantaggio sulle femmine.
Un essere umano con queste caratteristiche dove lo collochi in ottica sportiva? Nella categoria freak, chimere o altre oscenità del genere? Attenzione come oscenità non intendo gli stadi intersessuali, ma il come vengono appellate queste persone, che sono persone affetta da una patologia congenita grave, che ne condiziona l'esistenza.
Mentre l'algerina è decisamente mascolina, c'è una nota modella, Hanne Gaby Odiele, che ha scoperto di essere affetta dalla stessa patologia: è molto più femminile (seppur sempre con una punta di androginia), e per lei è stato uno shock scoprire di essere una donna senza esserlo davvero.
Ma io dico, ci avete mai pensato che genere di disgrazia può essere? Se vostra figlia arrivasse a 15/16 anni senza ciclo mestruale, andasse dal ginecologo, le facesse esami e arrivasse ad una diagnosi di sindrome di Morris con insensibilità completa agli androgeni?
Sapete cosa vuol dire? Sei una donna ma non lo sei, perché sei un uomo.
Significa sterilità, significa quasi certezza di avere un cancro testicolare bilaterale, significa terapie ormonali tutta la vita, psicoterapia... Molto spesso sono bambine con grosse ernie inguinali bilaterali congenite che necessitano di essere riparate precocemente.
Il problema sportivo è che si rimesta nel torbido. Perché fa comodo avere atleti avvantaggiati, fare un po' di terapia soppressiva quando sai che può arrivare il test Wada...
Queste persone teoricamente vanno curate così: gonadectomia post puberale (perché servono gli estrogeni - che derivano dall'aromatizzazione del testosterone - per completare lo sviluppo dei caratteri sessuali secondaria), eventuale vaginoplastica qualora fosse atrofica (solitamente è un po' più piccola, consente rapporti sessuali, in alcuni casi invece necessita di essere allungata), terapia estrogenica quantomeno fino ad un'ipotetica età climaterica, senza contare gli interventi di riparazione delle ernie inguinali che vengono fatti molto precocemente.
Si fa presto a gettare la croce addosso alle persone: essere affetti dalla sindrome di Morris non è una passeggiata ed è una condizione che dal punto di vista psicologico segna fino all'ultimo giorno.
Immagino quali cure abbia potuto avere la povera Imane nella moderna e laica Algeria.
A me comunque la cosa che più fa incazzare è la presa di posizione arbitraria, la politicizzazione ideologica: questi con i transessuali non c'entrano nulla, biologicamente non c'è paragone, eppure è diventato un pretesto per tirare fuori da una parte le bandiere arcobaleno e dall'altra il conservatorismo più rigido.
Stiamo parlando di patologia, non di ideologia.