@ markelly2
Dal lato musicale, hai scritto ciò che lui ha sempre dichiarato. Sul piano umano, i fatti sono alla portata di tutti.
Comunque non sono molti gli artisti non mainstream che vantano oltre quattrocentomila copie fisiche vendute in carriera.
PS avercene di artisti con quel background, ma qui si deride a prescindere.
Ti ripeto, mi sta simpatico sia sul piano umano che musicale. Mi spiace soltanto di come si sia ridotto oggi per avere visibilità. In passato ho visto alcuni suoi live da solista in TV, in cui ha coraggiosamente stravolto suoi brani e cover.
Però se mi permetti dobbiamo storicizzare: negli anni '90 il rock italiano non era solo Blu Vertigo. Penso alle miriadi di band emerse dai circuiti di Arezzo Wave, dalle produzioni dei dischi del Mulo e dall'etichetta Vox Pop, per citarne alcune. Parliamo dunque del periodo di massimo splendore per il rock italiano, se si escludono gli anni '70.
Personalmente i Blu Vertigo non mi hanno mai ammaliato, sebbene riconosca in loro una componente "british" che li rendeva unici rispetto ad esempio alla jungla delle Posse e al rock di matrice americana espresso da band come Ritmo Tribale, Timoria (e mettiamoci anche i primi Afterhours). Cosa ci è rimasto di quel periodo nel panorama mainstream attuale? Morgan e Agnelli. Sono affezionato a entrambi, sebbene non sia un loro fan.