Yamaha montage M dettagli tecnici

SimonKeyb 14-06-24 10.12
maxpiano69 ha scritto:
La cosa che in effetti lascia perplessi è che, dato che la piattaforma hardware rimane la stessa (come famiglia di DSP proprietari) anche se potenziata, Yamaha potrebbe/avrebbe potuto portare alcune di quelle migliorie anche ai possessori di Montage "non M" mediante un aggiornamento software, magari con qualche limitazione legata all'HW meno potente tipo minor polifonia sulla AN ecc..., ma non lo ha fatto e quindi capisco che gli utenti di Montage come michelet si sentano un attimino come dire... trova tu il termine giusto Michele...

magari sarò all'antica io ma mi sembra una pretesa un tantinello avulsa che le feature previste nei nuovi modelli vengano "accrocchiate" in quelli precedenti. Anche gli aggiornamenti di S.O. dovrebbero essere volti solo alla risoluzione dei bug, il fatto che ci sia qualcuno che ha promesso di ampliare le possibilità su modelli precedenti dovrebbe essere vista come un eccezione.
michelet ha scritto:
Come già dicevo, e ribadisco, starò a vedere come sarà il successore di Montage, ammesso abbia ancora senso investire somme molto consistenti per strumenti che sono già vecchi quando entrano nel circuito di vendita.

Infatti per me ha poco senso spendere 4000 euro per una workstation in generale. con quella cifra lì puoi farti una postazione computer + DAWe librerie di ogni genere + controller e qualche outboard, che ti magni a colazione qualunque workstation dal pdv sonoro e di flessibilità.
maxpiano69 14-06-24 10.32
@ SimonKeyb
maxpiano69 ha scritto:
La cosa che in effetti lascia perplessi è che, dato che la piattaforma hardware rimane la stessa (come famiglia di DSP proprietari) anche se potenziata, Yamaha potrebbe/avrebbe potuto portare alcune di quelle migliorie anche ai possessori di Montage "non M" mediante un aggiornamento software, magari con qualche limitazione legata all'HW meno potente tipo minor polifonia sulla AN ecc..., ma non lo ha fatto e quindi capisco che gli utenti di Montage come michelet si sentano un attimino come dire... trova tu il termine giusto Michele...

magari sarò all'antica io ma mi sembra una pretesa un tantinello avulsa che le feature previste nei nuovi modelli vengano "accrocchiate" in quelli precedenti. Anche gli aggiornamenti di S.O. dovrebbero essere volti solo alla risoluzione dei bug, il fatto che ci sia qualcuno che ha promesso di ampliare le possibilità su modelli precedenti dovrebbe essere vista come un eccezione.
michelet ha scritto:
Come già dicevo, e ribadisco, starò a vedere come sarà il successore di Montage, ammesso abbia ancora senso investire somme molto consistenti per strumenti che sono già vecchi quando entrano nel circuito di vendita.

Infatti per me ha poco senso spendere 4000 euro per una workstation in generale. con quella cifra lì puoi farti una postazione computer + DAWe librerie di ogni genere + controller e qualche outboard, che ti magni a colazione qualunque workstation dal pdv sonoro e di flessibilità.
Se è davvero un "nuovo modello" a tutti gli effetti e non un upgrade HW del precedente ci sta quel che dici e comunque qui nessuno pretende, ho usato non a caso il condizionale per dire che sarebbe stata una mossa elegante da parte di Yamaha e che non essendo tecnicamente difficile (siamo nel mondo dei synth digitali) avrebbe mostrato un certo rispetto verso gli acquirenti del modello precedente (e su Montage non essendo vero che gli update fatti precedenza fossero solo bug fix, l'aspettativa ci poteva stare)

Prendi il caso di Kronos, non è che gli aggiornamenti di SO arrivati con Kronos X e 2, nonostante gli upgrade HW di questi ultimi, abbiano tagliato fuori il modello originale.

Detto questo, legittimo che Yamaha invece voglia chiudere definitivamente il prodotto Montage "non M" per assicurarsi di vendere il nuovo M, ma allora è legittimo anche il disappunto dei possessori del modello precedente, secondo me (per quanto sia un modello uscito 7 anni prima quindi ci sta che il suo ciclo di vita si sia esaurito, però...).
SimonKeyb 14-06-24 14.27
maxpiano69 ha scritto:
per quanto sia un modello uscito 7 anni prima quindi ci sta che il suo ciclo di vita si sia esaurito, però..

per quello dico. ci sono aziende che buttano fuori prodotti nuovi ogni anno, 7 anni con tanto di svendita finale sono un periodo sufficiente per dare l'ebbrezza agli acquirenti di avere l'ultimo modello fiammante. E comunque dopo 7 anni inserire in un progetto qualcosa che non c'era in origine la vedo dura con tutta la buona volontà.
michelet 14-06-24 16.29
@ SimonKeyb
maxpiano69 ha scritto:
per quanto sia un modello uscito 7 anni prima quindi ci sta che il suo ciclo di vita si sia esaurito, però..

per quello dico. ci sono aziende che buttano fuori prodotti nuovi ogni anno, 7 anni con tanto di svendita finale sono un periodo sufficiente per dare l'ebbrezza agli acquirenti di avere l'ultimo modello fiammante. E comunque dopo 7 anni inserire in un progetto qualcosa che non c'era in origine la vedo dura con tutta la buona volontà.
Non ho idea come possa funzionare un reparto R&D di una grande casa di strumenti musicali elettronici, quale sia Yamaha, Roland o Korg. Ho citato le maggiori, quelle che hanno numeri di vendita significativi. Tuttavia, posso legittimamente pensare che quando venne immesso sul mercato Montage, Yamaha stava già mettendo le basi per mettere in cantiere la versione successiva. Di fatto, il progetto nella sua essenza, non si discosta molto. Lo stesso ragionamento lo possiamo fare con Motif XS che è stato seguito dalla versione XF, migliorata solamente per l'aggiunta di una WaveROM maggiore e di una, costosa, FlashRAM, perché per il resto erano uguali. A maggior ragione, potrei dire che Yamaha è stata ancora più bastarda, perché si è rifiutata di sistemare i limiti software di Montage (cosa che avrebbe potuto fare benissimo nell'arco di vita del prodotto), proponendo il modello successivo Montage M, con le caratteristiche che ormai tutti, o quasi, conosciamo. Mentre i Montage M vengono distribuiti con il contagocce al prezzo imposto, sono certo che Yamaha è già al lavoro, e non da ieri, al successore.
Quindi, se veramente Yamaha avesse voluto, nell'arco dei 7 anni, avrebbe potuto mettere mano al firmware di Montage, se non altro perché di migliorie realmente significative non ne ha apportate.
d_phatt 14-06-24 20.03
@ michelet
Non ho idea come possa funzionare un reparto R&D di una grande casa di strumenti musicali elettronici, quale sia Yamaha, Roland o Korg. Ho citato le maggiori, quelle che hanno numeri di vendita significativi. Tuttavia, posso legittimamente pensare che quando venne immesso sul mercato Montage, Yamaha stava già mettendo le basi per mettere in cantiere la versione successiva. Di fatto, il progetto nella sua essenza, non si discosta molto. Lo stesso ragionamento lo possiamo fare con Motif XS che è stato seguito dalla versione XF, migliorata solamente per l'aggiunta di una WaveROM maggiore e di una, costosa, FlashRAM, perché per il resto erano uguali. A maggior ragione, potrei dire che Yamaha è stata ancora più bastarda, perché si è rifiutata di sistemare i limiti software di Montage (cosa che avrebbe potuto fare benissimo nell'arco di vita del prodotto), proponendo il modello successivo Montage M, con le caratteristiche che ormai tutti, o quasi, conosciamo. Mentre i Montage M vengono distribuiti con il contagocce al prezzo imposto, sono certo che Yamaha è già al lavoro, e non da ieri, al successore.
Quindi, se veramente Yamaha avesse voluto, nell'arco dei 7 anni, avrebbe potuto mettere mano al firmware di Montage, se non altro perché di migliorie realmente significative non ne ha apportate.
Entro nel topic più per fare una domanda che altro, ma prima un po' di contesto.

Quando ho iniziato a sperimentare con i synth e le tastiere (venivo dagli studi classici di pianoforte), ho iniziato con PC (Windows), DAW (Reaper), VST e scheda audio con monitor, utilizzando un pianoforte digitale Roland come master keyboard. Sono andato avanti così per cinque anni, poi ho realizzato il sogno di una vita di acquistare un Moog, e infine sono passato al setup attuale basato su attrezzatura "fisica" che potete leggere in firma, in cui gli unici prodotti di ideazione giapponese sono gli Yamaha P45 e AG03MK2, con PC relegato a registratore occasionale e plugin utilizzati come aggiunta per sperimentare in casa e poco più.

In quest'ottica, non mai comprato workstation, anche se ho avuto modo di usarne alcune non mie (Roland e Korg), pur senza entrare chissà quanto profondamente nella programmazione, per cui la mia esperienza con esse è assai limitata. La mia domanda (sincera e non ironica) è: in passato le politiche per quanto riguarda gli aggiornamenti software non erano le stesse? I prodotti non venivano accantonati allo stesso modo una volta usciti i modelli successivi?

Anche in un altro topic ci si lamentava di queste politiche per quanto riguarda Yamaha e co., ma non è sempre stato così?
michelet 14-06-24 22.29
d_phatt ha scritto:
Anche in un altro topic ci si lamentava di queste politiche per quanto riguarda Yamaha e co., ma non è sempre stato così?

Diversamente da te, che hai affrontato seriamente studi di pianoforte classico, quando ho iniziato a studiare musica non ero sufficientemente "maturo" per comprenderne l'importanza che, successivamente avrebbe rivestito nella mia vita. Di conseguenza, la mia famiglia, su consiglio anche dei maestri che mi avevano avuto come allievo, ha pensato fosse meglio indirizzarmi verso altri studi. E da lì, liceo classico, facoltà di architettura ecc. ecc. Per mia grande disperazione, non solo in senso lato, la passione per la musica è arrivata quando non era più possibile accedere al conservatorio (superati limiti di età) e perché avevo già intrapreso degli studi universitari impegnativi, oltre ad avere un muro di opposizione da parte della famiglia.
Nonostante questo contesto poco predisponente, la mia passione comunque è rimasta, tanto che dalla metà degli anni '80 sono riuscito a seguire le evoluzioni del mercato degli strumenti musicali elettronici, documentandomi prima con la stampa di settore, successivamente attraverso la rete, ed acquistandone in vista di creare un piccolo studio domestico.
Fatta questa debita premessa, rispondo alla tua domanda. Il progresso tecnologico c'è sempre stato, l'obsolescenza programmata anche, solo che le differenze tra un modello e l'altro giustificavano maggiormente il salto generazionale. Oggi, oltre ai prezzi notevolmente più impegnativi (anche se il prezzo di un DX7 del 1984, rivalutato, è molto simile a quello di un Montage del 2016) trovo che non ci sia più moltissima innovazione e le differenze tra un modello ed il suo successore non siano proporzionali al prezzo richiesto.
d_phatt 15-06-24 00.53
@ michelet
d_phatt ha scritto:
Anche in un altro topic ci si lamentava di queste politiche per quanto riguarda Yamaha e co., ma non è sempre stato così?

Diversamente da te, che hai affrontato seriamente studi di pianoforte classico, quando ho iniziato a studiare musica non ero sufficientemente "maturo" per comprenderne l'importanza che, successivamente avrebbe rivestito nella mia vita. Di conseguenza, la mia famiglia, su consiglio anche dei maestri che mi avevano avuto come allievo, ha pensato fosse meglio indirizzarmi verso altri studi. E da lì, liceo classico, facoltà di architettura ecc. ecc. Per mia grande disperazione, non solo in senso lato, la passione per la musica è arrivata quando non era più possibile accedere al conservatorio (superati limiti di età) e perché avevo già intrapreso degli studi universitari impegnativi, oltre ad avere un muro di opposizione da parte della famiglia.
Nonostante questo contesto poco predisponente, la mia passione comunque è rimasta, tanto che dalla metà degli anni '80 sono riuscito a seguire le evoluzioni del mercato degli strumenti musicali elettronici, documentandomi prima con la stampa di settore, successivamente attraverso la rete, ed acquistandone in vista di creare un piccolo studio domestico.
Fatta questa debita premessa, rispondo alla tua domanda. Il progresso tecnologico c'è sempre stato, l'obsolescenza programmata anche, solo che le differenze tra un modello e l'altro giustificavano maggiormente il salto generazionale. Oggi, oltre ai prezzi notevolmente più impegnativi (anche se il prezzo di un DX7 del 1984, rivalutato, è molto simile a quello di un Montage del 2016) trovo che non ci sia più moltissima innovazione e le differenze tra un modello ed il suo successore non siano proporzionali al prezzo richiesto.
Considera che pur avendo fatto il conservatorio per anni, oltre ai tanti anni di scuola di musica precedenti, non ho terminato gli studi e non mi sono mai diplomato, proprio perché poi nel frattempo ho iniziato l'università e le due cose non erano fisicamente compatibili, per tutta una serie di ragioni. Poi, parecchi anni dopo, ho ripreso a prendere altre lezioni privatamente per un altro paio d'anni, interrotte con la pandemia e mai più riprese.

Quando ero ragazzino il mio sogno era di suonare le cose più difficili e di fare il pianista classico professionista, ora è un lavoro che non vorrei mai fare, neanche se avessi i numeri per farlo (e non li ho), e sono a posto con la coscienza con quello che riesco a suonare, so bene che senza uno studio giornaliero serio e regolare fare di più è difficile. Vado a piccole "fiammate" di studio quando ho qualche evento, per il resto difficilmente mi metto a faticare sullo strumento. Sono di gran lunga più stuzzicato dall'aspetto compositivo e il dispiacere più grande è quello di non avere mai preso lezioni di contrappunto, tanto che con il tempo mi sono convinto che se anziché pianoforte avessi studiato composizione avrei sicuramente finito il conservatorio (e con molta più facilità). Ma la vita è una, all'epoca non avevo la consapevolezza necessaria per capirlo, ormai mi dedico ad altro e probabilmente è giusto così perché nel mio lavoro mi sento adeguato, come musicista non so se mi sentirei a mio agio a certi livelli, anche con una formazione più completa.

Alla fine come al solito ha ragione il "nostro" mima: keep calm and play synthesizer. E mi sento di aggiungere: maybe even a Yamaha synthesizer emo