@ zerinovic
l’audio over usb se usi ipad non andrebbe bene comunque, la gestione a zone con camelot non serve, i controlli che ha in meno non sono da mani nei capelli…dei suoni in piu e/o il pianoforte bello, non puo comunque competere con un rav o ivory…diciamo che è una master per computer o tablet ma con il backup incluso in caso di guai…ma 750€ sarebbe giusto.altrimenti RD-88..
Ma io non dico che non possa avere il suo perché. Ha un'ottima meccanica, è leggero, è compatto, ha le wheels e vari controlli, un buon parco connessioni, molti più suoni di quelli che hanno i vari portable, anche se scommetto che probabilmente e per l'ennesima volta il suono di piano non reggerà il confronto con la controparte Yamaha).
È il "piano" generale che mi sfugge, o forse no: tante tastiere (ne hanno anche un altro sempre molto simile in quel range di prezzo FP50 o come si chiama), tutte molto simili, un sistema che puzza di live service da km di distanza e che rischia di accartocciarsi su sé stesso non appena verranno nuove generazioni di PC e sistemi operativi, tutto dipende dal supporto che fornirà l'azienda, lo strumento di fatto è nelle loro mani, però anche i soldi con cui l'hai pagato con relativo software e licenze sono sono nelle loro mani, e non più nelle tue.
Dall'altra parte c'è da dire che tra tutte le grandi aziende che hanno fatto la storia degli strumenti digitali e che sono ancora in piedi è stata quella più vivace in termini di ricerca e sviluppo negli ultimi anni, hanno effettivamente lavorato a tecnologie nuove. Forse anche troppo, tra varie tipologie di simulazioni e di engine sonori, piattaforme cloud, sistemi di licenza, neanche ci si capisce più nulla se non perdi qualche giornata a districarti tra i meandri del loro sito e forum vari qua e là.
Poi guarda, a me non interessa difendere nessuno, anche con Yamaha, Nord e altri ho i miei problemi (il mio problema fondamentale è che non mi piace spendere i soldi per uno strumento pensato fin dall'inizio per essere uno scaled down, se non il loro piano da 400€ che però a ogni generazione è sempre credibile, dignitoso e musicale), ma se non altro sembra attenersi a un modello più tradizionale e spero che lei e gli altri continuino così.
Provo a porre la questione diversamente: possiamo giurare che tra 20 anni puoi continuare a usare una Nord qualsiasi esattamente come fai oggi, al limite facendo qualche trick per far girare il suo editor, qualsiasi cosa accada; allo stesso modo oggi puoi usare una Wavestation o un DX-7 come facevi ieri (utilizzando lo stesso accorgimento); con un sistema cloud, o parzialmente cloud, puoi dire lo stesso?
Ma questo discorso io non lo applico solo alle tastiere, lo applico a tutto, io professionalmente non sono un musicista ma un matematico e un programmatore, e il 99% delle volte che sento parlare di IoT, cloud e abbonamenti mi viene solo voglia di spaccare lo schermo del PC. Sono pochissimi i casi in cui l'utilizzo di questo tipo di tecnologie è logicamente appropriato, e non un gigantesco sistema a pagamento per fotterti i dati e il controllo della tua attrezzatura.