ROLAND JUNO 60: Tra bellezza e follia

mima85 04-03-24 09.16
stesgarbi ha scritto:
Eppure .... eppure.... ogni tanto si scordava..... E quando si scordava (il bastardo) non aveva l'autotuning come l'Andromeda e i moderni analogici, ma dovevo chiamare un tecnico.


L'autotune è arrivato col Prophet 5, ed è stato una manna dal cielo (quando funzionava...). Qualche anno fa sono incappato in un blog dove viene descritto come calibrare un CS-80. Io pensavo che la calibrazione del Jupiter 8 fosse da mal di testa (l'ho fatta, più volte, nel periodo in cui ho avuto quel synth), ma quella del CS-80 è da suicidio.

Posso capire che l'hai dato via per disperazione.
wildcat80 04-03-24 11.16
@ stesgarbi
wildcat80 ha scritto:
Diciamo che uno strumento equivalente è il Deepmind

Il Deepmind 12 non è proprio "equivalente" nel suono, ma fa molte più cose.
Non suona come il Juno, non ha la sua "pienezza", ma gli si avvicina abbastanza e comunque si può dire che si collochi bene nella categoria delle sonorità rolandiane .
Il Deepmind (parliamo del 12) pur non essendo multitimbrico, ha anche la possibilità di "sdoppiarsi" in un unisono polifonico a 6 voci, con possibilità di fine tuning tra le due "parti" il chè. oltre a potenziarne il suono., in un certo senso lo rende quasi un synth a doppio oscillatore. Senza contare le possibilità date da un doppio sub osc. a forma d'onda variabile.
Le possibilità di modulazione e gli effetti fanno il resto.
Il fatto che sia analogico nei DCO e nei filtri, poi, gli conferisce una "schiettezza sonica" che non ritrovo nei vari boutique della Roland, incluso il Jupiter X, synth dal suono meraviglioso a sentirlo così, ma che alla fine lascia sempre un non so chè, come un retrogusto di artificialmente "pompato" e "arrotondato" . .
Diciamo che, se Roland un giorno decidesse di far uscire una riedizione "pedissequa" del Juno 60 (senza alcuna aggiunta moderna, a parte il MIDI) e se proprio volessi acquistare un synth analogico "rolandesque", avrei delle grosse perplessità ad orientarmi verso una simile reissue.
Probabilmente acquisterei un deepmind, magari con l'aggiunta di un modulo (per renderlo multitimbrico) che sull'usato troverei ad una cifra di poco superiore ai 1000 euro.
Guarda il Deepmind l'ho avuto, molto Roland ma non così tosto come il Juno 60 nel low end. I bassi classici del 60 ma anche del 106 non li fai manco morto.
Addirittura un tizio aveva fatto un banco suoni che replicava le patch del JX3P, lì per assurdo riusciva meglio.
Avevo anche scaricato un editor che limitava i vari parametri in modo da farlo suonare come un 106, factory incluse, e forse lì andava molto vicino.
Quel di più che ha secondo me è quello che lo rende uno strumento diciamo a sé, perché è perfetto per alcune atmosfere e sonorità più moderne.
stesgarbi 04-03-24 13.48
wildcat80 ha scritto:
I bassi classici del 60 ma anche del 106 non li fai manco morto

L'ho avuto putre io per un periodo e concordo pienamente con Te.
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