giosanta ha scritto:
Non c'entra nulla ma non posso esimermi: brano capolavoro per musica, testo e arrangiamento.
Tra i miei preferiti in assoluto tra tutto ciò che è stato fatto dopo il 1960, insieme a molti del disco precedente.
Negli ultimi anni ho sentito due volte il Banco dal vivo, ma non l'hanno eseguito. Va bene così, tanto superare i primi 6/7 minuti della registrazione originale è praticamente impossibile...
Infatti io ho cercato di fare riferimento all'originale. Considerazione a latere, quell'episodio a cui facevo riferimento è un buon esercizio per capire fino a che punto sono regredito quando non studio per un po'. Se non si è sciolti ci si incarta molto facilmente.
giosanta ha scritto:
Tra l'altro sentito live, all'epoca, con strumenti "veri".
Ero dal lato di Vittorio, praticamente all'interno di un woofer Montarbo di dimensioni ciclopiche: C3, Solina, Moog...
Facile capire perché non sei molto disposto a scendere a compromessi su certi suoni e certi strumenti. Dev'essere stato formidabile, la sorgente primigenia di quella musica, dal cervello, passando per le mani e infine per gli strumenti originali.
Con i dovuti distinguo, in parte è quello che è successo a me con il concerto dei King Crimson a Umbria Jazz '19. Ancora devo riprendermi...