Cantato che affoga nel mix durante le prove

paolo_b3 08-09-23 19.23
Sicuramente le strategie ed i consigli sono validi, ma parti "dalla base". La batteria non è amplificata, chiedere al batterista di suonare piano e come chiedere al gatto di non cacciare i volatili, basso, chitarra e tastiere si regolano di conseguenza, tu posiziona il microfono fuori dai coni delle casse in modo da non "fischiare" anche se alzi "un po'" il volume. Poi da li metti il microfono e la catena effetti che più ti piace.
Pianov 08-09-23 19.27
paolo_b3 ha scritto:
La batteria non è amplificata, chiedere al batterista di suonare piano e come chiedere al gatto di non cacciare i volatili


Concordo. E' quasi sempre la batteria che alle prove "impone" il volume minimo (che sia giusto o meno è un altro discorso), se non si da una regolata il batterista può essere difficile.

Tra l'altro spesso chiedere a qualcuno di "abbassare il volume" può creare una ferita difficile da rimarginare, si va proprio sul personale, ..
Una volta, per scherzo, prima di un live ricordo di aver fatto le foto ai volumi degli amplificatori...emo
MarcoC 10-09-23 21.59
@ Pianov
paolo_b3 ha scritto:
La batteria non è amplificata, chiedere al batterista di suonare piano e come chiedere al gatto di non cacciare i volatili


Concordo. E' quasi sempre la batteria che alle prove "impone" il volume minimo (che sia giusto o meno è un altro discorso), se non si da una regolata il batterista può essere difficile.

Tra l'altro spesso chiedere a qualcuno di "abbassare il volume" può creare una ferita difficile da rimarginare, si va proprio sul personale, ..
Una volta, per scherzo, prima di un live ricordo di aver fatto le foto ai volumi degli amplificatori...emo
Io l'ho sempre sostenuto che il peggior difetto dei chitarristi è la manopola del volume........emo
GianfrixMG 28-09-23 10.32
Allora, alle ultime prove ho levato ogni forma di compressore, lasciato il limiter a -0.5dB solo per evitare di clippare e ridotto al minimo sindacale il rapporto dry/wet. L'unico modo per uscire decentemente è stato alzare il gain ad un livello che mi permettesse di uscire ma ovviamente senza andare in clip.

Ora, probabilmente ho sempre fatto una cavolata nel collegarmi. Dalla pedaliera esco con una DI passiva (questa: https://www.thomann.de/it/img_stageline_dib_102.htm) ed entravo nel mixer (un MG16XU) negli ingressi stereo (tipo 11/12). Dal manuale leggo che i canali stereo, negli ingressi jack, hanno un range da -36 dBu a +10 dBu, esattamente come quelli mono quando il "Pad" è attivo. Immagino quindi che quei canali non siano assolutamente adatti a ciò che esce dalla DI; cosa strana è che non notavo alcun rumore di fondo. emo

Quindi, dite che dovrei entrare direttamente nei canali mono (rinunciando all'effettistica stereo) e/o ho sbagliato a comprarmi la DI passiva? emo

Tra l'altro ho in arrivo anche un SE v7. Da quello che leggo è ottimo per non far rientrare molto audio ambientale nel microfono stesso e dovrebbe essere un po' più definito dell'SM58. Vedremo emo
emidio 28-09-23 11.45
accetta un consiglio: stacca TUTTO. Collega il mic direttamente al mixer, regola il gain appena sotto il limite di feedback, dai una punta di rev E NIENT'ALTRO. Ricorda che il mic è uno strumento musicale, e come tale va utilizzato: non clipperai mai se sposti il mic dalla bocca metre l'emissione è massima, pertanto non c'è assolutamente necessità di processori esterni.
In questi casi la semplicità è la soluzione: più roba inserisci nella catena tra mic e mixer, più aumenti i problemi e non migliori la resa live. Il live non deve essere la riproduzione di un disco (dove ogni effetto viene studiato a tavolino e aggiunto post), ma la maniera più EFFICACE di far "uscire" ogni strumento (voce compresa). Lo stereo ad esempio è NEMICO dei live, perchè tanto quella percezione va assolutamente persa (a meno di non avere il palco dei Pink Floyd).
Io ho iniziato che avevo un rack che sembrava un frigorifero; poi pedaliere varie, tipo TC Helicon... Ora, a 49 anni suonati (e soprattutto cantati emo) uso solo un Beta58 (ma anche un SM58 andrebbe benissimo) collegato al banco, con una punta di rev e con la giusta eq (molto prossima al flat, con un'attenuazione sulle basse al di sotto degli 80hz ) e nient'altro. Poi sta solo a come usi la voce, e come usi il mic. Vedrai che i problemi magicamente spariranno.
d_phatt 28-09-23 11.57
@ GianfrixMG
Allora, alle ultime prove ho levato ogni forma di compressore, lasciato il limiter a -0.5dB solo per evitare di clippare e ridotto al minimo sindacale il rapporto dry/wet. L'unico modo per uscire decentemente è stato alzare il gain ad un livello che mi permettesse di uscire ma ovviamente senza andare in clip.

Ora, probabilmente ho sempre fatto una cavolata nel collegarmi. Dalla pedaliera esco con una DI passiva (questa: https://www.thomann.de/it/img_stageline_dib_102.htm) ed entravo nel mixer (un MG16XU) negli ingressi stereo (tipo 11/12). Dal manuale leggo che i canali stereo, negli ingressi jack, hanno un range da -36 dBu a +10 dBu, esattamente come quelli mono quando il "Pad" è attivo. Immagino quindi che quei canali non siano assolutamente adatti a ciò che esce dalla DI; cosa strana è che non notavo alcun rumore di fondo. emo

Quindi, dite che dovrei entrare direttamente nei canali mono (rinunciando all'effettistica stereo) e/o ho sbagliato a comprarmi la DI passiva? emo

Tra l'altro ho in arrivo anche un SE v7. Da quello che leggo è ottimo per non far rientrare molto audio ambientale nel microfono stesso e dovrebbe essere un po' più definito dell'SM58. Vedremo emo
Per primissima cosa il punto fondamentale è che le DI box passive hanno un livello di uscita di tipo microfonico: significa che qualsiasi cosa ci venga collegata, sia essa una tastiera, una batteria elettronica o un multieffetto (in tutti i casi con uscita di linea, in genere sbilanciata), dalla DI box uscirà un segnale bilanciato di tipo microfonico. Questo significa che l'uscita della DI box DEVE essere collegata agli ingressi microfonici del mixer, con il quale sarà inevitabilmente necessario dare una significativa spinta con il gain, esattamente come faresti collegando (direttamente) un normale microfono, come ad esempio il tuo SM58.

Poi puoi collegarla in mono o anche in stereo, usando due canali mono e pannandoli rispettivamente uno tutto a sx e uno tutto a dx (in una maniera che corrisponda a come hai cablato L e R sulla DI). Ma il punto fondamentale è che, mono o stereo, devi assolutamente utilizzare gli ingressi microfonici. Se la colleghi a un ingresso di linea le impedenze non corrispondono e sentirai poco o nulla, c'è un fattore di più o meno 1000 tra le due tipologie di segnale...

Dopodiché mi trovo d'accordo con Emidio, generalizzando possiamo dire che in live è sempre meglio semplificare e ridurre il più possibile la complessità (e secondo me è una regola che si può applicare a tutti i livelli), però prima di tutto i collegamenti devono essere tecnicamente corretti.
zerinovic 28-09-23 12.10
@ emidio
accetta un consiglio: stacca TUTTO. Collega il mic direttamente al mixer, regola il gain appena sotto il limite di feedback, dai una punta di rev E NIENT'ALTRO. Ricorda che il mic è uno strumento musicale, e come tale va utilizzato: non clipperai mai se sposti il mic dalla bocca metre l'emissione è massima, pertanto non c'è assolutamente necessità di processori esterni.
In questi casi la semplicità è la soluzione: più roba inserisci nella catena tra mic e mixer, più aumenti i problemi e non migliori la resa live. Il live non deve essere la riproduzione di un disco (dove ogni effetto viene studiato a tavolino e aggiunto post), ma la maniera più EFFICACE di far "uscire" ogni strumento (voce compresa). Lo stereo ad esempio è NEMICO dei live, perchè tanto quella percezione va assolutamente persa (a meno di non avere il palco dei Pink Floyd).
Io ho iniziato che avevo un rack che sembrava un frigorifero; poi pedaliere varie, tipo TC Helicon... Ora, a 49 anni suonati (e soprattutto cantati emo) uso solo un Beta58 (ma anche un SM58 andrebbe benissimo) collegato al banco, con una punta di rev e con la giusta eq (molto prossima al flat, con un'attenuazione sulle basse al di sotto degli 80hz ) e nient'altro. Poi sta solo a come usi la voce, e come usi il mic. Vedrai che i problemi magicamente spariranno.
+1 condivido tutto.
GianfrixMG 28-09-23 12.52
@ emidio
accetta un consiglio: stacca TUTTO. Collega il mic direttamente al mixer, regola il gain appena sotto il limite di feedback, dai una punta di rev E NIENT'ALTRO. Ricorda che il mic è uno strumento musicale, e come tale va utilizzato: non clipperai mai se sposti il mic dalla bocca metre l'emissione è massima, pertanto non c'è assolutamente necessità di processori esterni.
In questi casi la semplicità è la soluzione: più roba inserisci nella catena tra mic e mixer, più aumenti i problemi e non migliori la resa live. Il live non deve essere la riproduzione di un disco (dove ogni effetto viene studiato a tavolino e aggiunto post), ma la maniera più EFFICACE di far "uscire" ogni strumento (voce compresa). Lo stereo ad esempio è NEMICO dei live, perchè tanto quella percezione va assolutamente persa (a meno di non avere il palco dei Pink Floyd).
Io ho iniziato che avevo un rack che sembrava un frigorifero; poi pedaliere varie, tipo TC Helicon... Ora, a 49 anni suonati (e soprattutto cantati emo) uso solo un Beta58 (ma anche un SM58 andrebbe benissimo) collegato al banco, con una punta di rev e con la giusta eq (molto prossima al flat, con un'attenuazione sulle basse al di sotto degli 80hz ) e nient'altro. Poi sta solo a come usi la voce, e come usi il mic. Vedrai che i problemi magicamente spariranno.
L'avrei già fatto, se non fosse che tra l'attrezzatura ho anche il mixerino (che riceve i segnali dalla thru della DI) che uso per il monitoring personale via IEM. Alla sua uscita cuffie è collegato il trasmettitore wireless che, per esperienza personale, conviene sia più vicino a me anche per aumentarne la durata della batteria.

A questo punto farei così:
- Porto un'effettistica molto molto leggera in mono, come già ho fatto alle ultime prove: low pass + eventuale compressore (sulle note molto alte tendo ancora a non avere tantissima proiezione e/o volume ed un po' di compressione può aiutare a tenere i volumi più stabili; vediamo come si comporta il V7) + eventuale eq + leggero riverbero. Al più tra eq e riverbero aggiungo i vari effetti che metterei in base a particolari punti delle canzoni quando necessario (che so, modulazioni, saturazioni o altro)
- Una delle due uscite va direttamente nel canale microfonico così da poter essere preamplificata come si deve.
- L'altra uscita potrei tenerla eventualmente per un mix di monitoring a parte. In questo modo in live avrei un altro vantaggio: se un fonico volesse regolare cose tipo riverberi in autonomia, io potrei comunque avere un segnale meno "secco" nelle orecchie a mia discrezione. Altrimenti, potrei usare il secondo canale per la sola effettistica "extra" full wet, inseribile nel mix a discrezione del fonico in base a quello che c'è sul palco.
emidio 28-09-23 13.04
@ GianfrixMG
L'avrei già fatto, se non fosse che tra l'attrezzatura ho anche il mixerino (che riceve i segnali dalla thru della DI) che uso per il monitoring personale via IEM. Alla sua uscita cuffie è collegato il trasmettitore wireless che, per esperienza personale, conviene sia più vicino a me anche per aumentarne la durata della batteria.

A questo punto farei così:
- Porto un'effettistica molto molto leggera in mono, come già ho fatto alle ultime prove: low pass + eventuale compressore (sulle note molto alte tendo ancora a non avere tantissima proiezione e/o volume ed un po' di compressione può aiutare a tenere i volumi più stabili; vediamo come si comporta il V7) + eventuale eq + leggero riverbero. Al più tra eq e riverbero aggiungo i vari effetti che metterei in base a particolari punti delle canzoni quando necessario (che so, modulazioni, saturazioni o altro)
- Una delle due uscite va direttamente nel canale microfonico così da poter essere preamplificata come si deve.
- L'altra uscita potrei tenerla eventualmente per un mix di monitoring a parte. In questo modo in live avrei un altro vantaggio: se un fonico volesse regolare cose tipo riverberi in autonomia, io potrei comunque avere un segnale meno "secco" nelle orecchie a mia discrezione. Altrimenti, potrei usare il secondo canale per la sola effettistica "extra" full wet, inseribile nel mix a discrezione del fonico in base a quello che c'è sul palco.
secondo me a questo punto risolvi tutto cambiando mixer, e prendendo un digitale solo per te (ad esempio un Behringer XR12) che ti permette tutto ciò che richiedi senza l'ausilio di alcuna unità esterna.
FastHands 28-09-23 13.09
scusa forse l'ho perso ma che genere fate ? A che servono tutti sti ammenicoli sulla voce ?
d_phatt 28-09-23 14.28
È tutto giusto e condivisibile, ma se c'era un errore a livello di collegamento fisico è probabile che il 99 se non il 100% del problema fosse dovuto a quello
GianfrixMG 29-09-23 10.42
@ FastHands
scusa forse l'ho perso ma che genere fate ? A che servono tutti sti ammenicoli sulla voce ?
Attualmente cover di una ben nota band prog metal.

Alla fine non sto cercando di mettere quintalate di effettistica; a tratti è comunque bello dare quel tocco in più che in certi punti può fare la differenza. In più ho anche investito abbastanza sulla strumentazione ed è anche peccato abbandonarla emo