@ emidio
accetta un consiglio: stacca TUTTO. Collega il mic direttamente al mixer, regola il gain appena sotto il limite di feedback, dai una punta di rev E NIENT'ALTRO. Ricorda che il mic è uno strumento musicale, e come tale va utilizzato: non clipperai mai se sposti il mic dalla bocca metre l'emissione è massima, pertanto non c'è assolutamente necessità di processori esterni.
In questi casi la semplicità è la soluzione: più roba inserisci nella catena tra mic e mixer, più aumenti i problemi e non migliori la resa live. Il live non deve essere la riproduzione di un disco (dove ogni effetto viene studiato a tavolino e aggiunto post), ma la maniera più EFFICACE di far "uscire" ogni strumento (voce compresa). Lo stereo ad esempio è NEMICO dei live, perchè tanto quella percezione va assolutamente persa (a meno di non avere il palco dei Pink Floyd).
Io ho iniziato che avevo un rack che sembrava un frigorifero; poi pedaliere varie, tipo TC Helicon... Ora, a 49 anni suonati (e soprattutto cantati
) uso solo un Beta58 (ma anche un SM58 andrebbe benissimo) collegato al banco, con una punta di rev e con la giusta eq (molto prossima al flat, con un'attenuazione sulle basse al di sotto degli 80hz ) e nient'altro. Poi sta solo a come usi la voce, e come usi il mic. Vedrai che i problemi magicamente spariranno.
L'avrei già fatto, se non fosse che tra l'attrezzatura ho anche il mixerino (che riceve i segnali dalla thru della DI) che uso per il monitoring personale via IEM. Alla sua uscita cuffie è collegato il trasmettitore wireless che, per esperienza personale, conviene sia più vicino a me anche per aumentarne la durata della batteria.
A questo punto farei così:
- Porto un'effettistica molto molto leggera in mono, come già ho fatto alle ultime prove: low pass + eventuale compressore (sulle note molto alte tendo ancora a non avere tantissima proiezione e/o volume ed un po' di compressione può aiutare a tenere i volumi più stabili; vediamo come si comporta il V7) + eventuale eq + leggero riverbero. Al più tra eq e riverbero aggiungo i vari effetti che metterei in base a particolari punti delle canzoni quando necessario (che so, modulazioni, saturazioni o altro)
- Una delle due uscite va direttamente nel canale microfonico così da poter essere preamplificata come si deve.
- L'altra uscita potrei tenerla eventualmente per un mix di monitoring a parte. In questo modo in live avrei un altro vantaggio: se un fonico volesse regolare cose tipo riverberi in autonomia, io potrei comunque avere un segnale meno "secco" nelle orecchie a mia discrezione. Altrimenti, potrei usare il secondo canale per la sola effettistica "extra" full wet, inseribile nel mix a discrezione del fonico in base a quello che c'è sul palco.