Prova Pa5x, opinioni e perplessità

paolo_b3 20-08-24 10.34
cecchino ha scritto:
(dove peraltro non credo ci sia la sagra della salsiccia)!

Forse neanche del vino novello...
cecchino 20-08-24 12.36
@ paolo_b3
cecchino ha scritto:
(dove peraltro non credo ci sia la sagra della salsiccia)!

Forse neanche del vino novello...
E me sa manco quella emo
piscrais 26-08-24 10.46
@ Diego74
Questo post lo includo con alcuni esempi ma chiedo scusa per questo. Non mi voglio porre al di sopra di nessuno né far intendere ciò.


Purtroppo, questa è una bellissima funzione per creare stili nuovi o modificare copie degli stili di fabbrica e non si riferisce al creare da zero una sequenza di accordi suonandola in tempo reale.
Con la nuova funzione aggiunta si può modificare gli intro e gli ending ma anche le var 1-4 e il break, nelle CV1 e CV2 (Chord Variation) e nelle VAR1-4 anche 6 CV Niente di nuovo in alcuni punti perché in realtà la possibilità di scegliere e personalizzare le
variazioni e le CV c'erano anche sulle precedenti. Per chi non lo sapesse, gli stili forniti di fabbrica hanno sempre una programmazione intro molto simile a canzoni famose o comunque riconoscibili. La differenza è che se inizi una esecuzione partendo da un accordo maggiore oppure minore, cambiera la sequenza di accordi. Ecco cosa è CV1 o CV2. Ad esempio: style dance Intro1, parto in LAm = LAm/MIm/REm/FA/SOL/LAm. Partcon DO maggiore la Intro1 sarà DO/SOL/FA/FA/SIb/DO . Nel programmare le Variation 1-4 puoi scegliere i pattern di rullate e bassi assegnati nei preset o creati dall'utente. Uguale per i Fill o il break.

Quello invece a cui mi riferivo io è la possibilità di editare una sequenza di accordi suonata in tempo reale con il Chord Recorder se non addirittura registrare insieme agli accordi i tasti intro var fill end premuti al momento opportuno. Per ora se mi registro una sequenza di accordi di una canzone mia o di altri, devo devo essere pronto a inserire i fill manualmente. A molti manca il Quantize per essere precisi nel momento del cambio accordo e io mi associo con loro. Capita quando suoni live col piano di anticipare appena appena la sequenza di note che formano l'arpeggio di un accordo o l'accordo stesso rispetto all'andamento della base o del gruppo. Come risultato, se non si è precisi al millimetro o meglio alla battuta, si rischia di sentire tutto l'accompagnamento che per qualche milli secondo era con un accordo e poi cambia repentinamente e non è bello da sentire.


Come anche per suonare il modalità pianistica. Stupenda! Ma purtroppo il riconoscimento degli accordi con inversioni o una nota oppure due viene spesso frainteso e l'accompagnamento se ne va per i fatti suoi. Ad es. un DOm7 composto quindi da (do-mi-sol-si) , se gli togli la tonale do diventa un MIm, allora la devi aggiungere sull'ottava superiore (mi-sol-si-do) , ma siccome anche se provi a premere 4 note nello stesso momento a volte ti scappa un tasto che arriva un pelino in ritardo, senti il veloce cambio di correzione dell'accompagnamento. Non parliamo poi se lo vuoi arpeggiare come in genere si fa un lento romantico.

Come già detto nei post sopra, meglio suonare su una base, magari fatta con un migliorato Chord Recorder o un Easy Recorder (ancora work in progress) o un midi o un MP3.
ti risulta anora farraginoso (modalità master), in style user, di salvare su var 1 un tempo e su var 3 un tempo diverso?