Il dopo-covid....

Sbaffone 25-07-23 19.32
Dopo i novax abbiamo i notemp, avanti così
d_phatt 28-07-23 22.34
@ Sbaffone
Dopo i novax abbiamo i notemp, avanti così
Tanto si squaglieranno letteralmente come neve al sole, il problema è che non saranno gli unici.
zerinovic 06-09-23 15.05
Meglio non potevo spiegarla gran finale con lista numerata.emo
wildcat80 06-09-23 16.36
@ zerinovic
Meglio non potevo spiegarla gran finale con lista numerata.emo
Sì, peccato che Byoblu sia così disinteressata che appena apri la pagina si aprono popup uniti da un comune denominatore: iban e donazioni a loro favore.
Nessuno oggi regala nulla.
Difficile oggi trovare il disinteressato.
Tutto quello che possiamo fare è scegliere a chi credere e scegliere a chi dare i nostri soldi.
zerinovic 06-09-23 17.27
@ wildcat80
Sì, peccato che Byoblu sia così disinteressata che appena apri la pagina si aprono popup uniti da un comune denominatore: iban e donazioni a loro favore.
Nessuno oggi regala nulla.
Difficile oggi trovare il disinteressato.
Tutto quello che possiamo fare è scegliere a chi credere e scegliere a chi dare i nostri soldi.
e crederesti di più ad un giornalista che viene pagato dalla gente a al giornalista che viene pagato da un azienda per dare informazioni riguardo a quell’azienda?
wildcat80 06-09-23 18.23
@ zerinovic
e crederesti di più ad un giornalista che viene pagato dalla gente a al giornalista che viene pagato da un azienda per dare informazioni riguardo a quell’azienda?
Faccio un passo indietro, perché la mia risposta non voleva essere polemica, ma una riflessione di più ampio respiro che non ho completato.
Fondamentalmente stiamo dicendo la stessa cosa: ognuno decide a chi credere.
Ognuno di noi crede in cose più o meno diverse, e il cosa credere è influenzato da diversi fattori:
- cultura
- istruzione (sono due cose diverse, non è una ripetizione)
- estrazione sociale
- consapevolezza di sé e del proprio grado di conoscenza
Questi che ho elencato penso siano i più importanti.
Di conseguenza, io che sono un italiano nato e cresciuto in una famiglia della piccola borghesia, con un grado di istruzione universitaria, sicuramente sarò portato a credere a cose diverse rispetto a un mio coetaneo nato da una famiglia di operai di Pyongyang che ha completato la scuola dell'obbligo.
È un'estremizzazione, però credo che renda bene l'idea.
Devo dire però che una simile distanza oggi, purtroppo aggiungo, la possiamo trovare anche con chi sta nella porta a fianco, senza che questi sia un migrante arrivato dall'altra parte del mondo.
Recentemente mi è capitata una paziente piuttosto incasinata, il cui casino, guarda un po', nasce da scelte sbagliate. Eppure è italianissima, anzi, genovesissima, arriva da una famiglia modesta di lavoratori che hanno speso le energie di una vita per studiare e per far studiare i figli, è una persona che ha girato il mondo, insomma, non è una cavernicola.
Ha il diabete, complicato, anzi, incasinato.
Questa simpatica signora non si curava, perché aveva letto su internet che i diabetici si ammalano alle arterie, e visto che i diabetici gravi fanno l'insulina, e sono malati alle arterie, era chiaro che fosse l'insulina a far ammalare le arterie.
Non il fumo, non il colesterolo a 6000, non lo scompenso glicemico: l'insulina.
Poi se l'è vista brutta, e ora, finalmente, dopo due interventi e il rischio di perdere le gambe, si è convinta e ne siamo quasi venuti fuori.
Probabilmente se il suo caso non fosse stato così grave, non sarebbe successo il fatto X che le ha aperto gli occhi, ma magari sarebbe potuto succedere qualcosa di peggio, tipo un infarto silente, e starei raccontando una storia con un finale molto diverso.
Perché ho raccontato questo? Perché in questi anni ho cambiato molto atteggiamento.
Ognuno è libero di credere in quello che il suo vissuto lo porta a credere.
Nessuno può essere obbligato per forza a credere: la vita guiderà le sue scelte, che in alcuni casi possono rivelarsi fatali.
La pandemia ha estremizzato le posizioni, ed è assolutamente comprensibile, non giustificabile ma comprensibile.
Personalmente ho sostenuto alcune posizioni, che peraltro non rinnego, perché ho vissuto situazioni che credo nessun altro qui dentro abbia vissuto.
Non perché me lo ha detto Bassetti, Conte, o chi per loro.
That's all.
zerinovic 06-09-23 18.52
@ wildcat80
Faccio un passo indietro, perché la mia risposta non voleva essere polemica, ma una riflessione di più ampio respiro che non ho completato.
Fondamentalmente stiamo dicendo la stessa cosa: ognuno decide a chi credere.
Ognuno di noi crede in cose più o meno diverse, e il cosa credere è influenzato da diversi fattori:
- cultura
- istruzione (sono due cose diverse, non è una ripetizione)
- estrazione sociale
- consapevolezza di sé e del proprio grado di conoscenza
Questi che ho elencato penso siano i più importanti.
Di conseguenza, io che sono un italiano nato e cresciuto in una famiglia della piccola borghesia, con un grado di istruzione universitaria, sicuramente sarò portato a credere a cose diverse rispetto a un mio coetaneo nato da una famiglia di operai di Pyongyang che ha completato la scuola dell'obbligo.
È un'estremizzazione, però credo che renda bene l'idea.
Devo dire però che una simile distanza oggi, purtroppo aggiungo, la possiamo trovare anche con chi sta nella porta a fianco, senza che questi sia un migrante arrivato dall'altra parte del mondo.
Recentemente mi è capitata una paziente piuttosto incasinata, il cui casino, guarda un po', nasce da scelte sbagliate. Eppure è italianissima, anzi, genovesissima, arriva da una famiglia modesta di lavoratori che hanno speso le energie di una vita per studiare e per far studiare i figli, è una persona che ha girato il mondo, insomma, non è una cavernicola.
Ha il diabete, complicato, anzi, incasinato.
Questa simpatica signora non si curava, perché aveva letto su internet che i diabetici si ammalano alle arterie, e visto che i diabetici gravi fanno l'insulina, e sono malati alle arterie, era chiaro che fosse l'insulina a far ammalare le arterie.
Non il fumo, non il colesterolo a 6000, non lo scompenso glicemico: l'insulina.
Poi se l'è vista brutta, e ora, finalmente, dopo due interventi e il rischio di perdere le gambe, si è convinta e ne siamo quasi venuti fuori.
Probabilmente se il suo caso non fosse stato così grave, non sarebbe successo il fatto X che le ha aperto gli occhi, ma magari sarebbe potuto succedere qualcosa di peggio, tipo un infarto silente, e starei raccontando una storia con un finale molto diverso.
Perché ho raccontato questo? Perché in questi anni ho cambiato molto atteggiamento.
Ognuno è libero di credere in quello che il suo vissuto lo porta a credere.
Nessuno può essere obbligato per forza a credere: la vita guiderà le sue scelte, che in alcuni casi possono rivelarsi fatali.
La pandemia ha estremizzato le posizioni, ed è assolutamente comprensibile, non giustificabile ma comprensibile.
Personalmente ho sostenuto alcune posizioni, che peraltro non rinnego, perché ho vissuto situazioni che credo nessun altro qui dentro abbia vissuto.
Non perché me lo ha detto Bassetti, Conte, o chi per loro.
That's all.
in effetti sostanzialmente diciamo le stesse cose, ma c’è da aggiungere una cosa molto importante alla lista tratteggiata:
le capacità cognitive. che ovviamente non sono patrimonio unico di chi ha un istruzione,cultura ed estrazione sociale elevata.
wildcat80 06-09-23 19.16
@ zerinovic
in effetti sostanzialmente diciamo le stesse cose, ma c’è da aggiungere una cosa molto importante alla lista tratteggiata:
le capacità cognitive. che ovviamente non sono patrimonio unico di chi ha un istruzione,cultura ed estrazione sociale elevata.
Le capacità cognitive le intendo come consapevolezza di sé e del proprio grado di conoscenza, ho semplicemente cercato una definizione un po' più articolata emo
Come cultura invece non intendo cultura fatta sui libri, ma contesto socioculturale (proprio per questo ho azzardato il paragone con Pyongyang, perché è un determinante molto importante).
zerinovic 06-09-23 22.37
@ wildcat80
Le capacità cognitive le intendo come consapevolezza di sé e del proprio grado di conoscenza, ho semplicemente cercato una definizione un po' più articolata emo
Come cultura invece non intendo cultura fatta sui libri, ma contesto socioculturale (proprio per questo ho azzardato il paragone con Pyongyang, perché è un determinante molto importante).
si una consapevolezza oggettiva…comunque aggiungendo anche una abbondante dose di empatia ci metterei anche questo; all’epoca mai avrei pensato di trovarmi d’accordo con lui.
Sbaffone 06-10-23 00.04
Io non vado più a suonare, pago uno che non sa una minchia e va al posto mio, tanto è uguale
wildcat80 07-10-23 13.49
@ Sbaffone
Io non vado più a suonare, pago uno che non sa una minchia e va al posto mio, tanto è uguale
Mi pare un'ottima scelta. Forse sceglierei uno che ha imparato informandosi sul web però, e non ha mai suonato nessuno strumento.
Sbaffone 07-10-23 19.42
@ wildcat80
Mi pare un'ottima scelta. Forse sceglierei uno che ha imparato informandosi sul web però, e non ha mai suonato nessuno strumento.
Ottima idea grazie wild!!!
d_phatt 08-10-23 02.02
@ Sbaffone
Io non vado più a suonare, pago uno che non sa una minchia e va al posto mio, tanto è uguale
Ma non potevano dirtelo prima che iniziassi a studiare? Ti saresti risparmiato un sacco di fatica.
Sbaffone 08-10-23 13.03
@ d_phatt
Ma non potevano dirtelo prima che iniziassi a studiare? Ti saresti risparmiato un sacco di fatica.
Purtroppo non c’era internet
d_phatt 08-10-23 14.26
@ Sbaffone
Purtroppo non c’era internet
Che sfiga!
Sbaffone 14-10-23 16.48
Dopo covid abbiamo ucraina ed a seguire israele….
d_phatt 15-10-23 14.00
@ Sbaffone
Dopo covid abbiamo ucraina ed a seguire israele….
Ultimi quattro anni andati alla grande...
zerinovic 20-10-23 09.42
@ Sbaffone
Io non vado più a suonare, pago uno che non sa una minchia e va al posto mio, tanto è uguale
chi lui?
italianissimo poi...
Sbaffone 20-10-23 14.18
No lui
d_phatt 22-10-23 13.09
@ Sbaffone
No lui
Cacchio, ma sono io! emo