@ WTF_Bach
Sarebbe invece a mio avviso molto utile discuterne.
Come vuoi...
Partiamo innanzitutto da due concetti: il primo è che la musica io la vedrei come una rappresentazione della realtà, nella commedia dell'arte ci colgo un sapore di antico, mi immagino cosa significava fare teatro agli albori, secoli e secoli fa. Queste dissonanze poi danno un senso di atipico e di non conformato, e il teatro in qualche modo questo lo rappresenta. Pensare alla realtà in modo diverso.
Quindi su questo primo aspetto hai prodotto qualcosa che coglie nel segno, anche se per il futuro mi orienterei su aspetti della società contemporanea, penserei a qualcosa di più inerente ai giorni nostri. Quest'ultima è un'indicazione, non vuole certo essere tassativa.
Secondo il contenuto musicale. Viviamo immersi nella musica dalla nostra nascita, pensare di poter sfuggire a qualche cosa di noto anche solo qua e la è molto ambizioso. Io ad esempio ho colto in certi pizzicati di archi le classiche sonorità delle colonne sonore dei cartoni animati, quindi hai usato qualcosa di esistente ma secondo me lo hai usato bene,in questo caso. Forse ci sarà dell'altro che non ho colto, ma in definitiva l'opera ha il suo carattere di originalità, siamo credo molto lontani dal plagio.
In questo caso l'indicazione non tassativa è di pensare ad utilizzare lo strumento a tua disposizione in maniera avulsa ad esempio dall'orchestra canonica, ho sentito le panoramiche che copiano la disposizione degli strumenti nell'orchestra, ecco questo è culturale ma non è creativo.
Quindi, esercizio di stile... io non credo affatto, è un bel lavoro e muovendoti per questa strada sicuramente con il tempo affinerai il linguaggio, potrebbe valerne la pena.
A voi la parola...
P.S. Non è il "voi" del secolo passato...