Facebook toglie repertorio SIAE

vin_roma 24-03-23 11.51
La SIAE ha, anche se concettualmente giusta, un'impostazione ottocentesca o meglio anni '60, di quando c'erano solo due canali televisivi, al cinema ci entravi anche durante il secondo tempo e la musica scritta erano gli spartiti "canto e fisarmonia".

L'attuale massificazione porta a questo: appiattimento e standardizzazione.
Un conto è la qualità che trovi in un ristorante con 30 posti, un altro conto è la qualità che trovi in una mensa con 2000 posti.
Si pretende di meno e l'offerta si adegua offrendo prodotti scadenti.

Meta troppo avanti, SIAE troppo indietro, nostalgica.

E' un'epoca di mezzo, ci si sta evolvendo in altro con parametri non più compatibili col passato.
Non serviranno più editori e compositori. Ci sarà magari un'intelligenza artificiale che inventerà musica al momento, a seconda delle richieste ...imitando il passato.

Un'IA potrà pretendere il diritto d'autore?

Addio CSNY, Simon & Garfunkel, I Say a Little Prayer, ai mai futuri nati Dalla, Emerson...

In barba alla privacy in Cina già si comincia a pagare nei supermercati col solo riconoscimento facciale e se qualcuno dall'alto lo decide, manco puoi comprare un biglietto per scappare.
Un altro mondo, altro che tutta l'ansia e le aspettative con le mie prime 10 cambiali da 30.000 lire per comprarmi un "Leslie" Elka 610 usato.
Il problema sarà per noi boomer ...ma ancora per poco.
WTF_Bach 24-03-23 12.10
Eppure sarebbe così semplice: per iniziare, basterebbe gettare via le televisioni, disiscriversi da FB e roba simile, sostituire gli smartphone con semplici cellulari “anni 80”
Sbaffone 24-03-23 13.23
E le Real Doll dove le mettiamo?
maxpiano69 24-03-23 13.57
@ zaphod
ma youtube è di Google, non di Meta... o sono io a non aver capito quello che intendevi?
Intendevo dire che se SIAE è cara lo è allo stesso modo per tutti (mi aspetterei), ma allora come mai Youtube/Google ne accettano le condizioni e Meta no?
sonuebentu 24-03-23 14.02
@ giannirsc
siae
per ora hanno eliminato tutto non solo i brani protetti da siae ...
cecchino 24-03-23 14.03
@ maxpiano69
Intendevo dire che se SIAE è cara lo è allo stesso modo per tutti (mi aspetterei), ma allora come mai Youtube/Google ne accettano le condizioni e Meta no?
Esattamente. La SIAE, con tutti i suoi difetti, fa il suo mestiere. Non solo Google/YouTube ma anche Spotify etc. hanno stipulato contratti con la SIAE, come comunicato da quest’ultima agli iscritti via mail. Perché Meta ha imposto un pagamento forfettario al ribasso senza voler contrattare le condizioni unilateralmente poste?
Forse le responsabilità non sono da una parte sola.
zaphod 24-03-23 16.44
@ maxpiano69
Intendevo dire che se SIAE è cara lo è allo stesso modo per tutti (mi aspetterei), ma allora come mai Youtube/Google ne accettano le condizioni e Meta no?
si, era ovvio, scusa emo
EADgbe 28-03-23 11.54
@ maxpiano69
Intendevo dire che se SIAE è cara lo è allo stesso modo per tutti (mi aspetterei), ma allora come mai Youtube/Google ne accettano le condizioni e Meta no?
Qui una delle 2 campane.
Temo sarà difficile sentire l'altra...
MarcezMonticus 28-03-23 12.48
«Miliardari che fanno i miserabili» (cit.)
Come non essere d'accordo?
Ovidio 28-03-23 18.23
@ MarcezMonticus
«Miliardari che fanno i miserabili» (cit.)
Come non essere d'accordo?
Invece Paoli, Mogol e Lavezzi campano con l'assegno sociale
Sbaffone 30-03-23 14.53
C’era una ragione prettamente economica, dietro la rottura tra Siae sul rinnovo delle licenze d’uso di brani musicali musica sulle piattaforme social di casa Zuckerberg. Così ha rivelato questa mattina in audizione alla Camera Angelo Mazzetti, responsabile affari istituzionali dell’azienda-madre di Whatsapp, Facebook e Instagram. Nel corso del suo intervento, Mazzetti ha sottolineato che la società «non ha deciso di interrompere le trattative unilateralmente», come avevano sostenuto i rappresentanti della Siae. La licenza per l’uso delle opere presenti nel catalogo di Siae è scaduta il 15 dicembre 2022. Le trattative per il rinnovo dell’accordo sono iniziate già nell’agosto 2022. Ma alla base dello strappo, come spiegato da Mazzetti in audizione alla Camera, è stato «l’importo richiesto da Siae, che inizialmente è stata di 4 volte superiore all’importo concordato fino al 2022 senza che venisse fornita alcuna motivazione mentre i diritti di licenza erano sostanzialmente di gli stessi». Il rappresentante di Meta ha spiegato che l’azienda di Menlo Park «ha fatto il possibile per mantenere viva la negoziazione, presentato un’offerta significativamente più alta della royalty concordata con Siae fino a dicembre 2022: abbiamo progressivamente aumentato la nostra offerta cercando di andare incontro alle richieste di Siae che, tuttavia, si è rifiutata di accettare qualsiasi offerta inferiore a un aumento del +310%». Da qui la chiusura senza successo della trattativa, dal momento che l’azienda di Zuckerberg «non è disposta a chiudere accordi irragionevoli da un punto di vista economico e di mercato».
maxpiano69 30-03-23 16.57
L'altra campana... resta il fatto che con YT l'accordo invece l'han trovato, quindi...
Sbaffone 30-03-23 17.09
è come su mercatino, se chiedi un prezzo troppo alto ti resta invenduto
maxpiano69 30-03-23 17.34
@ Sbaffone
è come su mercatino, se chiedi un prezzo troppo alto ti resta invenduto
ma YT ha comprato invece, ergo... chi dice la verità e chi no in questo caso? Chi lo sa... magari inizialmente SIAE aveva chiesto meno a Meta, non essendo originariamente una piattaforma specifica per quei contenuti, ma poi FB si è evoluto ed ora ne ospita ben di più... vai a sapere...
Sbaffone 30-03-23 17.50
@ maxpiano69
ma YT ha comprato invece, ergo... chi dice la verità e chi no in questo caso? Chi lo sa... magari inizialmente SIAE aveva chiesto meno a Meta, non essendo originariamente una piattaforma specifica per quei contenuti, ma poi FB si è evoluto ed ora ne ospita ben di più... vai a sapere...
dipende dagli introiti pubblicitari e i margini che ha yt per visualizzazione, magari sono più alti di quelli di meta, senza tutti i dati a disposizione non si può sapere come stanno le cose
zaphod 01-04-23 09.14
Articolo interessante sulla questione
Parrebbe che Siae abbia chiesto un aumento piuttosto cospicuo della gabella…
vin_roma 01-04-23 16.38
vin_roma ha scritto:
E' un'epoca di mezzo, ci si sta evolvendo in altro con parametri non più compatibili col passato.
Non serviranno più editori e compositori. Ci sarà magari un'intelligenza artificiale che inventerà musica al momento, a seconda delle richieste ...imitando il passato.


Per l'appunto: Purilian
Ovidio 01-04-23 20.30
@ vin_roma
vin_roma ha scritto:
E' un'epoca di mezzo, ci si sta evolvendo in altro con parametri non più compatibili col passato.
Non serviranno più editori e compositori. Ci sarà magari un'intelligenza artificiale che inventerà musica al momento, a seconda delle richieste ...imitando il passato.


Per l'appunto: Purilian
Risparmiare sul canone Siae? Le alternative esistono già.
Esempio: vicino casa mia c'è un bar che ha scelto lo streaming di Jamendo. Si tratta di un'area ristoro per chi lavora negli immediati dintorni, quindi la clientela è spesso frettolosa e non bada al sottofondo musicale.
Risultato: l'amico ha smesso di pagare 700 euro annue di Siae.
Il problema a mio parere non risiede nell'AI sì, AI no, ma in una tariffazione iniqua della filodiffusione protetta dal diritto d'autore. Chi non può permettersi di pagare la Siae, migra a piattaforme royalty-free.
vin_roma 02-04-23 00.48
@ Ovidio
Risparmiare sul canone Siae? Le alternative esistono già.
Esempio: vicino casa mia c'è un bar che ha scelto lo streaming di Jamendo. Si tratta di un'area ristoro per chi lavora negli immediati dintorni, quindi la clientela è spesso frettolosa e non bada al sottofondo musicale.
Risultato: l'amico ha smesso di pagare 700 euro annue di Siae.
Il problema a mio parere non risiede nell'AI sì, AI no, ma in una tariffazione iniqua della filodiffusione protetta dal diritto d'autore. Chi non può permettersi di pagare la Siae, migra a piattaforme royalty-free.
Si, ma Jamendo è già una forma di sfruttamento del lavoro altrui, sia da parte del sito che da chi ne usufruisce gratis perché un minimo lo si deve comunque pagare se se ne dichiara il tipo di utilizzo.
Comunque gli unici a guadagnare sono i proprietari della piattaforma. Chi rilascia musica su quel sito (e si trova anche roba di ottima qualità) sarà sempre uno sfruttato deluso a vita dalle aspettative.

Con tutti i difetti,1000 volte SIAE, altro che Jamendo, per carità!
Ovidio 02-04-23 02.40
@ vin_roma
Si, ma Jamendo è già una forma di sfruttamento del lavoro altrui, sia da parte del sito che da chi ne usufruisce gratis perché un minimo lo si deve comunque pagare se se ne dichiara il tipo di utilizzo.
Comunque gli unici a guadagnare sono i proprietari della piattaforma. Chi rilascia musica su quel sito (e si trova anche roba di ottima qualità) sarà sempre uno sfruttato deluso a vita dalle aspettative.

Con tutti i difetti,1000 volte SIAE, altro che Jamendo, per carità!
Non conosco il sistema di Jamendo, ascolto ciò che mi capita in quel quarto d'ora al bar. In ogni caso la qualità mi sembra mediocre e i brani sono sempre gli stessi. Però credo che far pagare cifre da capogiro alle micro-imprese, già vessate dalle chiusure del periodo covid e dalle recenti maxi-bollette, provocherà un ulteriore stimolo alla migrazione verso lo streaming free.