Per iniziare il live che sistema consigliare !!

toniz1 06-03-23 08.54
@ BluesPianist
giusto per farvi sapere ha deciso per cambiare il mac, perche oggi siamo andati insieme a provare la 2x ma non è rimasto convinto, in effetti anche con questo decantato aggiornamento non regge il confronto nemmeno con V-instruments leggeri . grazie a tutti.
ci sta... visto come era abituato (bene, dal punto di vista sonoro).... hai visto che una certa differenza c'era??
bene così.
In fin dei conti ci sono "abitudini" diverse...
buona musica
amahori 06-03-23 14.23
Io starei su una sinth, almeno per iniziare. Lascia perdere il pc, suoni meravigliosi ma con collegamenti non professionali e sempre a rischio di rottura ecc. Un sistema hardware, che sia un piano digitale , una WS o una arranger, nasce per quello , studiato e ottimizzato. Io uso una vecchia Motif es7 e ci suono del Prog.... I suoni hanno una corposità incredibile. Non dimenticare che le schede audio interne di tastiere di qualità erano fatte con componenti a discreti e non con chip economici. E poi in locali o all'aperto...i suoni meravigliosi vanno a farsi fottere. In studio no, sono per il pc, tutta la vita.
garubi 06-03-23 16.28
@ BluesPianist
salve ragazzi un congislio,

ho un allievo, ormai ex allievo che inizia a fare live , il ragazzo è molto bravo mi chiede un consiglio, cosa comprare e come dotarsi per iniziare a fare live ha un gruppo ma anche un duo per piccole cose. Lui per ora ha un controller akai mi sembra quello bello e diversi VI con mac. Vorrebbe capire se fosse piu comodo comprare una tastiera come ad esempio puo essere una compact2x oppure se andare con il suo controller piu il computer e un piccolo mixer che fa anche da scheda audio che gli ho consigliato. voi che fareste per iniziare un attivita live, per cui non certo spendere cifra importante ?
Bisognerebbe sapere che tipo di "live"? rock in una band? elettronica? pop? cover? tribute band? o originali?
Poichè immagino che agli inizi si troverà a suonare in ogni tipo di situazione, con ascolti buoni o pessimi, con palchi belli e spaziozi o pedane risicate e instabili, con il sole e con la pioggia, girando in auto e furgoni improbabili, io consiglierei spassionatamente un setup il più semplice possibile e il più economico possibile.
Poi quando avrà situazioni più stabili sarà lui stesso in grado di individuare il giusto compromesso tra essenzialità, praticità, qualità del suono e così via.

Io individuerei senza dubbio una tastiera con suoni a bordo: è sempre utile nell'arsenale di un tastierista, diciamo che non può mancare per mille situazioni diverse.
Io consiglierei una delle tante generaliste / workstation che già sono state consigliate.
Costano il giusto, ti levano sempre d'impaccio quando serve.
Poi intorno a questa, nel tempo, potrà sempre aggiungere qualità o elementi specifici.

Sconsiglierei assolutamente la "combinazione" con computer o tablet, non perchè non sia valida, ma perchè per chi inizia dal vivo ci sono già mille difficoltà e imprevisti: non ci si sente, il fonico non c'è o non ne ha voglia, il PA è scassato, passa uno ubriaco con la birra e la rovescia sul computer...
Cavi, prese, adattatori, usb, computer ecc... li lascerei a setup per più esperti.

Con un setup semplice può cominciare a fare i live e goderseli, il resto verrà da sè man mano che farà esperienza
1paolo 06-03-23 16.46
@ BluesPianist
se compra la tastiera non credo possa andare piu in alto della 2x sulle 700 euro. Non è pratico di compravendite per cui non valuta usato. diciamo la cifra è quella, che sarebbe anche la differenza che spende se da dentro il suo mac per uno piu moderno .
Allora; sul nuovo con quel budget può orientarsi su Yamaha MX 61 II oppure Korg Kross 2 che sono entrambi a 61 tasti
BluesPianist 06-03-23 18.16
ragazzi ma i post li leggete ? Ho scritto che ha scelto il sistema con controller piu mac.
Roberto_Forest 06-03-23 19.21
Sì, ma le risposte vanno spesso oltre il post di apertura, si trascende l’utilità della risposta per il richiedente per dare delle ulteriori opinioni utili per i posteri.
1paolo 07-03-23 06.19
@ BluesPianist
ragazzi ma i post li leggete ? Ho scritto che ha scelto il sistema con controller piu mac.
Ah ok; hai scritto solo che aveva preso un nuovo Pc ma non che aveva rinunciato a prendere una tastiera.
Allora può caricarci Camelot e prendere una buona master almeno 73 o anche 88 tasti tipo le Studiologic per poter fare degli split tra diversi suoni, cosa molto utile nei live (quella che ha e’ inadatta imho)
wildcat80 07-03-23 06.44
1paolo ha scritto:
quella che ha e’ inadatta imho

La Akai MPK61, pur a fronte di un'estensione di 5 ottave, è una signora master, probabilmente superiore rispetto a quelle nominate, ha tipo 24 controlli fisici fra fader, pulsanti ed encoder (da moltiplicare per 3 banchi accessibili pannello), la stessa meccanica della NC con aftertouch, un bel display, due zone MIDI...
Calcolate però sempre che utilizzando un host software come Camelot o Mainstage, il numero di split o layer gestibili da tastiera conta zero perché via software si possono creare tutti gli split e layer che si vogliono, a prescindere da quello che consente la tastiera.
Il numero di zone gestibili diventa importante quando si vuole gestire un parco strumenti fisici, ma neanche tanto perché con Sipario ad esempio si possono fare le stesse cose.
Roberto_Forest 07-03-23 08.51
Forse non era proprio quel modello specifico, non ricordo, ma tutte le master Akai che ho provato non erano fenomenali. Ok tanti controlli, ma per il live possono servire solo relativamente.

Il tasto è lo stesso della numa compact? A vederlo però non è pieno, ma tipo synth. Poi 61 tasti li trovo molto pochi per qualsiasi live. E in più non ha scheda audio interna, quindi ne serve una esterna, oltre al fatto che avere un piano b nel caso il Mac si piantasse dà molta più sicurezza.

Non sono molti i tastieristi che vanno solo esclusivamente con software, senza almeno backup hardware.
1paolo 07-03-23 08.55
Roberto_Forest ha scritto:
61 tasti li trovo molto pochi per qualsiasi live

quoto; occorre almeno una 6 ottave o meglio ancora una 88 tasti (meglio appunto se con scheda audio) se sarà l'unica tastiera del live; oppure, come sto provando a fare, collegare due tastiere ad una docking station alimentata e pilotare con entrambe il Pc o l'iPad (per me è una complicazione, ma perchè manca il "manico", ma per chi smanetta non dovrebbe essere così difficile).
A quel punto si può, tramite Camelot per es., usare una pesata per i piani e una synth action per il resto..
Jerrymusic 07-03-23 13.03
Io ho adottato in passato il sistema master+PC+scheda audio e non mi ero trovato male, ma esige che perlomeno vi sia una scaletta fissa. Se invece i brani vengono eseguiti (singoli o in Medley) a "sentimento" del cantante o della situazione, allora è meglio avere una tastiera suonante. Io ho raggiunto la pace dei sensi con un setup composto da: Roland Fantom 07, iPad con pedalino bluetooth e ForScore, che con i messaggi midi seleziona, con lo spartito, anche le patch su Fantom 07. Praticamente non alzo mai le mani dalla tastiera e posso zampettare quà e là tra gli spartiti con i piedi!😉
giulio12 07-03-23 13.08
@ Jerrymusic
Io ho adottato in passato il sistema master+PC+scheda audio e non mi ero trovato male, ma esige che perlomeno vi sia una scaletta fissa. Se invece i brani vengono eseguiti (singoli o in Medley) a "sentimento" del cantante o della situazione, allora è meglio avere una tastiera suonante. Io ho raggiunto la pace dei sensi con un setup composto da: Roland Fantom 07, iPad con pedalino bluetooth e ForScore, che con i messaggi midi seleziona, con lo spartito, anche le patch su Fantom 07. Praticamente non alzo mai le mani dalla tastiera e posso zampettare quà e là tra gli spartiti con i piedi!😉
Bel sistema per controllare spartiti e tastiera. Potresti approfondire e spiegare meglio come si fa?
Jerrymusic 07-03-23 17.51
@ giulio12
Bel sistema per controllare spartiti e tastiera. Potresti approfondire e spiegare meglio come si fa?
Semplice.
Collego la Fantom con l'iPad con un cavo USB-B/C e ad ogni spartito su ForScore assegno un codice midi che identifica le singole patch (sono identificate sul manuale utente). Al cambio di spartito, automaticamente cambia la patch con relativi suoni, layer, split etc.
Il contrario di come avviene di solito, cioè che la tastiera cambia patch e manda il messaggio al device esterno.
Solo che col metodo da me adottato è più facile cambiare lo spartito col doppio pedale bluetooth, e quindi anche la patch, senza alzare le dita dai tasti.

P.S. credo che un thanks sia più che meritato, perché avevo chiesto sul forum, ma nessuno mi ha dato una mano. Ho sbattuto due settimane tra manuali e tutorial, e alla fine ho trovato la soluzione ottimale per le mie esigenze in live. Ma credo che l'idea verrà copiata da moltissimi😜
Roberto_Forest 07-03-23 19.26
@ Jerrymusic
Semplice.
Collego la Fantom con l'iPad con un cavo USB-B/C e ad ogni spartito su ForScore assegno un codice midi che identifica le singole patch (sono identificate sul manuale utente). Al cambio di spartito, automaticamente cambia la patch con relativi suoni, layer, split etc.
Il contrario di come avviene di solito, cioè che la tastiera cambia patch e manda il messaggio al device esterno.
Solo che col metodo da me adottato è più facile cambiare lo spartito col doppio pedale bluetooth, e quindi anche la patch, senza alzare le dita dai tasti.

P.S. credo che un thanks sia più che meritato, perché avevo chiesto sul forum, ma nessuno mi ha dato una mano. Ho sbattuto due settimane tra manuali e tutorial, e alla fine ho trovato la soluzione ottimale per le mie esigenze in live. Ma credo che l'idea verrà copiata da moltissimi😜
È un’idea vecchia, ormai si usa Camelot per gestire sia i suoni della tastiera che i plugin esterni auv3. Facendo split e layer liberamente tra le varie fonti.
giulio12 07-03-23 19.42
@ Jerrymusic
Semplice.
Collego la Fantom con l'iPad con un cavo USB-B/C e ad ogni spartito su ForScore assegno un codice midi che identifica le singole patch (sono identificate sul manuale utente). Al cambio di spartito, automaticamente cambia la patch con relativi suoni, layer, split etc.
Il contrario di come avviene di solito, cioè che la tastiera cambia patch e manda il messaggio al device esterno.
Solo che col metodo da me adottato è più facile cambiare lo spartito col doppio pedale bluetooth, e quindi anche la patch, senza alzare le dita dai tasti.

P.S. credo che un thanks sia più che meritato, perché avevo chiesto sul forum, ma nessuno mi ha dato una mano. Ho sbattuto due settimane tra manuali e tutorial, e alla fine ho trovato la soluzione ottimale per le mie esigenze in live. Ma credo che l'idea verrà copiata da moltissimi😜
Bella idea. Thanks!!!
giulio12 07-03-23 19.43
@ Roberto_Forest
È un’idea vecchia, ormai si usa Camelot per gestire sia i suoni della tastiera che i plugin esterni auv3. Facendo split e layer liberamente tra le varie fonti.
Si, ma lo spartito Camelot lo gestisce?
Roberto_Forest 07-03-23 19.44
Eh sì
Roberto_Forest 07-03-23 20.01
Comunque il tuo sistema funziona, se usi i suoni della tastiera è comodo.
Jerrymusic 07-03-23 23.02
@ Roberto_Forest
È un’idea vecchia, ormai si usa Camelot per gestire sia i suoni della tastiera che i plugin esterni auv3. Facendo split e layer liberamente tra le varie fonti.
Può pure essere "vecchia", ma è efficace ed efficiente, oltre che economica, se si ha già un iPad. Un solo cavo (nè hub o altro). Un programma da pochi euro.
Ma credo che in pochi conoscano queste funzionalità, o perlomeno, sul forum nessuno mi ha illuminato a riguardo quando ho chiesto.
Poi, con la palette sonora del Fantom 0, ho proprio eliminato VST e PC/Mac.
Nel mio caso Camelot è quasi inutile.
Jerrymusic 07-03-23 23.03
@ Roberto_Forest
Comunque il tuo sistema funziona, se usi i suoni della tastiera è comodo.
Appunto.