@ Ettore
O a livello progettuale, tolti i progressi fatti negli anni '80, ma parlando al giorno d'oggi, l'acoustics ha fatto la scelta intelligente di usare la teoria fatta da giovan battista venturi, quella del tubo venturi, usata nel ks28, il quale possiede una porta reflex allargata all'inizio e ristretta al centro in modo tale da abbassare le turbolenze d'aria e aumentare anche la gittata, diminuendo la velocità e aumentando la pressione, semplice fisica. Progetto poi copiato da rcf nel tts18a II, da fbt nel myra sub, da nexo nell'rs18 e msub 18, c'è chi suona di più e chi suona di meno in base agli altoparlanti utilizzati. Poi ormai queste cose sono a conoscenza di tutti, quindi la tua uscita non ha il benché minimo senso, ho avuto modo di confrontare le mie sconosciute caber con molte altre casse (le mie caber montano componentistica b&c speakers, italiana, toscana di preciso, de550 8ohm come driver e 15nw76 4ohm come woofer, tromba ellittica 18sound xt1086, leggi le specsheet e il suo grafico di dispersione sull'asse e vedi che bomba è, roba che se le facesse rcf le pagheresti €2.500 l'una e più; crossover del terz'ordine tagliato a 1600hz con una pendenza di 18db/Oct ) e nessuna ha avuto modo di eguagliarle in suono e performance, pagate una fesseria poi, €1.600 la coppia. Quindi dire che mpe è un brand di famiglia, beh, piano, monta componenti 18sound, la serie gos monta come woofer il 18sound serie mb750, dai parametri eccellenti, con un fattore forza BL e un eta0 piuttosto elevato per un midbass, cosa che un brand commerciale non userà mai. Tutte le casse meno conosciute che ho avuto modo di sentire, dalle bdx, dalle sr alle caber, hanno sempre avuto due marce in più rispetto ai brand commerciali. Per chi non sa usare un impianto ci sono le colonnine giocattolo eon one di jbl o gli evox, o le art, casse per incapaci a mio parere, ma non mi toccare i piccoli brand😂
Concordo. Fra l'altro mpe progetta e costruisce solo pre/ampli analogici e la differenza (in meglio rispetto ai digitali) si avverte.