Ritorno al live

d_phatt 17-11-22 10.12
Anche secondo me poteva essere buono come tentativo durante il (o i?) lockdown e come "pezza", ma ora non mi sembra affatto una strada praticabile per delle prove serie e costanti, tra gli inevitabili problemi di connessione e la lontananza tra le persone...il passo successivo è fare sesso solo tramite webcam, non so a voi, ma a me non garberebbe emo

Il problema smontaggio/montaggio è facilmente aggirabile, basta dotarsi di un setup snello, ci sono possibilità per tutti i gusti ormai, sempre mantenendo un'efficacia di altissimo livello.

Anzi, non appena mi arriva il rivestimento in tolex e lo applico magari condivido qualche foto del rack in legno che mi sono autocostruito proprio per velocizzare montaggio e smontaggio...
ideare1 17-11-22 13.08
@ d_phatt
Con gli in-ear monitor si risolve tutto. Si ricrea una situazione tipo studio anche in contesti live, ognuno può farsi il suo monitoraggio in stereo, compressori/limiter sul generale di ogni aux per proteggere il proprio udito, e anche un posto con un'acustica di merda diventa una favola. Certo serve un mixer con parecchi bus aux, possibilmente digitale.

Io stesso però ho un rapporto di amore/odio con le in-ear, quello che danno come qualità di ascolto lo tolgono alla connessione con le persone e l'ambiente circostante. Ultimamente ho suonato in gruppo in un evento molto significativo per me e ho rinunciato alle in ear proprio per non isolarmi troppo dalla situazione e dalla sua atmosfera...e però ci ho messo un sacco di tempo a trovare un ascolto accettabile, forse decente, di sicuro non bello.

Alla fine è una scelta personale, certo che sentire male la musica che si sta eseguendo è la morte del musicista, non c'è niente di peggio che passare ore e anni a raffinare il proprio suono (tra studio del pianoforte prima e programmazione delle tastiere poi) per poi non sentirlo degnamente, o sentire male quello che stanno suonando gli altri. Credo sinceramente che sia il più grande problema e la più grande difficoltà della musica "elettrificata".
Ma suonando con gli in ear, bisogna microfonare tutta la batteria, non penso sia facile trovare una sala con batteria microfonata. Io l'ho trovata solo in caso di registrazione, ma li è un altro contesto.
MarcezMonticus 26-11-22 23.05
@ wildcat80
Ieri sera, dopo un paio di anni abbondanti, siamo tornati in saletta con una formazione nuova, in 4 (voce/basso, chitarra, batteria, tastiere), tutto organizzato dal mio socio.
Abbiamo fatto poco, un paio d'ore tirate, ci siamo divertiti un sacco, è stato anche produttivo: il batterista è una macchina, e il Fantom è veramente una roba mostruosa, click in inviato in cuffia, sequenze di facilissima gestione, editing delle scene e dei suoni immediato.
Ci siamo esibiti in una cover di Blinding Lights, trasposta una terza minore sotto per motivi di estensione vocale (e te credo), e nel riarrangiamento di alcuni pezzi nostri.
Tutto molto bello, non fosse che dopo due anni passati a suonare in studio (come si deve dire oggi per non essere out), è stata un'esperienza tragica dal punto di vista acustico e uditivo.
Non si possono spendere 30 euro per avere una stanza in cui non si sente nulla! Tutto ciò che stava sotto al C centrale diventava un pastone unico e indistinguibile.
C'erano 4 diffusori, due agli estremi della stanza, che avrebbero dovuto dare un'immagine stereo abbastanza veritiera, e una coppia di monitor allineati al centro della parete: il suono proveniva solo dai 2 monitor centrali.
La stanza non era trattata, o meglio, lo era per finta, visto che le pareti erano tappezzate di pezzi di pannelli fonoassorbenti di varia natura, il risultato finale era che uscivano solo basse frequenze.
Non scherzo se vi dico che la batteria, strumento che ovviamente non entrava nella PA, suonava completamente sballata: appena entravano cassa e rullante (con la cordiera che andava in risonanza appena muovevo un fader sul Fantom), Pietro doveva mettersi a picchiare come un ferraio sul charleston perché spariva in una coltre di nebbia di basse frequenze.
Tutto ciò non è dignitoso per chi offre il servizio e per chi ne usufruisce.
A Genova gli spazi sono questi: negli ultimi anni è così, o spendi cifre folli e suoni in ambienti livello Mulinetti Studio, o spendi cifre normali e diventi sordo, e non capisci nulla.
Vabbè due anni a fare il fighetto con le cuffie chiuse per l'ascolto e la registrazione, le cuffie aperte per il mix, i monitor da studio belli puliti... Va bene tutto, ma almeno capire cosa si sta suonando....
Ti capisco, belin se ti capisco.
Le prime prove fatte questa state in saletta avrei voluto smanettare su tutti gli strumenti perchè gli EQ sono completamente settati ad minchiam (dovresti vedere come è settato il basso, roba da matti!).
Su molti brani rinuncio ai bassi fatti con la mano sinistra in favore di accordi di sottofondo o smanettando con i drawbar dell'hammond. A proposito il NE nel mucchio esce davvero bene, e come seconda tastiera uso solo il plugin Korg Triton. Less is more.
Se vedessi dove proviamo noi inorridiresti, siamo dietro al cimitero di Staglieno e la saletta è sperduta in mezzo a capannoni adibiti a magazzini di materiale da impalcatura.
Roba da matti.
wildcat80 27-11-22 10.22
Noi siamo andati sopra a Staglieno, dopo un cambio di gestione.
Fra l'altro ho fatto una gaffe clamorosa perché dopo 3 minuti a evo già dichiarato che per me sarebbe stata la prima e l'ultima volta che sarei andato a suonare lì, non sapendo che il batterista è del gruppo di persone che ha rilevato la gestione delle salette.
E comunque è un'aggravante: prenoti per batteria, basso, chitarra, tastiere e voce e non c'è uno stand?
MarcezMonticus 27-11-22 23.15
@ wildcat80
Noi siamo andati sopra a Staglieno, dopo un cambio di gestione.
Fra l'altro ho fatto una gaffe clamorosa perché dopo 3 minuti a evo già dichiarato che per me sarebbe stata la prima e l'ultima volta che sarei andato a suonare lì, non sapendo che il batterista è del gruppo di persone che ha rilevato la gestione delle salette.
E comunque è un'aggravante: prenoti per batteria, basso, chitarra, tastiere e voce e non c'è uno stand?
Credo di aver capito dove.emo
No stand, no party!
d_phatt 28-11-22 01.28
@ ideare1
Ma suonando con gli in ear, bisogna microfonare tutta la batteria, non penso sia facile trovare una sala con batteria microfonata. Io l'ho trovata solo in caso di registrazione, ma li è un altro contesto.
Scusa, mi ero perso questo post.

Io al momento per quanto riguarda le band provo in due differenti situazioni, in una di queste la sala prove è la sala prove/quasi-project studio del nostro batterista, che infatti da solo si porta via 13 - 14 canali per la batteria, ripresa con altrettanti microfoni. Chitarra che arriva al mixer dall'uscita di linea bilanciata della testata, basso via DI box, tastiera via la mia DI box passiva (e stereo), voce ovviamente con microfono. Il tutto entra un mixer digitale a rack della Presonus da 24 canali, che fa anche da scheda audio, con ritorni aux vari. Una volta fatta la scena base sul mixer (e ci vuole una prova solo per quello, più i vari aggiustamenti successivi) il più è fatto.

Nell'altra situazione suono in una compagna teatrale amatoriale/semi-professionale (lunghissima storia), alle prove di solito uso gli strumenti della sala e un normale wedge monitor, niente in ear.

Questo per dire che hai perfettamente ragione, infatti sono fortunato per via del nostro batterista (che tra l'altro è davvero bravissimo), in posti esterni un sistema del genere diventa molto difficile da trovare.

Poi al giorno d'oggi farsi un sistema del genere non è eccessivamente dispendioso, valutazione ovviamente riferita al costo delle attrezzature audio high end, la cifra in sé è tutt'altro che bassa. Però o hai una sala prove tua, o niente.
wildcat80 28-11-22 08.30
Purtroppo certe soluzioni sono praticabili solo in contesti particolari: è impensabile in una sala prove ordinaria avere batteria isolata e microfonata e monitoraggio in ear.
L'innovazione l'ho portata io con la possibilità di fare uscire il click in cuffia per tutti emo
Sbaffone 28-11-22 08.33
è il problema di quando si diventa vecchi e sordi, si risolve tutto suonando a basso volume