DjRomy ha scritto:
Ho ascoltato il pezzo a parte la solita critica che evito di ripetere
Immagino che la tua "solita" critica riguardi la forma
ecco questa volta è una critica fuori luogo, per il semplice motivo che la forma del blues, è questa, anche se è un blues jazz. Un chorus di 12 battute che si ripete, con variazioni, non ci sono strofe, ritornelli, bridge, ma c'è un elemento: il chorus.
I primi 2 chorus sono l'enunciato armonico, il terzo è l'enunciato del tema, il quarto la prima variazione/assolo, il quinto riprende il tema, il sesto e il settimo sono due variazioni più estese ed elaborate, l'ottavo è di nuovo il tema con l'ending.
Se hai voglia, sentiti qualche blues di Jimmy Smith: è un artista
FONDAMENTALE per tutti i suonatori di strumenti a tastiera, organisti in primis, perché ha codificato un linguaggio che dagli anni 50 ha influenzato tutto quello che è venuto dopo in senso tastieristico, da Ray Charles a Joey De Francesco, passando per Jon Lord.