@ anonimo
A tuo avviso è anche capace di sonorità cattive, grezze, distorte, ignoranti? Con la wavetable di Ableton non ci ho mai combinato granché
Dunque stasera con family al mare mi sono potuto dedicare un pochino all'Argon.
Per prima cosa si installa la Modal app che riconosce e aggiorna subito lo strumento, io l'ho installata sul Mac, magari su altri ambienti è meno immediato. Questo Argon è stato usato così poco che oltre ad avere l'immancabile pellicola, il firmware era ancora nativo... comunque disporre della all semplifica molto la programmazione, ed è multipiattaforma (MacOS, iOS, Windows, Android, inoltre è disponibile anche come plugin.
Per rispondere alla tua domanda specifica direi che si possono ottenere quelle sonorità, perché ci sono diversi strumenti adatti allo scopo, iniziando dai modificatori statici (reducer, resampler, rectifier, wavefolder, etc etc), passando per la ring modulation e infini, se non bastasse, chiudendo il cerchio con un passaggio nel distorsore.
I filtri sono particolari, sono dichiarati come 2 poli ma l'effetto è quasi più da 4 poli, probabilmente dovuto alle limitazioni di banda tipiche delle wavetables (ma è un mio pensiero), con il filtro standard che a me ricorda molto quello del Prologue (risonanza molto accentuata fino all'auto oscillazione e discreta compensazione delle basse), mentre il classic chi ne sa di più sostiene che sia ispirato ai filtri Oberheim, una crema insomma.
Inoltre hanno la possibilità di fare morphing fra LP e HP, e con la modalità notch per entrambi i filtri si ottengono cose molto interessanti.
Per quanto riguarda ancora l'aggressività l'unico appunto che mi viene da fare è che gli inviluppi non siano proprio velocissimi, soprattutto il decay, ma non è una cosa così determinante ecco, basta prenderci mano.
In conclusione, dopo la breve prova di stasera non posso che dirne bene: suona, la app è una bomba, è bello e ben fatto... Vabbè, vediamo di usarlo un po' e poi chissà.