Angolo di produzione domestico

Sbaffone 22-03-22 16.19
vendi tutto e iscriviti alla bocciofila
toniz1 22-03-22 16.25
@ Sbaffone
vendi tutto e iscriviti alla bocciofila
lo dici solo perche' ti interessa la sua numa compact 2x... emoemoemo

emo
wildcat80 22-03-22 16.31
La Numa Compact 2X sta comodamente sotto al letto.
Un desk tipo quello linkato da Toni sarebbe perfetto come larghezza, anzi, fin troppo, 130 cm sono sufficienti.
maxpiano69 22-03-22 16.40
@ wildcat80
La Numa Compact 2X sta comodamente sotto al letto.
Un desk tipo quello linkato da Toni sarebbe perfetto come larghezza, anzi, fin troppo, 130 cm sono sufficienti.
Ci sono anche modelli Zaor più "semplici" (non al prezzo di quell'usato ovviamente), se vai sul loro sito ed hanno anche un comodo "product finder" che in base alla tastiera ti consiglia i modelli in cui ci starebbe (ed ha anche la NC 2X) https://zaorstudiofurniture.com/product-finder/

Guarda ad esempio li Miza M Flex
toniz1 22-03-22 16.44
@ maxpiano69
Ci sono anche modelli Zaor più "semplici" (non al prezzo di quell'usato ovviamente), se vai sul loro sito ed hanno anche un comodo "product finder" che in base alla tastiera ti consiglia i modelli in cui ci starebbe (ed ha anche la NC 2X) https://zaorstudiofurniture.com/product-finder/

Guarda ad esempio li Miza M Flex
Sempre puntuale e preciso Max emo
pero', in caso, io starei un "pelino" piu' largo compatibilmente con lo spazio disponibile (se fosse delimitato)... che vuoi mai che domani voglia cambiare strumento... o che di fianco ci appoggi qualcosa...
lo strumento lo cambi, la desk invece e' "per sempre" emo ... o quasi, per cui starei con un attimo più di margine...
maxpiano69 22-03-22 16.48
@ toniz1
Sempre puntuale e preciso Max emo
pero', in caso, io starei un "pelino" piu' largo compatibilmente con lo spazio disponibile (se fosse delimitato)... che vuoi mai che domani voglia cambiare strumento... o che di fianco ci appoggi qualcosa...
lo strumento lo cambi, la desk invece e' "per sempre" emo ... o quasi, per cui starei con un attimo più di margine...
Giustissimo Toni, mi sembra una considerazione condivisibile, io ho citato la M che è la più piccola in cui ci sta la NC 2X, ma anche della serie Flex ci sono varie misure emo Occhio solo anche alla profondità complessiva, io in passato stavo valutando quei desk ed in larghezza ci starei anche, ma l'ingombro col carrello "fuori" non è poco...
toniz1 22-03-22 16.52
@ maxpiano69
Giustissimo Toni, mi sembra una considerazione condivisibile, io ho citato la M che è la più piccola in cui ci sta la NC 2X, ma anche della serie Flex ci sono varie misure emo Occhio solo anche alla profondità complessiva, io in passato stavo valutando quei desk ed in larghezza ci starei anche, ma l'ingombro col carrello "fuori" non è poco...
assolutamente... anche per quello chiedevo dove era installato... perche' si pensa sempre alla larghezza.. ma qui anche la profondita' ha la sua importanza. Tra desk... cassetto e posto per chi suona.. se ne usa di posto... emoemoemo

IKEA sempre che il piano estrabile fosse possibile regolarlo.. anche se mi sembra gia' bassino... ma una cosa cosi'??? (con le dovute misure).
Sbaffone 22-03-22 17.09
@ toniz1
lo dici solo perche' ti interessa la sua numa compact 2x... emoemoemo

emo
con quello che costa il gas, ormai si brucia tutto emo
toniz1 22-03-22 18.01
che cmq mi pare di capire essere in zona di passaggio/comune (tipo in soggiorno)... non hai una stanza (anche di fortuna) dove mettere il tutto, giusto?

In caso, nel soppalco (anche se non e' la mia soluzione preferita)... hai valutato la possibilità di mettere del cartongesso (se possibile) e costruire una "stanzetta"?
wildcat80 22-03-22 18.09
Sono nell'open space/soggiorno.
Fare del cartongesso dentro un ambiente umido non è il massimo, però...
wildcat80 23-03-22 01.39
Alla fine è stata una giornata di lunga riflessione.
Sono sempre stato piuttosto realista, e questa volta non sarò da meno.
La vita è un'evoluzione che segue le proprie scelte, è un castello di carte fatto di compromessi, che consiste di tempi e di spazi limitati.
Anche se giovane ne ho già vissute un po'.
Mi sono portato dietro la coda dei 3 anni milanesi in cui il tempo che avanzava a fine giornata andava riempito, e in cui i soldi e un mercato particolarmente favorevole mi consentivano di cambiare strumenti come fossero mutande, per noia più che altro.
Adesso, questi ultimi sei mesi hanno un significato molto importante.
È arrivato ciò che attendevo da anni: il piccolo erede, e il salto di qualità lavorativo.
Quest'ultimo aspetto l'ho un po' tenuto nascosto, e non so bene neppure il perché... Da inizio anno sono diventato vice primario, carica che al momento non mi porta un euro in più in tasca, ma che mi occupa molto, sia in termini di ore lavorative, che di energie mentali.
Per quanto riguarda le energie ci ho messo un mesetto buono ad assestarmi, per quanto riguarda le ore lavorate è una tragedia, siamo pesantemente sotto organico, tenendo conto che ogni sabato che non lavoro perdo 6 ore e 20 minuti (perché abbiamo il contratto calcolato su 6 giorni lavorativi), sto chiudendo ogni mese con 40 ore in più, e questo al netto delle ore di chiamata in reperibilità notturna e festiva, in pratica ogni mese sono 60 ore in più, quasi 2 settimane di lavoro in più ogni mese...
In una situazione del genere, che almeno mi dà soddisfazioni continue al momento, tutto il resto è equilibrismo.
Equilibrismo con il piccolo, equilibrismo per le mie uscite a correre (tipo uscire un paio di volte a settimana alle 5.30 di mattina per non togliere tempo al resto, e una volta prima di tornare a casa o sempre al mattino presto nel weekend), equilibrismo ricavare un paio d'ore, dalle 22 a mezzanotte, qualche sera a settimana per giocare con strumenti e Mac, equilibrismo per vedermi con il mio socio per fare qualcosa assieme.
Ci vorrà del tempo, qualche anno, per avere un pochino di libertà in più.
Che senso ha tenere un parco strumenti articolato fermo a casa?
Per giocare un paio d'ore ogni tanto bastano Mac, plugin e master, o una workstation (no, al Genos non voglio pensarci, la pensione è molto lontana).
Penso di vendere tutto, poi riascolto un paio di cose registrate con tutti gli analogici al gran completo e mi viene da piangere.
Questa volta sarà dura arrivare a una conclusione, perché so benissimo quale è la più logica e razionale, e come un piccolo Peter Pan non la voglio vedere.
Però fra 5 anni avrei la libertà di potermi comprare veramente il meglio, allora la posizione lavorativa avrà anche risvolti economici importanti (non che ora stia male, però magari lo sfizio che potrei togliermi non è il Prophet rev4 ecco), e i momenti in cui ho fatto scelte drastiche non lo ricorderò neppure.
anonimo 23-03-22 06.58
@ wildcat80
Alla fine è stata una giornata di lunga riflessione.
Sono sempre stato piuttosto realista, e questa volta non sarò da meno.
La vita è un'evoluzione che segue le proprie scelte, è un castello di carte fatto di compromessi, che consiste di tempi e di spazi limitati.
Anche se giovane ne ho già vissute un po'.
Mi sono portato dietro la coda dei 3 anni milanesi in cui il tempo che avanzava a fine giornata andava riempito, e in cui i soldi e un mercato particolarmente favorevole mi consentivano di cambiare strumenti come fossero mutande, per noia più che altro.
Adesso, questi ultimi sei mesi hanno un significato molto importante.
È arrivato ciò che attendevo da anni: il piccolo erede, e il salto di qualità lavorativo.
Quest'ultimo aspetto l'ho un po' tenuto nascosto, e non so bene neppure il perché... Da inizio anno sono diventato vice primario, carica che al momento non mi porta un euro in più in tasca, ma che mi occupa molto, sia in termini di ore lavorative, che di energie mentali.
Per quanto riguarda le energie ci ho messo un mesetto buono ad assestarmi, per quanto riguarda le ore lavorate è una tragedia, siamo pesantemente sotto organico, tenendo conto che ogni sabato che non lavoro perdo 6 ore e 20 minuti (perché abbiamo il contratto calcolato su 6 giorni lavorativi), sto chiudendo ogni mese con 40 ore in più, e questo al netto delle ore di chiamata in reperibilità notturna e festiva, in pratica ogni mese sono 60 ore in più, quasi 2 settimane di lavoro in più ogni mese...
In una situazione del genere, che almeno mi dà soddisfazioni continue al momento, tutto il resto è equilibrismo.
Equilibrismo con il piccolo, equilibrismo per le mie uscite a correre (tipo uscire un paio di volte a settimana alle 5.30 di mattina per non togliere tempo al resto, e una volta prima di tornare a casa o sempre al mattino presto nel weekend), equilibrismo ricavare un paio d'ore, dalle 22 a mezzanotte, qualche sera a settimana per giocare con strumenti e Mac, equilibrismo per vedermi con il mio socio per fare qualcosa assieme.
Ci vorrà del tempo, qualche anno, per avere un pochino di libertà in più.
Che senso ha tenere un parco strumenti articolato fermo a casa?
Per giocare un paio d'ore ogni tanto bastano Mac, plugin e master, o una workstation (no, al Genos non voglio pensarci, la pensione è molto lontana).
Penso di vendere tutto, poi riascolto un paio di cose registrate con tutti gli analogici al gran completo e mi viene da piangere.
Questa volta sarà dura arrivare a una conclusione, perché so benissimo quale è la più logica e razionale, e come un piccolo Peter Pan non la voglio vedere.
Però fra 5 anni avrei la libertà di potermi comprare veramente il meglio, allora la posizione lavorativa avrà anche risvolti economici importanti (non che ora stia male, però magari lo sfizio che potrei togliermi non è il Prophet rev4 ecco), e i momenti in cui ho fatto scelte drastiche non lo ricorderò neppure.
Prima di fare scelte drastiche datti tempo. Il piccolo crescerà, il lavoro in qualche modo forse si aggiusta un pò, magari alla fine farai comunque le tue attività extra ma in orari diversi e più focalizzati. Si tratta appunto di un equilibrio che man mano riuscirai a trovare, ci siamo passati tutti.
wildcat80 23-03-22 08.19
L'equilibrio consiste nella giusta misura delle cose.
Ed è per questo che sto provando a utilizzare solo plugin, per vedere se è una cosa che riesco a digerire.
Comunque per chi fosse interessato, sto valutando la vendita di tutto solo ed esclusivamente in blocco e ritiro in loco a 2500 trattabili (Prologue 8, JX3P + DT300, Uno Synth Pro desktop, Nts1, Numa Compact 2X, Roland MVS1, UMC1820, Uno Drum, Novation X Station 49, Arturia Beatstep), che è una vendita impossibile.
Nel caso mi prenderei una tastiera che sia una (che potrebbe essere una workstation, l'arrangee dopo la pensione) un MacBook Air M1 e uno studio desk e fine dei giochi.
toniz1 23-03-22 08.31
capisco il ragionamento doc... come pure che siamo tutti "diversi"... se tra gli strumenti che hai non ce n'e' uno a cui sei più affezionato... vendi pure tutto, ma se ce n'e' 1 che ti "scalda" il cuore tienilo. Non dico la numa 2x (che cmq ha il suo perche', che se devi suonare col Mac... 88 tasti sono sempre 88) ma quando prenderai la desk, dove ci sta una WS ci sta anche un "synth del cuore".

Io non so se nelle tue produzioni, sei più legato al SW o all'HW... nel primo caso (come hai ventilato) investi il ricavato in plug-in e compagnia e in una WS (se vuoi dar via la numa) che "suoni bene" in caso servisse qualcosa accendi e suona... che sia F07 (che ha un profilo sleek) o Kronos/Nautilus usato vedi tu emo.. ma se sei legato all'HW... imballa tutto e chiedi se la sala prove vicino a te te li puo' tenere per qualche mese... se fra 6 mesi non ne senti la mancanza...vendi tutto e via.

In ogni caso, qualsiasi soluzione sceglierai, ci sarà sempre modo di sopperire.. magari sganciando qualche soldino in +... ma in caso, tutto si può ricomprare! emo
giulio12 23-03-22 08.35
@ wildcat80
Alla fine è stata una giornata di lunga riflessione.
Sono sempre stato piuttosto realista, e questa volta non sarò da meno.
La vita è un'evoluzione che segue le proprie scelte, è un castello di carte fatto di compromessi, che consiste di tempi e di spazi limitati.
Anche se giovane ne ho già vissute un po'.
Mi sono portato dietro la coda dei 3 anni milanesi in cui il tempo che avanzava a fine giornata andava riempito, e in cui i soldi e un mercato particolarmente favorevole mi consentivano di cambiare strumenti come fossero mutande, per noia più che altro.
Adesso, questi ultimi sei mesi hanno un significato molto importante.
È arrivato ciò che attendevo da anni: il piccolo erede, e il salto di qualità lavorativo.
Quest'ultimo aspetto l'ho un po' tenuto nascosto, e non so bene neppure il perché... Da inizio anno sono diventato vice primario, carica che al momento non mi porta un euro in più in tasca, ma che mi occupa molto, sia in termini di ore lavorative, che di energie mentali.
Per quanto riguarda le energie ci ho messo un mesetto buono ad assestarmi, per quanto riguarda le ore lavorate è una tragedia, siamo pesantemente sotto organico, tenendo conto che ogni sabato che non lavoro perdo 6 ore e 20 minuti (perché abbiamo il contratto calcolato su 6 giorni lavorativi), sto chiudendo ogni mese con 40 ore in più, e questo al netto delle ore di chiamata in reperibilità notturna e festiva, in pratica ogni mese sono 60 ore in più, quasi 2 settimane di lavoro in più ogni mese...
In una situazione del genere, che almeno mi dà soddisfazioni continue al momento, tutto il resto è equilibrismo.
Equilibrismo con il piccolo, equilibrismo per le mie uscite a correre (tipo uscire un paio di volte a settimana alle 5.30 di mattina per non togliere tempo al resto, e una volta prima di tornare a casa o sempre al mattino presto nel weekend), equilibrismo ricavare un paio d'ore, dalle 22 a mezzanotte, qualche sera a settimana per giocare con strumenti e Mac, equilibrismo per vedermi con il mio socio per fare qualcosa assieme.
Ci vorrà del tempo, qualche anno, per avere un pochino di libertà in più.
Che senso ha tenere un parco strumenti articolato fermo a casa?
Per giocare un paio d'ore ogni tanto bastano Mac, plugin e master, o una workstation (no, al Genos non voglio pensarci, la pensione è molto lontana).
Penso di vendere tutto, poi riascolto un paio di cose registrate con tutti gli analogici al gran completo e mi viene da piangere.
Questa volta sarà dura arrivare a una conclusione, perché so benissimo quale è la più logica e razionale, e come un piccolo Peter Pan non la voglio vedere.
Però fra 5 anni avrei la libertà di potermi comprare veramente il meglio, allora la posizione lavorativa avrà anche risvolti economici importanti (non che ora stia male, però magari lo sfizio che potrei togliermi non è il Prophet rev4 ecco), e i momenti in cui ho fatto scelte drastiche non lo ricorderò neppure.
Secondo me fai bene a vendere tutto ed allestire qualcosa di minimale. Farei un piccolo studio nel soppalco con una ws digitale non troppo costosa, da sostituire ogni due anni per restare in garanzia. Se si presentasse qualche problema legato all'umidità, saresti comunque coperto. Inutile poi illudersi che il piccolo non farà danni a dei bellissimi sinth con tante manopoline da staccare.. Un'altra possibilità attuabile è un bel pianoforte digitale a mobile da mettere in salotto con più o meno accompagnamenti, per suonare quando avrai un po' di tempo. È generalmente tollerato dalle donne e bambini. Dopo i 5-6 anni, potrai farti uno studio migliore con gli strumenti che vorrai. Inoltre tenere roba inutilizzata non ha senso: diventa vecchia a stare spenta. IMHO PS: quando il bimbo crescerà serviranno altri spazi e penso sarà necessario cambiare casa, prendendone una con adeguati spazi familiari e musicali...
1paolo 23-03-22 08.44
@ wildcat80
Alla fine è stata una giornata di lunga riflessione.
Sono sempre stato piuttosto realista, e questa volta non sarò da meno.
La vita è un'evoluzione che segue le proprie scelte, è un castello di carte fatto di compromessi, che consiste di tempi e di spazi limitati.
Anche se giovane ne ho già vissute un po'.
Mi sono portato dietro la coda dei 3 anni milanesi in cui il tempo che avanzava a fine giornata andava riempito, e in cui i soldi e un mercato particolarmente favorevole mi consentivano di cambiare strumenti come fossero mutande, per noia più che altro.
Adesso, questi ultimi sei mesi hanno un significato molto importante.
È arrivato ciò che attendevo da anni: il piccolo erede, e il salto di qualità lavorativo.
Quest'ultimo aspetto l'ho un po' tenuto nascosto, e non so bene neppure il perché... Da inizio anno sono diventato vice primario, carica che al momento non mi porta un euro in più in tasca, ma che mi occupa molto, sia in termini di ore lavorative, che di energie mentali.
Per quanto riguarda le energie ci ho messo un mesetto buono ad assestarmi, per quanto riguarda le ore lavorate è una tragedia, siamo pesantemente sotto organico, tenendo conto che ogni sabato che non lavoro perdo 6 ore e 20 minuti (perché abbiamo il contratto calcolato su 6 giorni lavorativi), sto chiudendo ogni mese con 40 ore in più, e questo al netto delle ore di chiamata in reperibilità notturna e festiva, in pratica ogni mese sono 60 ore in più, quasi 2 settimane di lavoro in più ogni mese...
In una situazione del genere, che almeno mi dà soddisfazioni continue al momento, tutto il resto è equilibrismo.
Equilibrismo con il piccolo, equilibrismo per le mie uscite a correre (tipo uscire un paio di volte a settimana alle 5.30 di mattina per non togliere tempo al resto, e una volta prima di tornare a casa o sempre al mattino presto nel weekend), equilibrismo ricavare un paio d'ore, dalle 22 a mezzanotte, qualche sera a settimana per giocare con strumenti e Mac, equilibrismo per vedermi con il mio socio per fare qualcosa assieme.
Ci vorrà del tempo, qualche anno, per avere un pochino di libertà in più.
Che senso ha tenere un parco strumenti articolato fermo a casa?
Per giocare un paio d'ore ogni tanto bastano Mac, plugin e master, o una workstation (no, al Genos non voglio pensarci, la pensione è molto lontana).
Penso di vendere tutto, poi riascolto un paio di cose registrate con tutti gli analogici al gran completo e mi viene da piangere.
Questa volta sarà dura arrivare a una conclusione, perché so benissimo quale è la più logica e razionale, e come un piccolo Peter Pan non la voglio vedere.
Però fra 5 anni avrei la libertà di potermi comprare veramente il meglio, allora la posizione lavorativa avrà anche risvolti economici importanti (non che ora stia male, però magari lo sfizio che potrei togliermi non è il Prophet rev4 ecco), e i momenti in cui ho fatto scelte drastiche non lo ricorderò neppure.
Ti posso raccontare la mia esperienza in merito: ho iniziato a lavorare subito dopo il diploma e, tra i 20 ed i 30 anni, vivendo in famiglia ho potuto dedicarmi all'Università, ai miei hobby (viaggi e sport) ed alla musica. Poi ci sono stati 18 mesi che hanno cambiato radicalmente le cose: il matrimonio, la laurea, la proposta (accettata) di diventare funzionario di banca a 30 anni e, soprattutto, la nascita di mia figlia.
Sono, specialmente l'ultima, scelte irreversibili, che segnano l' intera esistenza (una volta si diceva "che ti fanno maturare" emo) e che, almeno per quanto mi riguarda, hanno rappresentato grandi soddisfazioni personali.
In quel periodo, anche a causa del fatto che avevamo traslocato in un piccolo alloggio in attesa di ultimare i lavori della casa, le tastiere erano piu sotto il divano che sullo stand e con i gruppi avevo smesso; tieni conto che la donna, dopo il parto, ha parecchio bisogno di aiuto (anche se non lo chiede) e il fatto di essere "presente" in casa lo apprezza molto (anche se non lo dice).
Poi la voglia di "fare musica" è riemersa, in realtà non è mai venuta meno... e allora ci si chiede: ma voglio tornare a fare ciò che facevo prima (prove, giri nei locali, live, etc)? oppure mi sta bene continuare a suonare?
Ho ripreso all'età di 50 anni (dopo 20 anni di interruzione) a suonare in band e la cosa è durata per 5 anni ma poi ho preferito smettere (perchè non mi dava più soddisfazione..), ho venduto le mie Kurzweil, Korg etc ed ho continuato con Master+ipad.
Quindi ti direi: tieniti NC2X, il Mac ed eventualmente un synth analogico desktop e tutto il resto puoi venderlo; ti prendi un mobile con il piano sotto scorrevole su cui metti la Numa, sopra il PC "ad uso promiscuo" e il rack e sei, per il momento, a posto.
MicheleJD 23-03-22 08.57
io il grosso problema l ho riscontrato con i cavi perché è facile che si appendano e si facciano cadere cose in testa. Vale per gli strumenti ma in generale per tutte le apparecchiature. schermi monitor, pc, casse, moduli sonori sono un rischio almeno fino ai 2,5/3 anni.
Poi ovvio ci sono cose che non sono pericolose per il bimbo ma che sono a rischio rottura tipo le cuffie.
Io per altri problemi ho dovuto vendere buona parte dei miei strumenti ed ora avendo una tastiera massimo per casa (una a casa mia e una in milano dove stiamo durante la settimana per lavoro..che poi a Milano non è nemmeno in casa ma in un ufficietto) grossi problemi non ne ho (tastiera, supporto, cuffie, stop) Tuttavia vedo con la postazione pc per il lavoro che se hai una scrivania a muro, con tutti i cavi ben celati e magari incassata tra una parete ed un mobile, difficilmente viene espugnata. L importante è che non ci sia nulla che sia alla portata di manina. Certo meno cose hai, meno rischi ci sono. Questo è ovvio. Set up a più tastiere, la vedo dura in casa per un paio di altri anni perché diventa difficile metterle in sicurezza.
La soluzione saletta esterna è interessante certo. ma una tastiera (in sicurezza) in casa ti permette di suonare quando il bimbo dorme ad esempio. Io faccio così.
MicheleJD 23-03-22 09.00
@ 1paolo
Ti posso raccontare la mia esperienza in merito: ho iniziato a lavorare subito dopo il diploma e, tra i 20 ed i 30 anni, vivendo in famiglia ho potuto dedicarmi all'Università, ai miei hobby (viaggi e sport) ed alla musica. Poi ci sono stati 18 mesi che hanno cambiato radicalmente le cose: il matrimonio, la laurea, la proposta (accettata) di diventare funzionario di banca a 30 anni e, soprattutto, la nascita di mia figlia.
Sono, specialmente l'ultima, scelte irreversibili, che segnano l' intera esistenza (una volta si diceva "che ti fanno maturare" emo) e che, almeno per quanto mi riguarda, hanno rappresentato grandi soddisfazioni personali.
In quel periodo, anche a causa del fatto che avevamo traslocato in un piccolo alloggio in attesa di ultimare i lavori della casa, le tastiere erano piu sotto il divano che sullo stand e con i gruppi avevo smesso; tieni conto che la donna, dopo il parto, ha parecchio bisogno di aiuto (anche se non lo chiede) e il fatto di essere "presente" in casa lo apprezza molto (anche se non lo dice).
Poi la voglia di "fare musica" è riemersa, in realtà non è mai venuta meno... e allora ci si chiede: ma voglio tornare a fare ciò che facevo prima (prove, giri nei locali, live, etc)? oppure mi sta bene continuare a suonare?
Ho ripreso all'età di 50 anni (dopo 20 anni di interruzione) a suonare in band e la cosa è durata per 5 anni ma poi ho preferito smettere (perchè non mi dava più soddisfazione..), ho venduto le mie Kurzweil, Korg etc ed ho continuato con Master+ipad.
Quindi ti direi: tieniti NC2X, il Mac ed eventualmente un synth analogico desktop e tutto il resto puoi venderlo; ti prendi un mobile con il piano sotto scorrevole su cui metti la Numa, sopra il PC "ad uso promiscuo" e il rack e sei, per il momento, a posto.
il discorso sull aiutare la mamma è quanto dì più saggio e condivisibile possibile. bravo paolo1
wildcat80 23-03-22 09.09
Il problema emotivo è che non venderei nulla, a parte la Numa (non per il valore dello strumento, ma perché è più facilmente sostituibile), perché sono arrivato alla conclusione che avrei davvero tutto quello che mi serve e piace: trovo che i 3 analogici che ho siano davvero stupendi, complementari... Il JX3P è un regalo per i 40, ha un valore in più... Il Prologue e il piccolo Uno sono due strumenti spaventosi per come suonano, perché hanno esattamente quelle sonorità che mi sogno di notte, che ho in testa.
Ma non sono così sicuro che fra 5 anni li tirerò fuori dalla scatola e funzioneranno come il JX3P a distanza di quasi 40... A volte mi viene anche da pensare imballo tutto, sistemo nel ripostiglio, e vediamo, intanto per fortuna posso anche pensare di comprare una tastiera da tenere in uso senza ve dere niente... Indecisione totale.
toniz1 23-03-22 09.18
wildcat80 ha scritto:
Ma non sono così sicuro che fra 5 anni li tirerò fuori dalla scatola e funzioneranno come il JX3P a distanza di quasi 40... A volte mi viene anche da pensare imballo tutto, sistemo nel ripostiglio, e vediamo, intanto per fortuna posso anche pensare di comprare una tastiera da tenere in uso senza ve dere niente... Indecisione totale.

è un pò quello che ti ho detto io... imballa tutto l'imballabile, e lascia fuori il minimo... se fra 6 mesi (non 5 anni) non senti la mancanza di quello che hai imballato...vendi tutto... che tanto non cambia nulla a livello economico e neanche per gli strumenti (6 mesi ben imballati, in ambiente termicamente sano, non sono nulla). Se invece senti che ti manca qualcosa ... ci penseremo quando e' ora.

Concordo anche io che avere qualcosa "sottomano" sia utile anche per i mesi futuri... quando il piccolo dormiva in culla vicino a me... (mentre la mamma riposava a letto) ... io leggevo, guardavo qualche film.. o "suonicchiavo" (attività residuale, in quanto il picchiettare sui tasti non era esente da rumori...)... quindi una tastiera+mac da usare "quando puoi/vuoi" ci sta...