tricgio ha scritto:
purtroppo (ahimè) sono un pò andato in fissa con l'analogico.... subisco come tanti il fascino di certi 'blasoni'.
Non e' solo questione di blasoni. Anche il JD800 e' un blasone, pur essendo digitale e la recente uscita del Boutique 08 (replica potenziata del JD800) ha fatto esultare tutti gli amanti di quel tipo di sonorita'
Il fatto e' che un sintetizzatore analogico, fa suonare direttamente la corrente elettrica : i 220 volts che vengono trasformati, passano per le varie sezioni del synth e diventano suono : lo senti proprio che stai suonando elettricita' calda e vibrante.
Va pero' detto che i recenti VA hanno fatto passi da gigante in questo senso, e non hanno piu' quel suono sterile e tagliente che avevano i pionieri di questo tipo di sintetizzator
tricgio ha scritto:
Tra i VA, ho avuto modo di provare Hydrasynth, che sembra uno strumento davvero potente.... il ribbon poi è un orpello divertente
Da possessore ti posso dire che la sua potenza sonora e' davvero eccellente (alcuni timbri stile Blade Runner ne sono la dimostrazione).
Pero' non e' un synth per tutti, perche' la programmazione richiede buona conoscenza di tutte le sue funzioni, che non sono proprio cosi' intuitive.
Avendo del suo (come e' di moda su gran parte dei sintetizzatori attuali) anche i soliti preset digitali (alcuni dei quali quasi deludenti) occorre che sia "addomesticato", ovvero mettersi li e programmarsi i propri suoni (quelli che servono) e riordinare i vari banchi togliendo tutti i suoni spazzatura (stesso problema del Virus TI, Summit e gran parte dei sintetizzatori odierni).
Solo che su un synth con struttura complessa, si rischia di tribulare a tirarci fuori suoni propri. Quindi pur essendo entusiasta dell'Hydra, non lo consiglerei a tutti, ma solo a chi ha le idee chiare su come e' strutturato e come va programmato.
Io ci ho tirato fuori suoni con impronta analogica tipici dei vari sintetizzatori della storia.
Un'altro VA che lo e' sulla carta, ma di fatto e' convinto di essere un analogico (per come suona) e' il Cobalt8 : ma anche lui (sebbene piu' semplice di Hydrasynth) va un po' addomesticato.
Se si vuole un VA con la migliore emulazione dei sintetizzatori storici Roland (ma qui il prezzo diventa importante), c'e' sicuramente il JupiterX.
Costa quel che costa, ma li vale tutti, e a mio giudizio e' il miglior synth per chi suona live e cerca sonorita' dagli anni 70 ad oggi, presenti in gran parte della discografia dei periodi citati.
Li vale tutti perche' non e' un sintetizzatore, ma sono tanti sintetizzatori : Jupiter, Jx8p, Juno106, Sh101, Pianoforti digitali RD (espandibili), XV5080 le batterie TR-808, TR-909, CR-78
E' vero che ha il suo prezzo (e di questi tempi so che non e' proprio abbordabile), ma e' altrettanto vero che si tratta di un sintetizzatore che con altissima fedelta' riproduce tutta la storia di Roland dalle origini agli anni 90 (gia' con l'XV5050, ma con l'espansione opzionale JD800 diventa ancor piu' succulento, anche se su quest'ultimo ho preferito l'hardware boutique all'espansione software).
Se si vuol stare su spese piu' contenute, un VA che e' convinto di essere un'analogico per quanto suona caldo (e secondo me e' stato sottovalutato) e' il King Korg. Semplice da programmare, copre davvero sonorita' di ogni genere e sono tutte soddisfacenti a patto che non si usino i suoni digitali wavetable (tendenzialmente scarsi) e i pianoforti : pur avendo questi timbri, la sua tastiera ha un buon feeling solo sui suoni synth, mentre timbri dalle dinamiche complesse come il pianoforte, fanno sentire il tocco troppo giocattoloso ed impreciso (ma su lead, pad ecc.. questa sensazione e' quasi impercettibile).
Sui real Analog oramai c'e' l'imbarazzo della scelta tra monofonici e polifonici anche a prezzi tutto sommato non proibitivi.