lucabbrasi ha scritto:
spesso sono anche botte di culo clamorose
Sì, ma capitano solo se insisti e persisti, se ci vivi in mezzo.
So di gente il cui per un periodo il loro "lavoro" era farsi il giro, conoscere quel musicista, quel produttore, bussare alla porta delle case discografiche, imbucarsi al party giusto, lasciare la demo all'amico del bassista di quella band che avrebbe potuto mettere una buona parola... cose così, cose che io non ho mai fatto, e nemmeno avrei saputo fare manco volendo.
Persino chi insiste a entrare in un talent pensando di valere qualcosa, già per questo vale qualcosa.
E poi non posso non notare quanta importanza viene data alla scena: non basta saper cantare, o avere del buon materiale, bisogna saperci stare, su quel palco, non ci sono caxxi. Specialmente il cantante, il solista, la faccia che spacca, il fisico che si acconcia, il personaggio che si atteggia. Tutte cose che nell'insieme fanno l'artista.
Io da fruitore di 'ste orpelli di contorno me ne sbatto, ma forse è importante averli, forse sono necessari per avere successo. Forse anche l'artista più semplice e sobrio in realtà ne possiede un po', di questa forza extra, che si manifesta in mille modi, dalle stravaganze piume, paillettes e tatuaggi di un finto trasgressivo come Achille Lauro, alle simpatiche trovate folk-retrò di un Vinicio Capossela.
A ognuno il suo, ma pur sempre "e che suo!".