@ anonimo
Una domanda: per la tua/vostra esperienza anche i piano digitali Roland soffrono o possono soffrire di questi problemi (non entro nel merito del vituperato timbro di piano che avevo anche nel Jd-xi)? Con Kawai ho già dato, non me l'aspettavo pure dal P-515.
Il problema del P515 è noto: in fondo al tasto c'è una nicchia che accoglie una forchetta di metallo che tiene teso il tasto. La nicchia (di plastica) si incrina e non "para" più la forchetta, così il tasto perde tensione e posizione sballottando a dx e sx ma continua ad essere in un certo modo suonabile ma è molto fastidioso.
Nella RHIII Kawai non si dovrebbe verificare problemi meccanici, il difetto sarà dovuto solo ad un assemblaggio frettoloso della striscia conduttiva.
Nei modelli CA Kawai, con la meccanica Grand Feel in legno, invece i problemi c'erano: alla fine del tasto, nel punto d'attacco per lanciare il martelletto, c'era solo una striscetta di plastica che salvava il legno dall'usura ma anche questa si consumava e con il peso il martelletto a riposo andava nel "buco" creato dall'usura e accadeva che dalla parte opposta (fronte dei tasti) si aveva una scalettatura alternante nelle altezze ed anche il lancio della nota non risultava omogeneo su tutta la tastiera.
Ora le ultime Grand Feel, compresa la compact, mi pare le facciano con un cappuccio di kevlar al posto della plastica che si consumava.
Non conosco invece, così nel dettaglio, le meccaniche Roland.