@ maxpiano69
Dadopotter ha scritto:
altro punto più tecnico, è vero che, nel legend solo, usando una master senza controlli come la d3m non si può usare il secondo registro di drawbar per pilotare il lower?
Il manuale del Legend Solo lo dice già è chiaramente (che si può)... ma tanto lo so ormai che è come predicare nel deserto...
4.5 MODALITA’ SINGLE, SPLIT E DOUBLE
(...)
DOUBLE
Con questa modalità selezionata la sezione Upper viene assegnata alla tastiera del Legend Solo simulando così il manuale superiore dell’organo a due manuali, ed i drawbars che ne controllano il suono sono quelli del Set A. La sezione Lower invece suona con i dati MIDI ricevuti dal connettore [MIDI IN], quindi quelli trasmessi con la tastiera esterna che simula il manuale inferiore dell’organo.
I drawbars che ne controllano il suono sono quelli del Set B.
Grazie per la risposta anticipata.
Colgo l'occasione per rispondere anche ad alcuni punti toccati tra una risposta e l'altra:
- Modulo campioni: tante sono le idee, più o meno realizzabili in termini software/hardware... sicuramente è passata l'idea nei nostri pensieri
- @giosanta: condivido le tue osservazioni. Pensate che il Legend'70s è stato lanciato un mese prima che chiudesse tutto per il 1° lockdown... non il momento migliore diciamo..
; però non smettiamo mai di fare ricerca e tanto negli organi classici come nella famiglia Legend. L'osservazione è corretta, anche perchè l'idea iniziale era quella del pianoforte (macchina) nudo da dover riempire. Ma non avendo in questo campo i nomi giapponesi o svedesi, e dovendo (e volendo) far sentire i nostri suoni (Dal Clavi ai piani elettrici modellati) abbiamo deciso per una versione base con la quale già ci poteva fare tutto (Modulo e.piano con bei suoni di rhodes Wurly e Cp70, i suoni generali di piano acustico, pads, strings organi, voci ecc), in più il Sound collection ha la doppia generazione sonora, significa che dallo stesso modulo puoi far uscire due suoni e assegnarli alla parte di tastiera desiderata.
- @micheleJD vero, tutti piani interessanti. Purtroppo (ma a volte soprattutto per fortuna) si fanno sempre i conti con i numerosi progetti ed essendo un azienda che opera in ambiti diversi (classico /liturgico e professionale) si guarda sempre in più direzioni e si cercano sinergie.
Vi ringrazio ancora per i complimenti alla Viscount. Alla fine, seppur non il più espanso, l'Italia è il mercato più importante per noi.
A disposizione!