Non tutto va così male...

filigroove 27-07-21 15.32
Tutti i musicisti noti o meno lottano per trovare il loro posto e li rispetto (quasi) tutti. Nel “quasi” vi sono quelli che hanno puntato tutto sulle conoscenze e troppo poco sull’arte.
I critici invece non servono a niente, sono ridicoli, non si capisce da dove nascerebbe la loro presunta autorevolezza.
lucaGiack 27-07-21 16.49
@ d_phatt
Ahimè, non sapevo chi fosse costei, e ora che ho fatto una breve ricerca, mi viene voglia di cambiare titolo al topic emo
Non si finisce mai di imparare!!!
d_phatt 27-07-21 17.02
@ lucaGiack
Non si finisce mai di imparare!!!
Vero... ma certe cose è meglio non saperle emo
artemiasalina 27-07-21 17.48
Io l'ho scoperta un po' di tempo fa da questo video, che penso di aver rivisto/risentito, decine di volte:
Duetto con Chick Corea
markelly2 27-07-21 19.56
filigroove ha scritto:
I critici invece non servono a niente, sono ridicoli, non si capisce da dove nascerebbe la loro presunta autorevolezza.

Non concordo.
Il critico è un esperto che conosce la storia dell'arte e con gli strumenti giusti giudica, colloca, analizza e inquadra, in un contesto estetico, le opere d'arte.
Dove sarebbe l'inutilità?
Allora anche un Philippe Daverio è inutile.

paolo_b3 27-07-21 20.07
@ markelly2
filigroove ha scritto:
I critici invece non servono a niente, sono ridicoli, non si capisce da dove nascerebbe la loro presunta autorevolezza.

Non concordo.
Il critico è un esperto che conosce la storia dell'arte e con gli strumenti giusti giudica, colloca, analizza e inquadra, in un contesto estetico, le opere d'arte.
Dove sarebbe l'inutilità?
Allora anche un Philippe Daverio è inutile.

Grande Markelly! Materia di contendimento!!! emoemoemo

La penso come Filigroove... emo

Non confondiamo studiosi di arte con critici. I primi non esprimono pareri. E non dare più del critico a Philippe Daverio!
markelly2 27-07-21 20.20
paolo_b3 ha scritto:
E non dare più del critico a Philippe Daverio!

Ah no? Scusa, ma era solo una delle sue professioni! emo
emo

Daverio ha trattato arte contemporanea, ha aperto sue gallerie dove faceva esporre artisti viventi: è automatico che facesse una selezione basata sul suo proprio gusto.
paolo_b3 27-07-21 21.00
markelly2 ha scritto:
Daverio ha trattato arte contemporanea, ha aperto sue gallerie dove faceva esporre artisti viventi: è automatico che facesse una selezione basata sul suo proprio gusto.

Faccio finta di non aver letto... emoemoemo

Anzi no... se al ristorante ordino un piatto piuttosto che un altro sono un critico gastronomico?

emoemoemo
filigroove 27-07-21 21.26
@ markelly2
filigroove ha scritto:
I critici invece non servono a niente, sono ridicoli, non si capisce da dove nascerebbe la loro presunta autorevolezza.

Non concordo.
Il critico è un esperto che conosce la storia dell'arte e con gli strumenti giusti giudica, colloca, analizza e inquadra, in un contesto estetico, le opere d'arte.
Dove sarebbe l'inutilità?
Allora anche un Philippe Daverio è inutile.

Sì. Secondo me sarebbe un mondo migliore senza critici. A te servono? A me no. Uno storico della musica sí, ma un critico di pop e/o jazz … ma dài. 😆
paolo_b3 27-07-21 21.28
filigroove ha scritto:
ma un critico di pop e/o jazz

C'è una disciplina in cui serve un critico?
giosanta 27-07-21 22.19
@ paolo_b3
filigroove ha scritto:
ma un critico di pop e/o jazz

C'è una disciplina in cui serve un critico?
Beh... oddio... Massimo Mila, Arrigo Polillo...
markelly2 27-07-21 22.23
filigroove ha scritto:
A te servono?

Da alcuni di loro ho imparato.

Guardate che non esiste solo la storia dell'arte.

Secondo voi le recensioni di un disco, il profilo di un artista, l'analisi della sua opera, chi li scrive?
Un critico, o qualcuno in tali vesti.
O bisogna aspettare trent'anni per poter parlare di un artista"nuovo"?

Sembra che il critico stronchi sempre a prescindere, ma non è così.

Persino l'analisi di Franco Fayenz su Hiromi Hueara non è così disastrosa come si vuole far credere: ha evidenziato i suoi punti forti (la tecnica), e indicato quelli a suo giudizio migliorabili (l'emozione). È ciò che facciamo tutti.
markelly2 27-07-21 22.53
@ giosanta
Beh... oddio... Massimo Mila, Arrigo Polillo...
Due tra i migliori.
Uno mi ha aperto un mondo sulla musica contemporanea, l'altro sul jazz.
Di Mila non sono sicuro, ma di Polillo so per certo che aveva dei gusti ben definiti, era un purista, e odiava il rock, ciò nonostante da lui ho potuto solo imparare.
filigroove 27-07-21 23.04
@ markelly2
Due tra i migliori.
Uno mi ha aperto un mondo sulla musica contemporanea, l'altro sul jazz.
Di Mila non sono sicuro, ma di Polillo so per certo che aveva dei gusti ben definiti, era un purista, e odiava il rock, ciò nonostante da lui ho potuto solo imparare.
Polillo rappresenta in pieno ciò che ho scritto. 😆
Comunque dài abbiamo capito.
paolo_b3 27-07-21 23.11
Che ci siano critici che ti sanno raccontare la storia dell'arte è un fatto. Ma i giudizi li do da solo, e il critico per definizione da giudizi.
markelly2 27-07-21 23.13
@ filigroove
Polillo rappresenta in pieno ciò che ho scritto. 😆
Comunque dài abbiamo capito.
Appena scriverai il tuo libro sulla storia del jazz, fammi sapere! emo
markelly2 27-07-21 23.27
@ paolo_b3
Che ci siano critici che ti sanno raccontare la storia dell'arte è un fatto. Ma i giudizi li do da solo, e il critico per definizione da giudizi.
I migliori critici dell'arte, danno giudizi basati su una conoscenza storica enorme, che normalmente noi non abbiamo, inoltre sanno esprimersi con parole e toni ricercati, accattivanti, se non addirittura letterari, come Polillo appunto.
Il più delle volte sono giudizi studiati, ponderati, giustificati. Qualche volta condivisibili, ma non per forza da accettare senza approfondire.
Il compito principale del critico è infondere interesse verso un artista o una corrente artistica, non certo pavoneggiarsi in una sua presunta supponenza. Anche se talvolta il critico un po' "se la tira", forte di una evidente inusitata cultura.
Così almeno è come la vedo io.
filigroove 27-07-21 23.38
@ markelly2
Appena scriverai il tuo libro sulla storia del jazz, fammi sapere! emo
Cioè mi stai invitando a fare ciò che odio? 😆
Oppure stai forse velatamente alludendo al fatto che io potrò parlare di Polillo solo dopo che avrò offerto il mio contributo alla storia critica del jazz? 😁
No, su questo non posso competere.
Al massimo potrei scrivere una storia del piano Rhodes, parlando malissimo della Dx7. 😁
CoccigeSupremo 27-07-21 23.39
markelly2 ha scritto:
Anche se talvolta il critico un po' "se la tira", forte di una evidente inusitata cultura.
Così almeno è come la vedo io.


Il punto é proprio questo: di che cultura parliamo quando citiamo un critico?
Nella musica Fayenz non c'é stato attivamente. Non c'é straccio di prova che sappia suonare uno strumento, non ha un titolo di conservatorio ne classico ne moderno, non ha una band, non l'ho mai visto dietro un pianoforte a suonare una scala.

Per quanta musica abbia ascoltato o ricerche abbia fatto, quanta cavolo di credibilità puó avere uno che parla di Hiromi in quel modo mentre Chick Corea ed Anthony Jackson l hanno definita "tra i più grandi musicisti che si siano mai seduti al pianoforte".

A mio parere un critico qualsiasi, a fronte di pareri simili dati da personaggi di quel calibro, dovrebbero solo tacere o limitarsi come detto poc anzi da qualcun altro, limitarsi a raccontare la storia del jazz mantenendone vivo il ricordo.

I pareri ce li possiamo fare benissimo da soli, e senza quel tripudio di arroganza e saccenza tipico dei critici.

A mio avviso, come detto da una band nel documentario "blues" di scorsese, "i critici sono quanto di più inutile al mondo. In musica non hanno prodotto nulla, non hanno mai inciso un disco e non sanno suonare nulla... eppure sono lì che dicono cosa é buono e cosa non lo é. Perfettamente inutili.

Io la penso allo stesso modo.

d_phatt 27-07-21 23.43
Io, in effetti, nella mia ignoranza mi sono sempre chiesto che senso avessero i critici senza esperienza vera e diretta "sul campo"...in effetti quando uno sa cosa significa sudare sangue sullo strumento cambia tutto.

Ma forse mi sbaglio, non ho la pretesa di essere nel giusto, forse c'è qualche pezzo che mi manca.