@ Deckard
Ciao Michelet, chiedo a te perché voglio approfittare spudoratamente della tua competenza e saggezza (anche giustamente severa quando serve
) per chiederti un consiglio. Raramente compro strumenti “a buffo”, mi informo sempre moltissimo prima di un acquisto e una volta deciso lo provo più volte, anche a distanza di giorni e quando compro, lo faccio sempre per sostituire “il vecchio” ed in funzione live. Per vari motivi in questo periodo posso “solo” informarmi a suon di recensioni e demo del tubo, niente prove sul campo e remesso tutto questo ti chiedo: visto che questa volta ho il desiderio di aggiungere un mini synth al mio setup “studio” ed ho individuato nel wavestate e modwave i possibili candidati, considerato che a rack ho, tra gli altri, anche il Blofeld…quale mi consiglieresti tra i due dando principale importanza alla timbrica simil “wave station” (che mi manca), ma anche alla programmabilità? Sul piano della qualità sonora più o meno un quadro me lo sono fatto, sono entrambi molto validi a mio parere.
Deckard, innanzitutto ti ringrazio per la stima. Devo fare una premessa. WaveState è entrata nel mio studio domestico verso fine novembre del 2020. Devo dire che non è stato amore a prima vista perché, nonostante una certa similitudine concettuale con Wavestation, la complessità è aumentata per molti aspetti, non da ultimo la dimensione del display (microscopico) che costringe a passare dalle numerose pagine, una dopo l'altra, o la stessa wavesequence che ha introdotto il concetto di "probabilità percentuale" grazie al quale un evento venga o meno riprodotto, oppure la possibilità di loop nidificati all'interno della wavesequence, senza contare poi la vastissima WaveROM che equipaggia WaveState non da ultimo (grazie all'aggiornamento el fimware 2.01) il poter caricare campioni personalizzati, aumentando ancora di più le già estesissime possibilità.
Come dicevo, non è stato amore a prima vista perché il mio approccio ai sintetizzatori, fin dall'epoca di Yamaha DX7mkI, è attraverso l'Editor Librarian, software che Korg ha rilasciato nel settembre 2021, quindi parecchi mesi dopo che avevo acquistato WaveState. Devo dire che gran parte dei tentativi di editing da pannello si trasformavano in un gran caos, fodamentalmente perché il pannello di WaveState è così ricco che si fa presto a pensare di modificare la Part A, quando invece non ci si accorge di lavorare sulla Part C.
Di conseguenza la mia strategia, che non so se sia vincente o meno, è stata quella di acquistare molti banchi suoni di terze parti (e ce ne sono davvero tanti), in modo da avere molto materiale su cui lavorare, limitando le modifiche al minimo indispensabile. Ad esempio, grazie al librarian è possibile combinare varie Part provenienti da Performance diverse, le soluzioni possibili sono davvero molto numerose, potendo contare su oltre un migliaio di Performance composte da una media di 2 o 3 Part.
Però... nell'ottobre di questo anno, ho voluto affiancare ModWave a WaveState e posso dire che l'impatto è stato molto più piacevole, perché anche senza Editor Librarian si riesce da pannello ad essere molto più incisivi nelle modifiche. Il Kaosspad è qualcosa di fantastico e, per le Performance di default, si ottengono modifiche e stravolgimenti del suono molto interessanti.
La complessità di WaveState e ModWave alla fine si equivale perché la prima ha 4 Part mentre la seconda due Oscillatori... doppi.... che sempre 4 fanno.
Sulla questione della importazione dei campioni in WaveState (presumo anche in ModWave), via Sample Builder fornito sempre gratuitamente da mamma Korg, ci sarebbe da evidenziare un piccolo limite che spero venga aggirato con la prossima release del firmware: non è possibile caricare più di un set di campioni alla volta perché quello successivo prende il posto del primo.
Un'ultima considerazione riguarda l'interfacciamento di WaveState e ModWave (naturalmente c'è anche OpSix) con Windows 10. Essendo basati i nuovi sintetizzatori Korg su Raspberry PI si devono interfacciare a Windows tramite RNDIS (nella versione firmware precedente) o con NCM (nella versione firmware attuale). Tale configurazione, seppur spiegata in modo abbastanza esaustivo nel manuale di WaveState e ModWave, non è semplicissima da portare a termine. Inoltre, potrebbe capitare che il driver si "auto smonti" di conseguenza collegando WaveState dopo un certo tempo, potrebbe non essere riconosciuta dall'Editor. Sembrerebbe che con OSX di tutte queste manfrine non ve ne fosse traccia, WaveState e ModWave si connettono al sistema operativo una volta per tutte e festa finita.
Ritornando quindi al tuo quesito, potrei dire che WaveState è ottima, ma per certi versi ModWave è quasi meglio.