Tutorial Musescore

d_phatt 14-06-21 11.22
@ giosanta
Ti ringrazio.
In effetti avevo gia provato con la funzione mixer ma evidentemente prima non aprivo tutte le schermate di questa finestra o forse non ero in modalità "advanced".
Ora tutto Ok.
Riesce persino a isolare le singole voci melodiche all'interno dello stesso pentagramma.
Ha una potenzialità didattica incredibile...
Sì, è un programma molto potente. Soprattutto perché grazie a un grande flessibilità permette (a volte non senza difficoltà) di fare cose molto complesse e anche non previste dalle funzionalità "ufficiali" del software.

Le sue potenzialità vanno molto oltre la master palette posta sulla colonna di sinistra. I vari menù e schermate aggiuntive lo dimostrano. In particolare, tra le altre cose ti consiglio di provare a selezionare vari elementi dello spartito, per poi di volta in volta dare un'occhiata alla colonna dell'Ispettore, di cui puoi attivare la visualizzazione dall'opzione apposita sul menù, oppure premendo il tasto F8.
Dallaluna69 14-06-21 14.49
@ d_phatt
Sì, è un programma molto potente. Soprattutto perché grazie a un grande flessibilità permette (a volte non senza difficoltà) di fare cose molto complesse e anche non previste dalle funzionalità "ufficiali" del software.

Le sue potenzialità vanno molto oltre la master palette posta sulla colonna di sinistra. I vari menù e schermate aggiuntive lo dimostrano. In particolare, tra le altre cose ti consiglio di provare a selezionare vari elementi dello spartito, per poi di volta in volta dare un'occhiata alla colonna dell'Ispettore, di cui puoi attivare la visualizzazione dall'opzione apposita sul menù, oppure premendo il tasto F8.
Di sicuro, rispetto al foglio pentagrammato fisico, è un passo in avanti enorme. La sola funzione "copia/taglia e incolla" fa risparmiare una follia di tempo. Tempo che può essere usato dal compositore per... comporre! emo
anonimo 09-12-21 19.11
Salve a tutti, riapro questo post per una perplessità che mi attanaglia che non è proprio del tutto attinente con Musescore ma inizia da lì.

Se inizio una partitura con quartetto d'archi, compaiono i 4 pentagrammi con le diverse chiavi. Quando inserisco le note, se vado fuori estensione (almeno credo) le note si colorano diversamente, perciò correggo e rimango nella giusta estensione (almeno credo). Da questo creo il file midi che poi vado a mettere nella Daw e a ogni traccia metto lo strumento corrispondente; ho librerie Spitfire e Kontakt e anche alcune di Ableton, perciò vado.
Con sorpresa (?) sento che alcune note non vengono suonate perché sono fuori estensione rispetto allo strumento caricato, sapevo già naturalmente che quegli strumenti coprono solo una parte, ma ho scritto appositamente sul pentagramma per evitare problemi. emo

Mi chiedo: com'è possibile che se posso raggiungere certe estensioni nella scrittura pentagrammata invece i relativi strumenti campionati sono più severi? Mi sarei semmai aspettato il contrario, difatti alcuni violini di Ableton coprono innaturalmente tutti gli 88 tasti.
WTF_Bach 09-12-21 21.21
@ giosanta
Ti ringrazio ancora.
Per non farti andare al manicomio replico qui.
In effetti il problema cui alludevo è leggermente diverso, provo quindi a riformularlo usando un linguggio non consono, ma non sono in grado di fare diversamente.
Facevo riferimento alle modalità di inserimento di quella sorta di "pre battuta / note iniziali / intro", frequente in tantissimi brani che, pur avendo la medesima indicazione metrica di tutto il resto ( è posta sempre dopo la chiave e l'indicazione metrica), in effetti dura assai meno ed è staccata da tutto il successivo tramite una coppia di linee uguali oppure una uguale ed una grassettata con due puntini. Nei brani che riportano il numero sequenziale delle battute questa "battuta iniziale anomala rispetto all'indicazione metrica" non rientra neppure nella numerazione, che parte dopo la coppia di linee di cui sopra, in altri termini questa sorta di prebattuta non rientra nel conteggio globale.
Evidentemente, senza utilizzare una particolare modalità Musescore, giustamente, non l'accetta, nel senso che la integra automaticamente con le pause necessarie a pareggiare la metrica, da cui deduco la presenza di una modalità d'inserimento che, tuttavia, non conosco.
Se per caso non hai previsto la battuta anacrusica quando hai creato lo spartito, inserisci una nuova battuta prima di quella iniziale e in “proprietà battuta” selezioni il valore reale - mettiamo un quarto.
WTF_Bach 09-12-21 21.24
@ anonimo
Salve a tutti, riapro questo post per una perplessità che mi attanaglia che non è proprio del tutto attinente con Musescore ma inizia da lì.

Se inizio una partitura con quartetto d'archi, compaiono i 4 pentagrammi con le diverse chiavi. Quando inserisco le note, se vado fuori estensione (almeno credo) le note si colorano diversamente, perciò correggo e rimango nella giusta estensione (almeno credo). Da questo creo il file midi che poi vado a mettere nella Daw e a ogni traccia metto lo strumento corrispondente; ho librerie Spitfire e Kontakt e anche alcune di Ableton, perciò vado.
Con sorpresa (?) sento che alcune note non vengono suonate perché sono fuori estensione rispetto allo strumento caricato, sapevo già naturalmente che quegli strumenti coprono solo una parte, ma ho scritto appositamente sul pentagramma per evitare problemi. emo

Mi chiedo: com'è possibile che se posso raggiungere certe estensioni nella scrittura pentagrammata invece i relativi strumenti campionati sono più severi? Mi sarei semmai aspettato il contrario, difatti alcuni violini di Ableton coprono innaturalmente tutti gli 88 tasti.
Ci sono note “teoricamente possibili” (negli acuti) che però sono alla portata solo di virtuosi dello strumento.

Un software di notazione te le fa scrivere, magari però una DAW non le esegue.

La strategia migliore è imparare bene i range esecutivi alla portata dell’esecutore medio.
maxpiano69 10-12-21 09.04
Kent83 ha scritto:
Mi chiedo: com'è possibile che se posso raggiungere certe estensioni nella scrittura pentagrammata invece i relativi strumenti campionati sono più severi? Mi sarei semmai aspettato il contrario, difatti alcuni violini di Ableton coprono innaturalmente tutti gli 88 tasti.

Perché le librerie di campionamenti "serie" (ma anche Virtual Instrument a modelli fisici) rispettano l'estensione reale dello strumento, in tal caso non esistendo affatto il sample legato ad una nota fuori estensione la DAW invia correttamente il relativo messaggio di Note On al Virtual Instrument, che però non genererà alcun suono. Per fare un test quando hai una traccia dubbia puoi usare un virtual instrument che copra l'estensione piena (es. un pianoforte o meglio ancora un synth)
giosanta 11-12-21 00.37
Perdonate la chiosa, ma forse sono gli effetti nefasti di chitarre, mandolini e ukelele ad uso di tastiere a 88 tasti.
Considerazione generale naturalmente. NON mi riferisco in alcun modo al messaggio di Kent
d_phatt 11-12-21 00.59
@ WTF_Bach
Se per caso non hai previsto la battuta anacrusica quando hai creato lo spartito, inserisci una nuova battuta prima di quella iniziale e in “proprietà battuta” selezioni il valore reale - mettiamo un quarto.
Giusto, non ci avevo mai pensato emo Che stupido! Grazie.
anonimo 11-12-21 06.08
@ WTF_Bach
Ci sono note “teoricamente possibili” (negli acuti) che però sono alla portata solo di virtuosi dello strumento.

Un software di notazione te le fa scrivere, magari però una DAW non le esegue.

La strategia migliore è imparare bene i range esecutivi alla portata dell’esecutore medio.
Direi che è la risposta che cercavo, thanksato.