@ markelly2
Raptus ha scritto:
In linea di massima è vero che è una musica da "addetti ai lavori", un po' come tutti i generi dove c'è una grossa enfasi su alcuni aspetti tecnici
Ma cosa intendete per "addetti ai lavori"? Se intendete
musicista allora non concordo.
Siamo sicuri che non ci si stia confondendo con "persona preparata, acculturata e curiosa, che non si accontenta"?
Io ho cominciato a sentire e amare il jazz, che non avevo ancora la minima idea di quello che i jazzisti stessero suonando. Allo stesso modo ho sviluppato passione per la cosiddetta musica contemporanea (ricordo che nel '97 in un libro lessi di Edgar Varese, e feci carte false per trovate una qualsiasi sua registrazione, pur di capire che musica fosse quella ivi descritta).
Secondo me quello che serve è più cultura (non che io sia chissà chi, basta aver voglia di andare oltre la superficie, e questo chiunque può farlo).
Ciao, per "addetti ai lavori" non parlo solo di musicisti ma anche gente "del giro" o semplici appassionati, che tanto semplici non sono perché sono totalmente consapevoli di che cosa sia un "solo" di contrabbasso o un tema.
Non è così scontato!
Stessa cosa infatti per chi ascolta e apprezza generi in cui il virtuosismo è la marca di fabbrica (progressive), molto spesso sono essi stessi musicisti proprio perché per conoscere davvero le varie sfacettature e apprezzarle ci arrivi prima se le provi tu stesso.
Diciamo che per apprezzare la musica Jazz non puoi non apprezzare (e dare valore) ad aspetti come tecnica, padronanza dello strumento, insomma caratteristiche fisiche del musicista.
Questo vale meno in altri generi come appunto dicevo la blues o anche la soul dove, secondo me, vale molto di più l'aspetto emotivo.