@ zerinovic
wildcat80 ha scritto:
il vaccino ti fa produrre anticorpi, il plasma è un'iniezione di anticorpi di terzi soggetti.
Dove non funziona il vaccino, non funzionano gli anticorpi.
il vaccino dovrebbe... farti produrre gli anticorpi, di la ci sono belli e fatti...c’è una bella differenza..non ho nemmeno detto che é per le masse, ma un opzione in più per chi viene intubato..sembra però stata scartata,eppure ha funzionato...comunque dottore non voglio indispettirti oltre, mi sembra che abbiamo una bella coda di paglia qua...a me se chiedono come funziona un frigo glielo spiego, e anche in maniera elementare....perché il fatto di ragionare non é proprieta privata di chi ha studiato,perché la storiella delle referenze non funziona poi quando é un premio nobel a darvi dei somari, eh no si é bevuto il cervello...lui e tutti quelli (tanti) che pensano come lui, si certo.
Ma guarda che quello che non capisce Zeri sei tu, e che la coda di paglia ce l'hai tu.
Il primo motivo è che se tu mi provi a spiegare come funziona un frigo posso capirlo o non capirlo, ma non vado in giro a spiegarlo o peggio a spiegare come ripararlo o peggio ancora a dire in giro che il riparatore mi ha detto che il frigo non si può riparare perché vuole incularmi, magari dopo non averci capito nulla ma essere convinto di aver capito e di averne il diritto. Che è esattamente quello che fai tu.
Il secondo motivo è che ho provato a spiegarti in tutti i modi quali sono i limiti della terapia con il plasma, e tu continui a fare finta che non te lo abbia mai spiegato. E vorrei andare avanti su un dettaglio che non tiri mai fuori, anzi, che VOI non tirare mai fuori: il plasma iperimmune si usa eccome. Noi abbiamo la banca del plasma, ce ne sono diverse, e posso garantirti che tantissimi colleghi, medici e infermieri, che sono guariti stanno donando, e che molto probabilmente la donazione sarà estesa anche ai vaccinati con titolo anticorpale alto.
Semplicemente non può essere usato come arma di massa.
Andiamo avanti. Le referenze: Giulio Tarro NON È un premio Nobel e non è mai stato un candidato. Montagnier invece ha esposto una sua teoria: la teoria di un uomo di 88 anni, che ha fatto una scoperta epocale, ma che negli anni successivi ha preso altre strade, lontane dal rigore scientifico che lo aveva contraddistinto. È uno scienziato, ma è un uomo, e come tutti può sbagliare. Però lui non, chissà come mai? Forse perché sostiene altre teorie a te care?
Andiamo avanti, tanto per continuare a cercare di spiegare.
Dici che la tua regione, pur a fronte di un alta copertura vaccinale, ha un RT elevato. Una frase che sottintende ad un ragionamento unico: il vaccino non funziona. Il ragionamento senza la conoscenza di base però non fila: ti sei fatto due domande?
La prima è semplice: i vaccinati si ammalano?
La seconda è ancora più semplice: non è che per caso chi si ammala è chi non è stato vaccinato?
Te lo dico perché da noi l'epidemiologia è cambiata radicalmente: l'età media dei positivi si è abbassata, perché nella popolazione generale è stata data la priorità agli anziani, che prima invece si ammalavano (e morivano) con maggior frequenza.
Proseguiamo. Il vaccino "DOVREBBE" fare produrre gli anticorpi. No, li fa produrre, ovviamente al netto di quella % di non responder (non sempre si vaccini e alle malattie infettive consegue una risposta anticorpale protettiva, non sono rari i casi di malattie tipo varicella che si possono contrarre una seconda volta, e lo stesso fuoco di S. Antonio è espressione di una risposta non completa protettiva a distanza verso il virus).
Tutti i colleghi che sono stati malati di COVID e si sono vaccinati hanno avuto una risposta spaventosa. Io che avevo un titolo basso dopo la prima ero già oltre la soglia protettiva e da potenziale donatore.
Quello che tu chiami coda di paglia è frustrazione, perché è incredibile continuare a leggere questi commenti, o peggio le narrazioni negazioniste.
Io purtroppo la malattia l'ho vista molto da vicino.
Ho visto il mio pronto soccorso intasato di barelle cariche di persone che stavano soffocando.
Ho visto un amico, un atleta, sano, allenato, consumarsi per mesi in un letto di terapia intensiva, e lo choc è stato trovarselo davanti perché chiamato in consulenza, in un momento in cui sembrava non ci fosse più nulla da fare. Ce l'ha fatta, i suoi genitori no, e a distanza di un anno sta ricominciando ora a riuscire ad allenarsi.
Ho visto ammalarsi e morire nel giro di due giorni una mia paziente che seguivo da anni, che mi aveva sempre seguito nei miei trasferimenti ospedalieri.
Poche settimane fa ho passato una notte in sala operatoria con una donna Covid grave, l'ho operata per un problema che con il Covid non c'entrava nulla: non potete immaginare cosa voglia dire operare questi pazienti, fragili, più tutto il protocollo anticontaminazione..