motif74 ha scritto:
Non lavorerei solo con i plug-in nemmeno sotto minaccia. Un vero musicista dovrebbe interagire fisicamente con uno strumento, che sia una chitarra acustica, un flauto, un sax piuttosto che un pianoforte acustico o un synth sia esso analogico o digitale...dovrebbe crearsi un legame profondo fra musicista e strumento...
fortunatamente sono immune da queste stupidaggini, che sono definitivamente e per me oggettivamente stupidaggini.
infatti se parliamo di interazione con lo strumento, a meno che forse parliamo di strumenti totalmente analogici come il moog IIIC o l'ondes martenot, qualsiasi strumento elettronico digitale è niente piu niente meno che un computer fatto ad hoc per fare musica, già alcuni synth analogici piu recenti erano macchine in cui la parte digitale e computerizzata influiva pesantemente su intonazione, controllo etc.
detto cosi quindi dovresti lavorare solo con strumenti acustici e al massimo elettrificati come rhodes e hammond, ma il livello di interazione che cè tra una korg m1 vst e una m1 vera è la stessa identica cosa.
inoltre io credo che non ci sia differenza tra il comporre con il computer scrivendo le note in griglia o come numeri in un tracker, piuttosto che suonando live gli strumenti, è una questione di preferenze.
comporre con interazione del proprio strumento è una cosa piu moderna da steve vai, oscar peterson, zawinul....nel passato si componeva sopratutto su carta, ossia il compositore scriveva su spartito le parti da assegnare ai musicisti in partitura senza provarle perche non potevi improvvisare al violino e scrivere la parte, poi al fagotto e scriverla etc etc....che cazzo suoni tutti gli strumenti di un orchestra, era normale non interagire con il proprio strumento, in fase di scrittura.
detto questo quindi che differenza cè tra scrivere delle note su carta o scrivere dei dati midi dentro un programma audio? per me nessuna, in entrambi i casi non stai interagendo fisicamente con lo strumento.
....detto cosi quindi beethoven che componeva su carta nella mente (anche perche mezzo sordo) non sarebbe secondo la tua logica "un vero musicista", perche non interagiva con lo strumento che suonava, i quartetti di archi per esempio, dubito che beethoven fosse un grandissimo violinista, violista e violoncellista....cosa cambia quindi tra scrivere delle parti per un trio di archi piuttosto che per dei suoni synth generati dal computer?
esistono poi dei generi musicali dove è impossibile interagire, e il grosso del lavoro è fatto programmando e ragionando sulle note, vedi la musica elettronica contemporanea, addirittura c'erano compositori che lavoravano senza sentire nulla con dei numeri come su CSound e poi il computer faceva il rendering e ascoltavano la composizione finale, vedi boulanger.....il risultato faceva schifo infatti ahahaha, però questo per i miei gusti, ma per loro e per molti critici assolutamente no.
insomma ognuno lavora come gli pare, cio che piu conta è essere creativi e ottenere risultati, poi come uno li ottenga sono fatti suoi.