@ tsuki
Si certo,in parte son d'accordo con te,ma in serate con 3 tastiere di cui una 88 pesata,3 pedali,6cavi audio al submixer,spie e cavi per le spie,cavi submix-mix,asta,microfono,cavo microfono,leggio,sedile,anche se fai il compitino a casa non è che arrivi e piazzi tutto in 5 minuti,te lo puoi scordare. Forse la soluzione piu' veloce l'ho avuta ai tempi di set-up con master key88+ frigorifero di rack tutto cablato compreso mixer ,tutto su base con ruote e flight case con rotelle.Ma oggi è desueto,pero' cavolo arrivavi,attaccavi un paio di cavi ed avevi finito,5 minuti veramente. E grande suono.
Secondo me, a livello di praticità, il computer con plugins è esattamente assimilabile ad un rack, con la differenza che entra in una valigetta che ti porti a tracolla.
Ho usato per anni una soluzione del genere lasciando 2 master in sala prove e una terza a casa, molto pratico soprattutto negli spostamenti, però bisogna fare delle scelte, se decudi di attaccare tutto via usb (tastiere, interfaccia audio) al computer, potenzialmente, nel migliore dei casi, te la cavi con 3/4 cavi usb , alimentazione del portatile e collegamento audio al mixer, ma non è proprio così, ti riporto la mia esperienza.
1) Il computer ha, se va bene, 3 porte usb e quindi con 2 master e interfaccia audio le hai già finite, se devi aggiungere qualsiasi altra cosa al setup serve uno o più hub USB e relativo alimentatore.
2) teoricamente tutte le periferiche usb vengono alimentare via usb, ma non è sempre così, alcune, come molte interfacce audio ad es, hanno il loro alimentatore e, anche a livello di stabilità e carico sul computer, alla lunga ti trovi ad alimentare anche altra roba, quindi altri alimentatori da collegare.
3) non sempre, soprattutto in live in situazioni bar, è facile trovare una sistemazione adeguata a tutti i nostri soippolotti (laptop, interfaccia audio in primis) che mal si adattano agli stand e bisogna inventarsi qualche archibugio ad hoc da portarsi dietro e piazzare/smontate ogni volta.
4) Non metterei in secondo piano il fattore sfiga, personalmente non ho mai avuto problemi in live, ma in sala prove, wuakche volta, il laptop ha fatto le bizze e dover rimediare già li è un casino, non oso immaginare se capitasse durante un concerto, non hai alternative, se non va il computer, non funziona nulla e non suoni ed entra in gioco (almeno per me è stato così) anche il fattore psicologico che ti fa stare col pensiero tutto il tempo, molti optano per portarsi dietro una master con suoni o un secondo laptop da usare in caso di emergenza.
5) Qualità dei suoni e presenza, per quanto a casa e in cuffia i plugins suonino magnificamente, quando colleghi tutto all'impianto, per magia, hanno spesso la brutta abitudine di sparire nel mix generale, la cosa, nel mio caso, era più evidente in live
Riassumendo, da un lato c'è l'enorme comodità di avere un setup che, se fosse hardware, farebbe imolpallidire jean michel jarre e non entrerebbe in un palco, tutto dentro un laptop, il tutto, tralaltro, a costi nulli (si possono trovare ottimi plugins freeware) o comunque a prezzo molto calmierato rispetto alke controparti hardware , dall'altro l'incognita"andrà tutto bene?" e le sonorità che, per quanto bellissime da sole, almeno nel mio caso, mancavano di presenza.
A livello di coplegamenti siamo li, in setups standard con 2/3 tastiere quello che risparmi in cavi audio e canali mixer, lo recuperi in cavi USB e cablaggi vari