Pezzi imprescindibili con SYNTH

Asterix 11-12-20 14.22
@ orange1978
Asterix ha scritto:
Tastiere Elettroniche - Prassi esecutiva e repertorio.


....mamma mia stefano, mi vengono i brividi a leggere una cosa del genere emoemo

Asterix ha scritto:
La sintesi centra solo marginalmente.


secondo me invece questo dovrebbe essere l'80% del corso in quanto non vedo dove siano i connotati stilistici delle tastiere elettroniche, non credo ci sia insomma molto di cui parlare in un corso.

poi domanda come lo organizzano, come il quinto anno?
pezzo "romantico" esecuzione di una ballad estratta a sorte tra "hotel california" degli eagles, "the show must go on" dei queen, "always" di bon jovi

brano "rock" esecuzione di uno brano scelto seduta stante tra "jump" dei van halen e "lucky man" di keith emerson

pezzo "barocco" esecuzione della parte finale di "piccoli navigli" a due mani, oppure di un invenzione di bach (solo una delle due mani perche è monofonico)

eddai.... emo
Probabilmente col tempo sarà così.
E per certi aspetti non è neanche male, se pensi come abbiamo imparato noi da ragazzini, da soli, senza YouTube, con le cassettine da fare andare avanti indietro per imparare i pezzi, senza soldi per i Synth, io che avevo solo la Sy85.
Ci stanno corsi strutturati con esami all'ingresso ed esami periodici.
Ci saranno raccolte di studi, di esercizi, di trascrizioni.
Ti ricordi come facevamo noi? Io cercavo i midi, poi li aprivo con Cakewalk e vedevo le note...
Magari al diploma dovrai fare "Tarkus" degli E.L.P. o "Learning to live" dei Dream Theater, a livello intermedio qualcosa degli Yes o "The six viver of Henry the VIII", o magari qualcosa dai primi album dei Genesis...
MarcezMonticus 11-12-20 14.27
@ Asterix
Mi sa che mi sono spiegato male.
I corso è Tastiere Elettroniche - Prassi esecutiva e repertorio.
Sono brani che gli allievi dovrebbero studiare-suonare.
La sintesi centra solo marginalmente.
Ah.
Ok.
Cambia tutto.
A questo punto posso dirti che allora io gli farei anche ascoltare (e soprattutto vedere) Kebu che fa (non solo) cover di altissima qualità di brani completamente fatti con sintetizzatori reali e riassume tutto ciò che ti hanno scritto anche gli altri.
Un uomo solo circondati da sintetizzatori e che suona tutto in tempo reale.
Non che Fifth of fifth non valga la pena, intendiamoci è un pezzone, eh, ma parlando di prassi esecutiva e synth quello sarebbe un bel compendio della musica elettronica fatta con i sintetizzatori.
wildcat80 11-12-20 14.33
ELP - Lucky Man
Il primo pezzo che ha portato alla ribalta internazionale il Minimoog non può mancare.
MarcezMonticus 11-12-20 14.34
Asterix ha scritto:
Magari al diploma dovrai fare "Tarkus" degli E.L.P. o "Learning to live" dei Dream Theater, a livello intermedio qualcosa degli Yes o "The six viver of Henry the VIII", o magari qualcosa dai primi album dei Genesis...

Ne dubito, anche perchè trovo che certe sonate per pianoforte non siano poi così diverse dagli assoli o dai temi dei brani che citi, non danno un valore aggiunto allo studente anche perchè parte del fascino che hanno questi brani sta nel suono utilizzato non nella tecnica spaventosa degli interpreti. Le parti di Tarkus le devi fare con l'Hammond diversamente non avrebbe senso eseguirle.
I Genesis idem, il tema di Fifth of fifth dove glielo fai suonare? Come tiri fuori quel suono? Prendi un preset? L'intro di Watcher of the Skies come gliela spieghi?
Io sono d'accordo con Orange, ok la tecnica esecutiva ma almeno un'infarinatura della sintesi e delle macchine che sono state utilizzate per suonare quei capolavori ci vuole.

EDIT: non prenderla come critica alla bellissima iniziativa, ma come spunto per cercare di creare un corso un po' diverso dal solo suonare ed eseguire.
BB79 11-12-20 14.58
mi viene in mente tutta la produzione di Vangelis e JM Jarre, Tangerine Dream, Wendy Carlos
mima85 11-12-20 15.03
MarcezMonticus ha scritto:
Io sono d'accordo con Orange, ok la tecnica esecutiva ma almeno un'infarinatura della sintesi e delle macchine che sono state utilizzate per suonare quei capolavori ci vuole.


Mi associo. Anche perché un "suonatore di tastiere elettroniche" per poter essere completo in quanto a competenze, deve anche conoscerne la programmazione, perché nei contesti professionali spesso è chiamato a scegliere/creare i suoni con cui costruire un brano. D'altronde nei corsi di organo Hammond si fa riferimento alla tecnica organaria, a cosa sono i registri e come miscelarli per ottenere questo o quel timbro, quindi anche in un corso di tastiera elettronica/synth la parte di "come mi costrusco il suono" non dovrebbe essere tralasciata.

Prendiamo per esempio Steve Porcaro, tastiersta dei Toto. Lui suona le tastiere ma sa anche come programmarle per ottenere i suoni necessari, ci ha pure fatto delle brevi video lezioni.

Se la scuola per cui andrai a fare l'insegnante vuole che dal corso escano dei tastieristi con un buon bagaglio di competenze, almeno le basi della sintesi del suono dovrebbero essere contemplate nel corso. Non dico che vi dovrete addentrare a fondo nella fisica e nella matematica del suono e spiegare serie e trasformate di Fourier, ma almeno spiegare cosa fanno un filtro od un inviluppo, spiegare come riconoscere i vari tipi di forme d'onda di base (quadra, dente di sega, eccetera), spiegare cosa fanno un LFO od un inviluppo e via dicendo.
vin_roma 11-12-20 15.04
A livello di fenomeno pop/sociale il sintetizzatore ha le sue radici (perlomeno in Italia) in questi brani:

>Switched on Bach, (Wendy "Walter" Carlos)

>Pop Corn, (Gershon Kingsley)

>Il Guardiano del faro, (Federico Monti Arduini)
paolo_b3 11-12-20 15.09
markelly2 ha scritto:
Jan Hammer - Miami Vice

Si ma "Miami Vice theme" la fanno cani e porci... emo
Dallaluna69 11-12-20 15.11
@ orange1978
....io mi auguro che scherziate.
Mi dai del voi?? emo
La richiesta era di una ventina di brani significativi per un corso di synth.
Vacanze Romane secondo me lo è.
Se il tuo stupore è riferito al fatto che dico "si sale di livello", lo dico perché penso che brani strutturalmente più semplici come Da Da Da e Just can't get enough siano più adatti per spiegare l'uso del synth ad una platea che potrebbe anche partire da zero.
mima85 11-12-20 15.11
paolo_b3 ha scritto:
Si ma "Miami Vice theme" la fanno cani e porci...


Wof wof, oink oink emo
zaphod 11-12-20 15.18
Asterix ha scritto:
Doors (Ray Manzarek): Light my fire

Qui niente synth, ma organo elettrico (che poteva essere un Vox o un Gibson). A meno che tu non intenda “tastiere elettroniche” nel senso molto ampio del termine, allora ok, ma se vuoi solo restringere al campo sintetizzatori, coi Doors caschi male; ti resta comunque un mare di produzioni da cui attingere (anche di qualità tastieristica nettamente migliore - e lo dico da appassionato dei Doors) emo
paolo_b3 11-12-20 15.27
@ mima85
paolo_b3 ha scritto:
Si ma "Miami Vice theme" la fanno cani e porci...


Wof wof, oink oink emo
Com'è che ti definisci? Zappatasti? Intanto hai 61.000 quasi 62.000 visualizzazioni. "Ai lass dì lo me" (lascia pur che dicano).
toniz1 11-12-20 15.42
boh.. io la vedo come una buona iniziativa.emoemo

A uno che esce diplomato in pianoforte, gliela vuoi dare un'infarinatura di come si usa un synth e cosa puoi fare con una WS?... io lo farei... poi chi lo vuole seguire lo faccia, chi resta sul classico fa a meno...

Tastiere elettroniche... tanta roba.

lascerei 1 brano solo con l'hammond.. (che elettro lo e' pure lui)... magari una mini digressione sui Deep Purple e come l'hanno usato la aggiungerei.

Poi un'infarinatura di come si possono creare diversi tipi di suoni partendo da zero ci vuole... almeno per capire cosa sono e cosa fanno filtri, LFO, ADSR... etc.etc..
Sarà tutta gente con ottima manualità pianistica o organistica immagino, ma che vuole ampliare un po' gli orizzonti.. bene...

poi spazi da roba piu' semplice a roba piu' complessa.. magari inserendo pure come si usa un arpeggiatore, scegliendo brani che abbiano un qualche arpeggiato "standard" e non troppo personalizzato (che possano trovare su diverse tastiere)...

brani te ne hanno dati tanti... direi che la scelta c'e'.

Io che ho 50anni quel poco che so me lo sono dovuto imparare da solo, chi esce da una scuola e' giusto che abbia anche una formazione (se vuole) un po' piu' ampia dei soli strumenti classici ... ed essendo il panorama "elettrico" abbastanza ampio... ovvio che non puo' essere approfondito troppo. Ma come si crea un suono e cosa ci si puo' creare lo devono imparare.

Piu' che virtuosismi tecnici da riproporre... starei piu' sulla costruzione "elettronica" dei brani... che tanto a certi livelli sti ragazzi sulla tastiera volano (qualsiasi essa sia)... e' lo strumento "nuovo" che devono capire... imho.... hammond, rhodes, synth che sia...

edit: della lista, Toto, Genesis, PFM, Pink Floyd, A-Ha, Jamiroquai ottimi... e magari qualcosa Howard Jones...o Moby (Porcelain)

(Deeper Underground mi girava in testa tutta la settimana scorsa.. .grande brano ^__^)
orange1978 11-12-20 15.43
Asterix ha scritto:
indietro per imparare i pezzi, senza soldi per i Synth, io che avevo solo la Sy85.


eravamo gia molto fortunati, keith emerson fino a 18 anni non aveva un c....a parte il piano verticale e la stufa a gas di merda in cameretta come tutti gli inglesi della borghesia, eppure ha imparato, e lo stesso vale per il 99% di quei musicisti.

Asterix ha scritto:
Ci saranno raccolte di studi, di esercizi, di trascrizioni.

....ma speriamo di no, anche perche mi chiedo cosa ci sia da studiare (ma vabbè).

Asterix ha scritto:
Magari al diploma dovrai fare "Learning to live" dei Dream Theater

mi auguro di no francamente, che diploma sarebbe una pagliacciata del genere, diploma de che? ....ne kevin moore ne keith emerson avevano diplomi in sintetizzatore, ne nessun altro di quei musicisti (per fortuna), cioe la musica del synth è nata facendo un certo percorso che è comune al 99% dei musicisti di cui si parla, di conseguenza basterebbe imitare quello che hanno fatto loro ossia STUDIARE pianoforte classico (o jazz/blues) seriamente! ....e usare la creatività, ma che musica vuoi imparare da learning to live, ma che roba è dai...

poi se uno vuol organizzare un corso del genere per allocchi e sognatori ben venga, chi sceglie di fare il pollo si merita di essere spennato, ma che addirittura si pensi di far entrare nei conservatori queste cose è terribile, siamo davvero alla fine.
paolo_b3 11-12-20 15.53
zaphod ha scritto:
e lo dico da appassionato dei Doors

Ottima scelta Zaphod! emo
orange1978 11-12-20 15.59
quello che vi invito a riflettere ma vedo con piacere che il 99% di voi non lo capisce (e la cosa oramai non mi stupisce piu) è che si sta pensando di creare una didattica in base a un qualcosa che non è mai esistito.

nessun famoso artista che ha fatto la storia del synth ha mai studiato in conservatorio il synth, nessuno!
se si vuol ricreare quella qualità musicale, quel vivavio, bisognerebbe capire DA DOVE siano nati musicisti del genere,ed è molto semplice, all'epoca si studiava MUSICA seriamente, allo strumento acustico, si lavorava su quello, e sugli autori classici, il resto è una conseguenza della creatività individuale.

è come dire prendiamo il 90% dei grandi ingegneri e fisici, cos 'erano periti elettronici? Nooooo....tutta gente diplomata al liceo classico, che ti apre la mente al ragionamento, poi quando hanno deciso di fare gli ingegneri o giocare con l'elettronica hanno imparato nel giro di pochi anni, molti scienziati come margherita hack o enrico fermi erano reduci da studi classici teorici, ma voi pensate davvero che un bambino che si mette a saldare i cavi e a giocare con i transistor a 8 anni e fa solo quello fino al giorno dell'università, ignorando il latino, il greco, la letteratura, la filosofia etc etc....diventerà un grande inventore e scienzato? ma noooo assolutamente, non funziona cosi il cervello.

cè un percorso di crescita, che va effettuato a 360 gradi, senza sprecare tempo in cose ridicole, e uno che si iscrive al conservatorio dovrebbe impiegare il proprio tempo a studiare i pilastri della storia, al massimo il jazz....e kevin moore o rudess non sono pilastri della storia!

se poi all'interno di un corso di laurea in pianoforte jazz vuoi mettere degli stages in cui si parla del ruolo delle tastiere nella musica moderna va benissimo, ci sta, ma addirittura farne un corso con gli esami è ridicolo (secondo me).


cmq stefano, prenditi tu, sei reduce da seri studi classici di pianoforte e di armonia/composizione, non hai imparato certo a suonare il synth cosi bene e a comporre con gusto perche tiravi giu le note da cakewalk, quelle cose le si faceva per curiosità, passione, per necessità, ma 80% e passa di come sei tu lo devi al fatto che hai studiato seriamente nella vita (sia musica che altro).
paolo_b3 11-12-20 16.05
@ orange1978
quello che vi invito a riflettere ma vedo con piacere che il 99% di voi non lo capisce (e la cosa oramai non mi stupisce piu) è che si sta pensando di creare una didattica in base a un qualcosa che non è mai esistito.

nessun famoso artista che ha fatto la storia del synth ha mai studiato in conservatorio il synth, nessuno!
se si vuol ricreare quella qualità musicale, quel vivavio, bisognerebbe capire DA DOVE siano nati musicisti del genere,ed è molto semplice, all'epoca si studiava MUSICA seriamente, allo strumento acustico, si lavorava su quello, e sugli autori classici, il resto è una conseguenza della creatività individuale.

è come dire prendiamo il 90% dei grandi ingegneri e fisici, cos 'erano periti elettronici? Nooooo....tutta gente diplomata al liceo classico, che ti apre la mente al ragionamento, poi quando hanno deciso di fare gli ingegneri o giocare con l'elettronica hanno imparato nel giro di pochi anni, molti scienziati come margherita hack o enrico fermi erano reduci da studi classici teorici, ma voi pensate davvero che un bambino che si mette a saldare i cavi e a giocare con i transistor a 8 anni e fa solo quello fino al giorno dell'università, ignorando il latino, il greco, la letteratura, la filosofia etc etc....diventerà un grande inventore e scienzato? ma noooo assolutamente, non funziona cosi il cervello.

cè un percorso di crescita, che va effettuato a 360 gradi, senza sprecare tempo in cose ridicole, e uno che si iscrive al conservatorio dovrebbe impiegare il proprio tempo a studiare i pilastri della storia, al massimo il jazz....e kevin moore o rudess non sono pilastri della storia!

se poi all'interno di un corso di laurea in pianoforte jazz vuoi mettere degli stages in cui si parla del ruolo delle tastiere nella musica moderna va benissimo, ci sta, ma addirittura farne un corso con gli esami è ridicolo (secondo me).


cmq stefano, prenditi tu, sei reduce da seri studi classici di pianoforte e di armonia/composizione, non hai imparato certo a suonare il synth cosi bene e a comporre con gusto perche tiravi giu le note da cakewalk, quelle cose le si faceva per curiosità, passione, per necessità, ma 80% e passa di come sei tu lo devi al fatto che hai studiato seriamente nella vita (sia musica che altro).
Io il tuo discorso lo approverei se parlassimo di diploma in sintetizzatore. Qui da quanto ho capito si tratta solo di un corso complementare, qualcosa che di aggiuntivo che può tornare utile anche e proprio per il lavoro, perchè di Margherita Hack e di Enrico Fermi non ne nascono tanti in un secolo.
orange1978 11-12-20 16.09
comunque, per farla in breve (e non risponderò piu a questo thread), la domanda erano "pezzi imprescindibili".

io francamente lavorerei sui grandi pilastri, se parliamo di ESECUZIONE (perche se si parla di sound design è un altra cosa completamente diversa), quindi studierei seriamente la musica di Joe Zawinul sopratutto, che è forse il solo che come dice lui stesso (esagerando) che ha curato il frasggio al synth in maniera simile a uno strumento acustico, quasi come fosse una voce umana.

e lavorerei anche sull'ascolto di grandi fraseggiatori come miles davis, john coltrane, charlie parker, tutti artisti che a me fanno schifo, però sono utili perche studiando il fraseggio di un trombettista jazz puoi estrapolarne concetti e idee applicabili in seguito a uno strumento monofonico come il synth, e piu che altro cercherei di sviluppare l'idea di interazione con il suono e della ricerca sonora, ossia il synth come "la tua voce" personale e inimitabile (cosa tutt'altro che semplice).

....di sicuro non lavorerei su cagate palesi come jump, o i totò o i dream theater, quelle sono idee del momento, nate quasi per caso, che hanno avuto successo commerciale ma tecnicamente credo che nella loro musica non ci sia nulla di cui valga la pena parlare.
toniz1 11-12-20 16.11
orange1978 ha scritto:
quello che vi invito a riflettere ma vedo con piacere che il 99% di voi non lo capisce (e la cosa oramai non mi stupisce piu) è che si sta pensando di creare una didattica in base a un qualcosa che non è mai esistito.cut...


appunto... e visto che negli ultimi 50 anni sono apparsi strumenti nuovi... a gente che "va a scuola" non vuoi dare della formazione anche su questo?
prima non c'erano... e non si potevano studiare... ora ci sono...ed è giusto che "in una scuola" se qualcuno voglia delle "dritte" su come imparare velocemente ad usarli, ci sia chi lo aiuta.

Tecnicamente sanno gia' tutti suonare.
Hanno bisogno (imho) di padroneggiare un tipo di strumento diverso.

Attenzione: non conosco la struttura del conservatorio, io lo farei come "esame complementare" ... vedere uno che esce dal conservatorio dimplomato in sintetizzatori, anche no... ma uno che esca diplomato in pianoforte o organo e abbia fatto 1 o 2 esami su sintetizzatori o tastiere elettroniche si.

Io la vedo così.
orange1978 11-12-20 16.12
paolo_b3 ha scritto:
perchè di Margherita Hack e di Enrico Fermi non ne nascono tanti in un secolo.


certo, il problema però è che guarda a caso chi ha risultati migliori all'università anche in materie scientifiche, arriva da studi teorici classici (spesso liceo classico, al limite scientifico), mentre i periti tutta pratica sul campo e che uno pensa ah cazzo lui ha gia fatto elettronica da 5 anni prima di me sarà avvantaggiato, nella maggior parte dei casi al primo esame come analisi, meccanica razionale cadono come polli.

questo per dire che in età formativa studiare le materie teoriche al ginnasio è tutt'altro che inutile, se no si diventa come gli usa dove ci sono progettisti di microfoni ed equalizzatori che manco sanno scrivere in inglese (ma in compenso sanno saldare e copiare perfettamente i circuiti di altri).