@ wildcat80
Nel weekend mi sono preso un po' di tempo per dedicarmi ad approfondire la questione.
Fra le varie fonti a cui ho attinto, c'è il canale di Reaperiani, sul quale peraltro stavo facendo ricerche per altro.
Premetto che considero Francesco una ottima fonte, uno che spacca il capello in 4, e basta vedere il lavoro di divulgazione fatto su Reaper, ma che nello stesso tempo è molto calato nell'aspetto pratico.
Ebbene, una delle prime cose che ha detto, ribaltando completamente alcuni assiomi, è che mix e mastering in ambito home danno migliori risultati se fatti in cuffia piuttosto che in ascolto ambientale.
E il motivo lo ha molto ben circostanziato: in ambito domestico è molto difficile, per non dire impossibile, avere una stanza trattata in maniera adeguata.
Ribaltando: o hai possibilità di allestire una stanza con tutti i crismi, iniziando dai dettagli, o ti arrangi a lavorare in cuffia.
Il video era molto lungo, circa un'ora, e apriva parecchie parentesi su come sfruttare plugin nativi o a costo zero o quasi, come trarre il massimo dal confronto con il brano di riferimento, e molte altre informazioni.
Voi cosa ne pensate?
Io credo che fra avere un ascolto inadeguato in ambiente e un ascolto un filo migliore in cuffia, credo che valga la pena puntare sulla seconda opzione.
Ciao, scusami ma questa è una cavolata pazzesca, non farti assolutamente influenzare da queste dicerie.
E non lo dico io che sono nessuno, ma
fior di professionisti, ti prego di leggere attentamente questo articolo, specialmente la parte iniziale, sembra proprio una risposta fatta per te!
In cuffia non si mixa, punto. (Se non in emergenza, o in casi particolarissimi o con
queste, che comunque rimangono un ripiego - da 400 euro tra l’altro)