@ berlex65
Dunque il post è partito con il riferimento a tastiere nord che sono tipicamente di facile ed immediata gestione ...poi se parliamo di workstation tipo Motif kronos ecc... non hanno grandi difficoltà di gestione... ora siamo passati a synth moderni con complesse gestioni ... ripeto e chiudo se parliamo di menu che gestiscono protocolli midi, sistemi ecc... sono sempre le stesse cose.., una volta che uno le ha capite e non è un ciucco 😂😂😂..
Aggiungo che do ragione ad Eko... perché devo spendere a tradurre il manuale per 4 funzioni ad minchiam ..? Tanto le vendo lo stesso 😂😂😂 anchd con il manuale in inglese ...
Ciao
Paolo
Beh un monofonico analogico, anche subdolo come il minibestione in questione non è certo paragonabile come complessità alla workstation media...per dire anche i digitali entry level usano strane combinazioni di tasti per attivare funzioni anche basilari e senza manuale non ci arriveresti mai...
Le Nord sono semplici a prima vista perché sono progettate per essere di immediata gestione e perché hanno una marea di roba a pannello...ma poi anche lì serviranno i menu e i manuali prima o poi, esattamente come per il Moog...
Fornire documentazione ben scritta, precisa ed esauriente è compito di qualsivoglia azienda che VENDA un prodotto tecnologico (per di più, nel caso Nord Stage, a quasi 4000 euro!!)
Ammiro molto Clavia ma per quel prezzo devono darmi anche lo gnomo schiavetto che me la porta sul palco con relativa custodia morbida.
In ambito informatico molti eccellenti prodotti open source/fs gratuiti spesso sono stati criticati proprio per la mancanza di documentazione. Finché è il lavoro non retribuito di un appassionato, va bene...ma se il prodotto lo compro devo avere il manuale e deve essere pure chiarissimo...o quelli che cosa fanno quando lavorano? Giocano a carte?