@ maxpiano69
OT (perchè qui dovremmo parlare di musica)
Emotiva? Ragionata? Quindi anche i cinesi sono stati "emotivi" a Wuhan e nel resto del paese? Io personalmente non credo.
Sarà perchè ho la fortuna/sfortuna di avere parenti e amici medici ed infermieri sparsi per l'Italia, specie del Nord, quindi da loro ho una visuale diretta della situazione (non data dai media ma da chi lavora sul campo) e tutti mi riportano le stesse cose, pur non conoscendosi tra loro, ma la vedo in maniera diversa.
Forse se chi ha ancora dubbi sulla gravità della cosa si potesse fare un giro di persona per le terapie intensive (piene) di certi ospedali, allora capirebbe che il nocciolo della questione non è solo o tanto il numero assoluto di decessi (comunque alto, nelle zone più colpite, se rapportato all'unità di tempo considerata) ma la quantità di ricoveri (per insufficienze respiratorie gravi da Covid-19) al giorno che non è sostenibile e che espone il personale sanitario stesso ad un rischio maggiore (e se si riduce quello si riduce la capacità di curare, in una spirale che chiaramente è da evitare).
Io credo sia meglio stare uniti, mantenere la calma, avere fiducia in chi è esperto della materia e risolvere il problema contingente, anche se richiede misure drastiche e spiacevoli, le polemiche e le analisi ex-post sulle politiche economiche e sanitarie le lascerei ... al dopo (appunto, tanto in questi frangenti è fin troppo facile criticare chi ha l'onere della decisione, che potrà sempre essere accusato di aver fatto troppo o troppo poco, troppo presto o troppo tardi...).
(/OT)
Buona musica (dalla finestra e non) e buon tutto a tutti.
Max
Scusa Max, errore mio parlare di argomenti così divisivi e fuori tema per il forum, in maniera peraltro anche provocatoria.
La metto diversamente, e vi esprimo semplicemente tutta la mia preoccupazione perché ne sono coinvolto in prima persona.
Macios, Ahivela, Zerinovic, la situazione in Piemonte è brutta, in Lombardia drammatica, non sono campagne di stampa o poteri forti, complotti, sì vax, case farmaceutiche, destra sinistra, è un'emergenza senza pari che in Europa non si vedeva dai tempi della guerra mondiale, e si ripresenterà in tutto il mondo tale e quale.
Dopo hotel, cinema, teatri, ristoranti, bar, negozi, uffici, etc da noi cominciano a chiudere anche le "fabbriche" (qualche giorno, poi chissà) perché oggettivamente in molti casi la situazione è ingestibile.
Il problema principale non è tanto la mortalità del virus in sé, ma la sua rapidità pazzesca di diffusione e lo tsunami che crea quando arriva. Nel giro di qualche settimana arrivano i malati che di solito fa l'influenza in una stagione intera. Il servizio sanitario va in forte stress / tilt e tutto rapidamente comincia a bloccarsi.
Quando vedi che si è bloccato tutto, cominci a pensare che se le scuole ed i negozi li avessero chiusi due settimane prima non saresti in questa situazione.
Maledici chi si è riversato sulle piste da sci poche settimane prima.
Maledici le autorità che non lo hanno impedito.
Ti senti imbecille ad immaginare che una settimana fa discutevi con tua moglie se si poteva magari invitare una coppia di amici a mangiare la pizza a casa invece che in pizzeria, come se la vita sociale fosse ancora un'opzione sul tavolo in questo periodo.
Maledici il collega che si è beccato il covid, perché chissà che cazzo ha fatto.
Poi un secondo dopo lo vuoi abbracciare per fargli coraggio.
Non dormi la notte sperando di non aver portato il virus ai genitori 80enni nonostante tutte le preoccupazioni prese e nonostante il fatto che non li vedi da almeno 10 giorni perché qualcosa avevi cominciato a capire.
Ti senti imbecille a non aver capito niente dai Cinesi e pensavi un mese fa chissà cosa avessero combinato, adesso li sogni di notte e speri di essere alla loro altezza e di uscirne come ne stanno uscendo loro.
Sta diventando tutto tremendamente ripetitivo e noioso.
Francia, Germania, Spagna si preoccupavano di isolare l'Italiano ed andavano serenamente allo stadio, a scuola, in piscina, in palestra, fino a pochi giorni fa.
Adesso si preoccupano. Troppo tardi, ovviamente, come abbiamo fatto anche noi. Siamo tutti esseri umani molto simili.
Col senno di poi è tutto facile, ma è tutto così noiosamente ripetitivo.
Non c'è niente da inventare: se continuiamo a fare gli stessi errori, le conseguenze saranno sostanzialmente identiche dappertutto.
Se le vostre province sono oggi meno colpite fate tesoro dei nostri errori: state a casa ed isolatevi il più possibile.
È una guerra.
Ma passerà abbastanza in fretta, se siamo uniti e determinati a vincerla.
Scusate il pippone e coraggio a tutti!