@ giosanta
marcosmo ha scritto:
in che senso? cosa non ti piace dei vst?
Che ti devo dire... ogni tanto ci provo ma…
Sarà età. feticismo, retaggio... ma sono troppo legato alla "fisicità" dello strumento, indipendentemente dalla natura della generazione del suono.
Quando mi sono riaccostato (si fa per dire) alla musica dopo anni di letargo, un mio amico musicista (vero) tutto contento mi fece vedere il B4 (all'epoca c'era quello) e… il primo pensiero è stato farmi restaurare l’Hammond.
Quando vedo Scarbee (o altri) penso al Rhodes, casomai al Seven, viceversa tutto l’ambaradan Mac VST Host tastiera non non riesco a ‘sentirlo” come “strumento”, non certo per limiti qualitativi (anzi), è piuttosto un abito mentale che proprio non riesco ad indossare.
Limite mio, ripeto.
Ma no, non è un limite. Anche io sono sempre stato legato allo strumento fisico come hardware, come feeling proprio. E se poi uno come te ha l'occasione di toccare con mano (e/o di avere in casa) un mito di cui oggi si creano vst e cloni...direi che il tuo ragionamento ci sta tutto!
Per le mie attuali esigenze, un setup con una o due master e qualche vst va bene. È un setup casalingo, non suonando più molto in giro. Poi cmq sarei pronto eventualmente a portarmi PC e master in giro per avere la qualità di qualche buon suono, solo per gusto mio ovvio.