fulezone ha scritto:
nel 2000 Roland vendeva la serie E, quante E70 ha venduto?
Usate?
La E-70 è uscita nel 1991, sostituita nel '93 dalla E-86.
A partire dal 1995, la serie E è stata risposizionata nel catalogo Roland, e gradualmente ha ceduto il passo in ambito "Pro" a nuovi modelli quali la EM-2000, la serie G o i moduli RA.
fulezone ha scritto:
Casio invece quanti di questi strumenti ha venduto?
Ma sappiamo quanti ne ha prodotti?
E se avesse programmato un preciso stock per evitare l'invenduto?
Comunque, Casio ha sempre "battagliato" con Yamaha in fascia consumer con gli arranger e le tastiere per la didattica, mentre in ambito "pro" leggi sotto.
fulezone ha scritto:
Solton invece quante Ms-60?
Probabilmente non hai vissuto quel periodo (beato te!), ma nei primi anni novanta Solton/Ketron era un "must" in riviera romagnola e nelle Marche tra i professionisti, mentre in Nord Italia potevi solo raccontare le gesta di queste mirabolanti tastiere.
Il target per Ketron è sempre stato l'estero (la Germania in particolare); solo a metà degli anni novanta fu estesa la rete di vendita in tutta Italia.
Un piccolo "Davide di casa nostra" che in quasi 40 anni di carriera si è ritagliato un posto sul podio nel settore accanto a dei "Golia", questo non va mai dimenticato.
fulezone ha scritto:
è il marketing che non era valido
A partire dagli anni novanta, Casio nel mercato "pro" ha operato con il metodo "mordi e fuggi", creando ulteriore preoccupazione nei concorrenti, impegnati a consolidare le proprie quote di mercato.
Rimanendo in Italia, il Marketing all'epoca era a cura della CD Videsuono: non proprio quattro sprovveduti,.. visto che alla chiusura del distributore lo staff è migrato in diverse realtà italiane o internazionali (Casio Italia, Dexibell, Korg, ecc).
Personalmente ricordo le campagne e i demo tour di presentazione dei Synth CZ: tutto fuorché del marketing poco valido.
Devo averlo già scritto, lo ripeto:
il pregiudizio su Casio è solo dell'utenza, i competitor la rispettano, e molto, per precisi motivi.
Casio a suo tempo ha "sfornato" strumenti elettronici professionali in anticipo rispetto agli altri competitor: qualche esempio?
Il wind controller DH, la batteria a pad, la chitarra MIDI PG-380, un pianoforte digitale (Celviano) con lettore CD e song dedicate...ecc.
Morale... quando Casio annuncia qualcosa di nuovo, i competitor "stanno in campana", perché il budget da investire sui progetti al brand giapponese non manca: un esempio è la fortunata serie Privia o i più recenti Grand Hybrid.
Ho letto di una richiesta riguardo la ZPI: confermo che si tratta di una tecnologia proprietaria per comprimere i campioni, utilizzata fino a 10 anni fa sui Privia seconda serie e su alcune tastiere arranger. In seguito, è stata sostituita dalla tecnologia AiR sui pianoforti e dalla MXi sugli arranger più recenti.
Se non ricordo male, l'MZ-2000 non incontrò i favori del pubblico in Italia a causa dell'arranger, dotato di style poco incisivi rispetto ai concorrenti dell'epoca: gli stilemi sono sempre stati un po' il "tallone di Achille" per Casio, anche se recentemente sugli ultimi modelli si sono ripresi.
Sempre in termini di innovazione, nell'MZ-2000 fu introdotta la modalità Song Studio, per trasformare un MIDI FIle in pattern per l'arranger, oppure analizzarne il contenuto per la creazione dello spartito (visualizzato sul display) o delle progressioni di accordi. Una modalità comparsa in seguito - per esempio - sulla serie VA o il Discover 5 di Roland.
Certo che se piace la sintesi dell'MZ-2000, non oso pensare se capitasse tra le mani un più recente MZ-X, con RAM onboard per importare User Multisample (con editor dedicato) e modalità Hex Layer sul top di gamma.
In ogni caso, dell'MZ-2000 uscì il test all'epoca su Strumenti Musicali, dovrei averlo in archivio.
Un saluto a tutti
R.Gerbi