orange1978 ha scritto:
secondo me furono una vera rivoluzione perche diedero veramente a tutti la possibilità di esplorare il mondo del campionatore, e fare musica, per comprare un akai usato comunque ci volevano sempre 1 milione e mezzo di lire (almeno), senza contare computer con sequencer, mixer, etc....
Certo, l'Amiga era molto interessante. con il mitico Paula, che aveva la frequenza di campionamento legata al sincronismo di riga, per cui tra PAL ed NTSC variava. Non era completamente software dato che i campioni venivano letti con il DMA in maniera indipendente dalla CPU e poi si potevano combinare due canali per avere il vibrato ed altre cose.
Purtroppo l'Amiga non aveva di base ne` il campionatore in ingeresso e nemmeno le porte Midi, anche se bastava usare un circuito da collegare alla RS-232C.
Purtroppo grazie a degli esperti di finanza sono riusciti a fare fallire la Commodore. Io mi ricordo che faceva anche i PC compatibili, che non erano dei semplici cloni ed avevano caratteristiche extra.
Per tornare al mondo PC ci sarebbero poi le schede audio che erano spesso piuttosto intelligenti.