Quanto è importante l'estetica di una tastiera?

vin_roma 12-09-19 02.39
Andrea 👌👌👌👍🥂
nicolo 12-09-19 05.40
L’estetica? Per me vale zero.
Datemi una buona keyb. pesata, una manciata di suoni che mi piacciono, e sono a posto per la vita.
michelet 12-09-19 07.16
@ nicolo
L’estetica? Per me vale zero.
Datemi una buona keyb. pesata, una manciata di suoni che mi piacciono, e sono a posto per la vita.
Della serie “Basta che respiri...” emo
paolo_b3 12-09-19 07.19
Io però vorrei sapere se qualcuno qui ha trovato che una certa tastiera poteva fare al caso suo e non l'ha acquistata perchè era brutta. Perchè ovviamente fa piacere anche a me avere sotto alle dita una bella tastiera.
michelet 12-09-19 07.26
Aggiungo un’altra breve riflessione in merito all’estetica.
Quando ho risposto la prima volta al thread, davo per scontato che si parlasse dell’estetica degli strumenti moderni e contemporanei, in particolare sintetizzatori e stage piano.
In realtà il quesito è molto più ampio e prende in considerazione, da quanto ho potuto dedurre dalle altre risposte, anche gli strumenti diventati “classici” come Hammond, Minimoog, Prophet 5, Fender Rhodes e via discorrendo.
Riguardo a questi ultimi, proprio perché diventati dei classici, voglio precisare che oltre ad un’estetica piacevole, hanno pure un’ergonomia ottimale e sono costruiti solidamente.
Il problema dell’estetica si è presentato con la modernizzazione e l’eccessiva tecnologicizzazione dei prodotti per fare musica, con l’uso dei materiali plastici e le economie di scala.
keyboard7 12-09-19 07.51
@ paolo_b3
Io però vorrei sapere se qualcuno qui ha trovato che una certa tastiera poteva fare al caso suo e non l'ha acquistata perchè era brutta. Perchè ovviamente fa piacere anche a me avere sotto alle dita una bella tastiera.
Io. Sono anni che penso di comprare il nord electro, e poi alla fine non lo faccio. Suona bene però esteticamente proprio non riesco a farmelo piacere. Invece mi piace molto il nuovo Nord Grand ( il piano uscito pochi mesi fa) ecco quello lo guardo e mi fa venire voglia di suonarlo (forse perché ha il pannello dei comandi verticale come i vari Rhodes CP80 ecc.) ... se non costasse 3.000 euro ci farei un pensierino....
CoccigeSupremo 12-09-19 07.51
@ paolo_b3
Io però vorrei sapere se qualcuno qui ha trovato che una certa tastiera poteva fare al caso suo e non l'ha acquistata perchè era brutta. Perchè ovviamente fa piacere anche a me avere sotto alle dita una bella tastiera.
Il "nome" della compagnia (o della tastiera), e il font scelto secondo me fanno tanto.

Di per se, la Casio px5 ad esempio, risulta doppiamente brutta:
1)Ha una forma tagliata con l accetta (oltre che una scelta di colori improponibile)
2)Il font scelto per la scritta Casio fa cagare, oltre ad essere di dimensioni sproporzionate tanto da risultare fastidioso rispetto alla forma gia sgraziata della tastiera.

Prendiamo il caso Nord Electro invece.
La forma è comunque un rettangolo tagliuzzato, ma cazzo, c è cura nel font scelto per la scritta nord. Non so, è accattivante. E poi la scelta del rosso (di quel rosso, specifico) è stata geniale. Spicca e da un senso di "sostanza" totale.

Yamaha invece sempre apparentemente elegante, lascia spazi vuoti (di plastica e metallo" ) immensi e talvolta inutili, ma i font dei nomi delle sue tastiere sono sempre belli e compatti.

Detto questo, l estetica non mi ha mai fermato quando brutta. Al massimo mi ha spinto all acquisto quando bella.

Nel caso di bassi e chitarre... beh, li anche il basso o la chitarra da 100 euro color legno fanno la loro porca figura, sempre e in qualsiasi situazione. È la forma sinuosa dello strumento in se che aiuta.



mima85 12-09-19 08.39
Jaam ha scritto:
E comunque non c'è nulla di più figo di un piano grancoda su un palco


Vabbeh, li siamo su un altro mondo. Li classe ed eleganza si sprecano. Forse solo l'Hammond B3 (ma deve avere i legni belli lucidi e puliti) può arrivarci vicino.
anonimo 12-09-19 08.47
1) la musica è arte
2) l'arte è la disciplina del bello
3) ergo una tastiera dev'essere bella

QED
berlex65 12-09-19 09.09
Per me negli ultimi anni le tastiere sono in decadenza dal lato estetico: Yamaha Modx, kurzweil sp6 o pc4, casio px5 sono veramente orribili, i primi due poi nel posteriore sono da vomito 🤮..
Korg Sv1, microkorg Classic, moog mother, Crumar seven, sono esempi di design attraente..
Ciao
Paolo
MarioSynth 12-09-19 09.29
L'estetica è tutto. Oggetti come questi li compravi anche solo per averli in salotto. E ti ispiravano. Design puro (e italiano, aggiungo). Ti fanno venire voglia di suonare anche se non sai suonare.



mima85 12-09-19 09.52
MarioSynth ha scritto:
Oggetti come questi li compravi anche solo per averli in salotto. E ti ispiravano. Design puro (e italiano, aggiungo). Ti fanno venire voglia di suonare anche se non sai suonare


L'organo in basso a destra della seconda foto ce l'ho emo.

È un CEI Prestige, l'ho preso e restaurato nel 2011 (avevo fatto anche un diario del restauro) e l'ho usato qui.
mike71 12-09-19 10.46
La forma segue la funzione. Lo strumento musicale, in quanto strumento deve fare qualche cosa, e cosi` come la Porsche 911 e` belle perche` funzionale mentre il Cheyenne no uno strumento musicale deve suonare bene ed essere facile da suonare.
Le macchine Olivetti disegnate da Sottass e Bellini erano belle perche` funzionali, se di M24 se ne vendevano molti era, oltre perche` erano molto piu` veloci dell'IBM XT originale, ma anche perche` erano molto curati nei particolari. Il fatto che Apple non stupisca piu` e` perche` mentre una volta i Macintosh erano belli perche` funzionali adesso sono "belli" e basta.
keyboard7 12-09-19 10.50
@ MarioSynth
L'estetica è tutto. Oggetti come questi li compravi anche solo per averli in salotto. E ti ispiravano. Design puro (e italiano, aggiungo). Ti fanno venire voglia di suonare anche se non sai suonare.



bellissimi, quelli si che ti fanno venire voglia di suonare!
keyboard7 12-09-19 10.52
@ mima85
MarioSynth ha scritto:
Oggetti come questi li compravi anche solo per averli in salotto. E ti ispiravano. Design puro (e italiano, aggiungo). Ti fanno venire voglia di suonare anche se non sai suonare


L'organo in basso a destra della seconda foto ce l'ho emo.

È un CEI Prestige, l'ho preso e restaurato nel 2011 (avevo fatto anche un diario del restauro) e l'ho usato qui.
ho provato ad aprire le foto del restauro ma non sono più disponibili...
mima85 12-09-19 11.07
keyboard7 ha scritto:
ho provato ad aprire le foto del restauro ma non sono più disponibili...


Si, è da quando Dropbox ha cambiato il sistema di condivisione dei file. Le foto sono ancora li, devo ricondividerle e correggere i link nei post. Lo farò nei prossimi tempi.
paolo_b3 12-09-19 11.13
mima85 ha scritto:
L'organo in basso a destra della seconda foto ce l'ho .

Ette pareva emoemoemo

Comunque in riferimento a Mario, sono immagini affascinanti, per noi anziani...
mima85 12-09-19 11.17
paolo_b3 ha scritto:
Ette pareva


Beh, lo vendevano a 70 euro a 10 minuti da casa mia... eccheffai, lo lasci? emo
vin_roma 12-09-19 12.14
@ keyboard7
bellissimi, quelli si che ti fanno venire voglia di suonare!
...davvero?

A parte il lato nostalgico ...che facessero venir voglia di suonare...emoemoemo

Dell'epoca il ricordo che ho è che guardavo a quegli strumenti con la certezza che l'Hammond lo potevo vedere solo in vetrina.
Negli anni '70 ero piccolo e a suonare era mio fratello più grande che seguivo sempre e all'epoca c'era la mania dei club, cantine o seminterrati affittati e arredati in stile psichedelico dove c'era la stanza per suonare, la stanza col "divano...". E gli organi erano quelli, quelli di serie B, ma affascinavano, ricordo ancora il click dei tastini dei registri, i colori, l'odore delle plastiche... sembravano oggetti spaziali. Poi mio fratello si comprò il Vox Supercontinental... mi incantavo a guardare i drawbars, la forma dei tasti, ebbe pure il Farfisa Professional Duo, ma sembrava già normale.
Poi avevo una collezione di depliant dei vari organi: Elka, Farfisa, Cei, Eko, andavo nei negozi, facevo man bassa e poi a casa a sognare.
Avevo anche le brochure Hammond del '69, quelle famose gialle con tutti i modelli e caratteristiche dove la parola drawbars veniva omessa sostituita da 'programmatori di armoniche' e un C3 costava 3.900.000 lire, circa 40.000€ attuali.
keyboard7 12-09-19 12.36
@ vin_roma
...davvero?

A parte il lato nostalgico ...che facessero venir voglia di suonare...emoemoemo

Dell'epoca il ricordo che ho è che guardavo a quegli strumenti con la certezza che l'Hammond lo potevo vedere solo in vetrina.
Negli anni '70 ero piccolo e a suonare era mio fratello più grande che seguivo sempre e all'epoca c'era la mania dei club, cantine o seminterrati affittati e arredati in stile psichedelico dove c'era la stanza per suonare, la stanza col "divano...". E gli organi erano quelli, quelli di serie B, ma affascinavano, ricordo ancora il click dei tastini dei registri, i colori, l'odore delle plastiche... sembravano oggetti spaziali. Poi mio fratello si comprò il Vox Supercontinental... mi incantavo a guardare i drawbars, la forma dei tasti, ebbe pure il Farfisa Professional Duo, ma sembrava già normale.
Poi avevo una collezione di depliant dei vari organi: Elka, Farfisa, Cei, Eko, andavo nei negozi, facevo man bassa e poi a casa a sognare.
Avevo anche le brochure Hammond del '69, quelle famose gialle con tutti i modelli e caratteristiche dove la parola drawbars veniva omessa sostituita da 'programmatori di armoniche' e un C3 costava 3.900.000 lire, circa 40.000€ attuali.
ricordi bellissimi. Il primo organo a casa mia è stato un Viscount "Fair Lady", che comprò mio padre in un negozio a Roma, avevo meno di dieci anni e mi sembrava di avere un hammond (ma non riuscivo a mettere l'effetto leslie emo ). Poi un giorno venne a casa nostra a provarlo Maurizio Rota (il musicista degli "AlberoMotore") che abitava al portone accanto, e mi spiegò che il leslie aveva degli altoparlanti che ruotavano... anni dopo quell'organo lo abbiamo regalato alla parrocchia e, pur essendo stata un'opera di bene della quale sono felice, un pò mi manca...