@ fighterrx
gobert4 ha scritto:
A parità di categoria, negli anni sono via via migliorate le risposte in freq., migliorate le rotazioni di fase, il segnale di clock > quindi il jitter, la thd, l'snr...
La risposta in frequenza dell'orecchio umano invece NON è migliorata, e rimane sempre limitata a 20 kHz da migliaia di anni. Valore massimo assoluto valevole solo per esemplari giovani e sani.
E lo stesso si potrebbe dire per le altre caratteristiche da te citate.
Onde non buttarla in caciara, data la tua esperienza nel settore, ci potresti dire in che anno i DAC hanno superato i 20 kHz di risposta in frequenza?
Di sicuro era prima degli hanni 80 del secolo scorso, quanto prima non so, dato che portavo ancora le braghe corte ed avevo altri interessi.
Dicci anche in quale di queste grandezze da te citate i "nuovi" DAC del Montage sarebbero migliori dei precedenti (grandezza, valore vecchio, valore nuovo).
Altrimenti chiunque può dire la qualunque. Cioé la butta in caciara.
Ecco vedi...
Questa è la risposta che dimostra quanto tu non sappia nemmeno l'abc della materia.
Non solo...ma dimostra ancora una volta il modo spocchioso e criticone che usi per parlare di cose di cui non ne sai molto.
Ti invito ad usare un altro modo quando parli con me, perché certi toni mi stanno proprio sui coglioni!
Tu mi parli di risposta in frequenza dell'udito, ma qua stiamo parlando di risposta in frequenza di un circuito.
E nello specifico, è ovvio che ci si riferisce alla sua LINEARITÀ nel range di udibilità...
Con un minimo di bagaglio di conoscenze, dovresti anche sapere che un circuito come un convertitore ha due filtri (lpf ed hpf) nella sezione analogica; questi filtri NON li puoi analizzare solo con una mera risposta in freq. perché i componenti passivi che costituiscono il filtro stesso, creeranno delle rotazioni di fase su gran parte dello spettro di frequenza udibile.
Il motivo per cui esistono convertitori con freq di campionamento pari o superiore ai 44.1KHz (parliamo di 88.2, 96, 192KHz e oltre...) non è puro marketing (come ogni tanto sostiene qualche utente di turno che da aria alla bocca solo perché ce l'ha) ma deriva dal fatto che con questo stratagemma (molto esoso in termini di risorse), vengono traslati questi filtri, il più lontano possibile dal range di udibilità, per ridurre al minimo le rotazioni di fase.
Stesso discorso che veniva applicato su certi amplificatori Hi-Fi che avevano risposte in freq ben al di sopra dell'udibilità, per cercare di linearizzare il più possibile il range utile (parliamo di ampli consumer eh, niente esoterismo).
Ora, dovrebbe apparire chiaro il perché si operi in questo modo e si lavori a freq. almeno doppie rispetto all'ottimistico 20KHz.
Che poi...Fosse anche che avessimo tutti un range così ampio (20-20k), va considerato che tale risposta sarà +/- x dB (dove x è un valore ben più alto della precisione del convertitore più squallido messo in commercio); senza contare che andrebbe pure considerata la scala isofonica in relazione ai dB SPL...eh già, perché il nostro range di maggior linearità è strettamente dipendente dalla pressione sonora e dal tempo di ascolto.
Se stiamo troppo bassi, perdiamo maggiormente gli estremi di banda, se stiamo troppo alti, le nostre orecchie vanno via via in protezione e si "chiudono" riducendo le alte freq. per proteggere le cellule ciliate (altrimenti fischio>canto del cigno e ciao ciao frequenza)...mai successo ad un concerto?
Siete musicisti...non soffrite un po' di ipoacusia?acufeni?
Ecco...Nonostante tutto questo, i parametri da me citati, sono tutti perfettamente udibili da un essere umano che abbia delle orecchie umane vecchie e logore...
Segnali di clock più precisi, migliorano il jitter e questo si traduce in un suono più a fuoco, con transienti meglio riprodotti; una ridotta rotazione di fase ed una risposta lineare nel range di freq. udibili dall'orecchio, rendono la conversione invisibile...minore distorsione armonica, rumore di fondo più basso...tutto rende un convertitore semplicemente trasparente (praticamente è il comportamento di un convertitore ideale).
Tutto questo è un discorso sul generis e assolutamente non approfondito.
Come ho detto, non so cosa ha modificato Yamaha nel suo progetto e non è questo il punto.
Se volete vedere cosa fa un qualsiasi filtro, potete usare il vostro Eq vst preferito ed analizzarlo con vst analyzer (è free per pc); potete analizzare le rotazioni di fase, la thd, la risposta in frequenza.
Se avete un analizzatore di spettro (software o hardware) e la Yamaha può caricare un campione esterno, caricate un'onda sinusoidale pura, e analizzate il segnale in uscita...
Potete verificare un po' di cose sul DAC.
Per il segnale di clock il discorso si complica (esistono dei test fatti su vari convertitori), sono necessarie strumentazioni davvero costose.