@ markelly2
No dai, veramente.
Non riuscirete a farmi credere che a far calare l'ispirazione dei grandi artisti degli anni 70 sono state le workstation.
Assurdo.
Non pensate piuttosto che forse nessuno, può mantenere per tutta la vita uno standard compositivo/esecutivo di alto livello? O che comunque possa avere alti e bassi?
Siete fuori strada, con questo discorso,secondo me.
chiaramente é un insieme di fattori, pero sicuramente la "tecnologia" intesa come workstations, plug ins, etc...ha contribuito a snaturare il ruolo di certi performers.
un tempo esisteva una netta distinzione tra i ruoli, e il pianista suonava il pianoforte, l'organista suonava l'organo, magari suonava entrambe le cose uno solo pero si trattava di strumenti diversi con forme diverse, tastiere simili ma diverse, dinamiche diverse....con preparazione tecnica diversa!
oggi invece cosa suona rick wakeman? un montage....un fantom...due kronos...un rd700...un triton....ma cosa sono queste cose?
ognuna di loro puo imitare gli stessi suoni che imita l'altra tanto che se non sei addetto ai lavori passando da una all altra non se ne accorgerebbe quasi nessuno, un tempo vedere rick wakeman fare con una mano gli accordi su un mellotron (che era una cosa) e con l'altra fraseggiare al minimoog (che era un altra) aveva un impatto ben diverso sull'ascoltatore.
e da musicista io dico che anche sul compositore/performer ha ben altro effetto, mettere le mani su un rhodes piuttosto che su un mellotron o su un moog da tre sensazioni completamente differenti, anche sopratutto a livello ispirativo, mentre mettere le mani su un fantom o un kronos per quanto tu possa avere i campioni del mellotron e del rhodes, alla fine ti da le stesse emozioni, é come baciare una bambolina gonfiabile che é sempre uguale come altezza peso profumo posizione etc....pero gli puoi attaccare le skin di varie donne, non é la stessa cosa che baciarti con tre donne diverse che hanno un altezza peso movenza profumo etc differente.
sicuro questa cosa ha inciso sull'ispirazione del compositore ma ci saranno ovviamente anche altri fattori come il fatto che crescendo si cambiano anche i gusti, magari ci stanca, si vogliono intraprendere nuove strade etc etc...ma questa disponibilitá del "tutto pronto subito" come i vst che offrono 5000 patches gia pronte ha sicuro spinto il musicista a impigrirsi e a smettere di cercare un proprio suono, una propria identita, viziato dal tutto gia bello pronto, un tempo invece eri costretto a inventare e se c'era un po di talento qualcosa di buono usciva prima o dopo.
e sopratutto....ha tolto alla musica rock quella "magia" che un tempo possedeva anche grazie a questi strumenti nuovi e inarrivabili, cioe un tempo immagino un ragazzino di paese che al massimo aveva visto suonare la banda alle sagre o il pianoforte alla recita scolastica, trovarsi davanti un muro di ampliticatori orange che esplodono tutti quei watt, o una bestia di legno con tutti i cavi attaccati davanti e un pazzo capellone che ci tira fuori ululati assurdi....ma uno pensava "ma da dove cazzo vengono questi da marte?", aveva un impatto emotivo pazzesco.
ma oggi cosa vedi....un computer che hai anche tu....una master merdosa che se vai al negozio la puoi comprare con 400/500 euro, poi scopri che il software volendo lo puoi pure scaricare gratis....e dove sta la magia? le cose costano meno e sono alla portata di tutti, pero hanno anche un valore emotivo proporzionato al fatto che appunto te li puoi prendere anche domani mattina.
un tempo c'erano ragazzini che vedevano l'hammond in rai durante una trasmissione e il giorno dopo "ok ho deciso cosa fare nella mia vita....faró l'organista" e la strada era tortuosa, anche solo al potersi permettere uno strumento del genere era un sacrificio e se non eri ultra motivato lasciavi perdere, oggi grazie alla tecnologia made in china tutti possono fare ma alla fine....nessuno fa piu niente.