@ pentatonic
davvero? ci conosciamo?
La bass station suona molto bene. Del LP non posso che parlare bene, è il pugno di ferro nel guanto di velluto, morbido ma violentissimo, in live come in registrazione ha una voce poderosa. Il Sub37 è anche meglio. Hai comprato IL Manuale di Cosimi, il tomo da 900 pagine? Io mi sono fermato al suo "Analog e virtual analog", molto più alla mia portata.
Utile.
Circa il Peak ho già un NS3c, che incorpora un A1, sono un po' dubbioso perché ho paura di portare a casa qualcosa che userei poco, che non saprei sfruttare granché e poco vicino a quello che suono di solito (essenzialmente suono blues, funk e jazz, con hammond e rhodes. Oltre ai TIR!).
Ma quando provato il Peak, al primo preset (un brass morbido), ho pensato "ecco la voce che cerco". Mi ha colpito anche più del Prophet Rev2, per esempio, che mi suonava sempre molto metallico e presente sulle alte, come se avesse una voce definita e si potesse al massimo cercarne delle varianti. Il Peak mi è parso più duttile (ha anche la FM campanellosa, se ho capito bene), e profondo, baritonale, quando serve.
In che genere o contesto lo usi?
Non so se ti ricordi di me, ci siamo incrociati più volte mille anni fa al 3X di Bedizzole: all'epoca suonavo con Giamba (il cantante) e Francesco e Andrea...e in più sono collega di Marco Rosoli ;-) In caso non è importante, sarebbe di gran lunga più grave dimenticarsi di una bella pulzella...
Ebbene si, ho comprato IL Manale di Cosimi che, tra l'altro, di pagine ne ha 1127 ;-) Chiarmenete non è una lettura da letto prima di addormentarsi, richiede impegno e costanza ma da una grande soddisfazione e, grazie alla grande capacità comunicativa di Cosimi, potrei quasi dire che è avvincente. Per come sono fatto, poi, prediligo approcci approfonditi e strutturati: Analog e Virtual Analog, che ho letto anni fa, lo uso tuttora come "glossario" ma ho sentito la necessità di approfondire alcuni argomenti. Per quanto riguarda lo "sfruttare" il PEAK, o qualsiasi sintetizzatore, penso sia più "timore reverenziale": tutti qui potenziometri e bottoni, nel nostro immaginario, rimandano a determinate sonorità, ma penso che la bellezza della musica sia proprio mescolare tante influenze e, personalmente, trovo nella "musica elettronica" delle potenzialità infinte. Ti lascio un video di
Mike Pensini che con un ARP ODYSSEY, un SUB37 un SYSTEM 8 e proprio un NORD STAGE (più tanate altre cosine interessanti) riassume bene il concetto ;-) Di lui trovi tanti video, anche sul NOVATION SUMMIT. In più sto trovando nel suond design vero e proprio una soddisfazione che non avevo mai nemmeno considerato, che va di pari passo con il piacere di suonare stesso.