andrew1 ha scritto:
Appunto, studiare tanti anni per andare ad insegnare, a 1.300 - 1500€/mese, magari lontano da casa??
Non fraintendere. Qui i musicisti bravi che studiano tanti anni, al massimo vogliono insegnare qui in Italia. Ma se ti sposti hai ben altre possibilità e dunque obiettivi...
andrew1 ha scritto:
Io conosco una brava arpista, che tiene concerti a livello internazionale, due bravissimi pianisti, entrambi emigrati in svizzera, dove sono stati assunti subito in due conservatori locali, mentre qui di diventare docenti di conservatorio (dove si guadagna qualche cosa di più), nemmeno a parlarne.
Un altro mio amico voleva fare il direttore d'orchestra, qui nemmeno considerato, è andato a Vienna, ed ha trovato quel lavoro già nel primo mese.
Hai detto bene. Fuori Italia :)
andrew1 ha scritto:
Potrebbe essere perchè all'estero sono meno bravi dei nostri diplomati, e quindi i nostri eccellono, non sò, ma quella è la realtà.
Potrebbe essere perchè all'estero riconoscono il ruolo del musicista. Qui in Italia crei un orchestra, un gruppo, un settetto... e poi la mandi a suonare dove? Non ti pagano...
E chi ti ingaggia? La mia ragazza ultimamente ha fatto un concorso discografico con un gruppo vocale di Gospel: 20 cantanti circa... Il giudice, di cui non farò il nome rivelò in privato, quasi con disgusto: Fosse per me vi farei vincere, ma mi hanno costretto a dare il voto ad un duo, perchè in termini monetari costa meno promuoverli, farci dischi e tour....
Toh...
andrew1 ha scritto:
Piuttosto, io ero andato ad informarmi in conservatorio perchè volevo partecipare a delle lezioni di varie discipline, come uditore
Mia esperienza e opinione: Tempo perso. Ma ti parlo di dipartimento jazz. non so classica.
andrew1 ha scritto:
frequenza, altra stupidaggine madornale che ha portato al declino tutte le facoltà che l'han adottata
Se togli la frequenza obbligatoria, il conservatorio si svuota, perchè gli orari sono assurdi (50 ore di solfeggio, 50 ore di storia della musica, 45 ore di inglese, contro 25 ore del proprio strumento...).
In più i ruoli dei prof ti assicuro che diverrebbero praticamente "inutili", in quanto diverrebbero semplicemente dispensatori di voti a fine anno, dato che davvero, su 30 lezioni, ci si presenterebbe a 2-3 massimo per qualche controllo, soprattutto considerando che le persone che vanno che so, al conservatorio di Roma, non sono assolutamente tutti di Roma. Conosco una ragazza che prendeva il traghetto 3 volte a settimana dalla sardegna (si, follia, poi si è trasferita a Roma).
andrew1 ha scritto:
Nelle altre facoltà, le lezioni (e gli esami) sono pubblici, uno và lì, ascolta, e se ne và.
Il rapporto che si instaura tra un prof di musica di conservatorio e studente, non è lo stesso che si instaura tra prof di ingegneria e studente. Di conseguenza, ti assicuro che lo studente si sente molto più a suo agio in un contesto di esame "chiuso", dato che la tensione è papabile.
Agli esami di ingegneria non sei microfonato, quindi la tensione per l'esaminando è infinitamente inferiore.
Lo strumentista o il cantante può soffrire l'esame a cui assistono sconosciuti che magari si mettono li con il cellulare e filmano pure.
So che esame e concerto dovrebbero essere simili, poichè il fattore comune è proprio la musica, ma il discorso è in verità un po più complesso, psicologicamente parlando...
andrew1 ha scritto:
Oppure è tutto fatto in modo che uno vada da un maestro privato?
è un modo per evitare tensioni inutili. :)
Per il seguire le lezioni, non vedo invece il problema, e guarda, è strano che non te l'hanno fatto fare.
L'anno scorso alle mie lezioni di piano veniva spesso una ragazza, organista, che voleva imparare a suonare un po di jazz.
Nessun Problema.