vin_roma ha scritto:
Scusate, ma i tastieristi di oggi li vedo come una classe di approssimativi ubriacati dall'abbondanza dei mezzi offerti e che hanno perso il reale scopo degli strumenti (in questo caso i pianoforti,
In verità Vin, credo, e spero, che tutti i tastieristi superino determinate fasi "del tastierismo" fino ad arrivare alla tua stessa consapevolezza.
Io ad esempio ho iniziato a studiare su pianoforte verticale, e per anni ho sempre sostenuto che le tastiere non potessero competere con un suono cosi "reale" e "legnoso".
Poi le esigenze (spostamenti, gruppi, il non essere "nessuno" nel mio caso e suonare un po ovunque ci sia un guadagno) ti costringe a munirti di Stage Piano et similia. Inizialmente spendi fregandotene di peso e prezzo.
Ti emozioni allo scoprire che tutto sommato " la meccanica degli stage non è male". Segue scoperta di Vst. Poi scopri che 50 chili da trasportare per suonare al pub di Franco o al ristorante di Giancarlo magari è una follia, e forse vale più il tuo pc che l'impianto al quale vogliono farti attaccare.
Scendi dal piedistallo, compri workstations, synth,cloni hammond . Compromessi su compromessi di peso, suoni, meccanica, ingombro. Lentamente scendi nel baratro e ti abitui alla plastica, ti convinci che il vst suona benissimo, e spendi anni a scornarti sui forum per decidere cosa "suona meglio"... Perchè poi ti abitui ai casini delle band, ai chitarristi con volumi improponibili, e dunque inizia la ricerca del suono "migliore" inteso "compromesso migliore tra botta e gradevolezza del suono".
Valuti a quel punto persino una master per buttare quel vecchio verticale... Che tanto il suono, i martelletti, il legno... " ma che me frega, ci collego il vst"
Un giorno, senza preavviso, ti ripiazzano davanti per un evento (o nel mio caso un esame di ammissione) un verticale o un coda.
Ricrollano tutte le certezze acquisite negli anni sulle "tastiere" e a tratti ti senti una pippa...
"The real deal" non si batte.
Torna la coscienza, cerchi un verticale, poi un coda. Chi ha soldi li acquista.
Io, per forza di cose (vicini e orari di studio improponibili) devo limitarmi alla ricerca di una master o uno stage da 50 chili, che abbia una meccanica in legno.
Gli anni passano, il vantaggio è che avanza anche la tecnologia, e oggi da quanto mi dicono "in regia" l'mp11se ha la meccanica praticamente di un buon coda, stesso dicasi per il vpc1.
La coscienza dicevo... Quella che un giorno ti fa aprire un topic e ti fa dire "ma de che state a parlà? Ma in fondo, vi ricordate come risponde un pianoforte rispetto ad una tastiera?"
Che poi le si continuino ad usare è un altro, conto, ma la coscienza c'è...
Pian piano, spero di raggiungerla anch'io, perchè per ora valuto l'acquisto di un Mp11Se...
vin_roma ha scritto:
i batteristi, chitarristi, violinisti, sassofonisti
Non hanno le nostre stesse alternative.
I batteristi al massimo hanno la batteria elettronica, ma dati i costi di quelle che si avvicinano al "reale" (ovvero quelle non in plastica, da 5000 euro, che ingombrano, pesano e occupano quanto una batteria reale), i batteristi le ignorano...
I chitarristi non hanno l'equivalente tastieristico. E poi che gli frega a loro? Le chitarre si trasportano con facilità. Però si fan mille pippe mentale su pedali e amplificatori, siam li eh...
I violinisti, oltre al violino silent, non hanno poi tutte ste grosse difficolta di trasporto.
Per lo studio, grazie alle sordine in metallo, possono studiare senza dar fastidio a nessuno...
I sassofonisti al massimo si sfiziano con L'Ewi... :)
Siamo noi tastieristi ad avere troppa offerta.