emulazione anni 70 in registrazione

kurz4ever 23-05-18 14.41
@ BB79
kurz4ever ha scritto:
dubito che fosse lineare fino a 20khz come un buon ADC moderno



I veri master recorder su due tracce (su cui sono stati fatti i master di tutti i dischi almeno fino agli anni 80...) sono lineari da 20 Hz a 20Khz, con uno scostamento di pochi db (di solito 1 o 2), ovviamente a velocità di almeno 38 cms...Questo lo si ricava dalle specifiche ufficiali dell'epoca.
Peraltro Studer era solita dichiarare i "peggiori" dati rilevabili in una sessione strumentale.
Non parliamo poi di macchine equipaggiate con sistemi di noise reduction o compander dinamici come dbx, Dolby e compagnia cantante...ove i dati potrebbero a tutt'oggi essere considerati di tutto rispetto.
Se collo di bottiglia c'è non credo sia il supporto, sia pur con tutte le sue complicazioni...
Del resto, i dischi di adesso, con i numeri a tre cifre dei moderni dac's (pensate alle specifiche DSD), sono francamente inascoltabili tanto sono compressi ed innaturali
Credo che l'acustica della sala di ripresa, il manico del fonico, unitamente ad alcune tecniche di ripresa particolarmente indovinate, rappresentino gli ingredienti, nell'ordine esposto, di una buona registrazione.





guarda, sicuramente ne sai più di me, ma dubito che sull'analogico (e nello specifico mi sa pure valvolare) si raggiungesse un s/n ratio >70 db per canale, e che non ci fosse crosstalk tra le tracce.
Poi bisogna vedere se si utilizzava un'apparecchiatura top (occhio che costava un capitale rispetto ad una console moderna) che era appannaggio di pochi (anche qui le specifiche di dinamica/ampiezza di banda variano), specialmente in Italia.
mike71 23-05-18 14.49
orange1978 ha scritto:
inoltre questa registrazione che ho postato é una sigla televisiva sicuro registrata low budget relativamente, come ce ne erano mille e non era certo ripresa all abbey road con una console emi tg e con una cura simile a qll usata per dark side of the moon.
parliamo di una qualita media come ce ne erano centinaia di brani registrati cosi negli anni 70, niente di esoterico quindi dubito che a registrare quel brano ci fosse un tecnico o producer paragonabile ad alan parson.


Credo chi facesse sigle televisive all'epoca avesse accesso a strumentazione di ottima qualità.
https://www.youtube.com/watch?v=dRYQEmwPJjQ

La mia impressione è che in generale dato che comunque per fare uno studio di registrazione si dovevano spendere cifre imponenti, ci si poteva permette anzi ci si doveva permettere di fare le cose meglio. Se vai a prendere le sigle dei cartoni animati televisivi come "Doraemon", "Lupin III", "Jenny la tennista", "Conan ragazzo del futuro" e fai una confronto tra le sigle vecchie e quelle nuove, queste ultime sembrano fatte molto più in fretta e con meno sforzo.


anonimo 23-05-18 14.52
Non so se sia verità o leggenda, per cui quanto sto per scrivere prendetela come notizia semiseria.
Pare che in una delle ultime studio sessions di BB King, abbiano fatto passare il segnale di chitarra su un Line6, a sua insaputa, mentre lui era convinto di essere collegato al suo amplificatore.
Estiqaatsi...
vin_roma 23-05-18 16.08
orange1978 ha scritto:
link

sono anni che ci provo ad emulare un suono cosi (ma ci sarebbero moltissimi altri esempi), e puntualmente non ci riesco.


Ci vuole soprattutto una "sana" approssimazione e tanto "suono" originale. Tanti dicono meraviglie degli strumenti attuali ...puoi mettere tutti i campioni di Upright che vuoi ma non avrai mai la profondità e la tridimensionalità ambientale di uno vero che si traducono in eloquenza e generosità timbrica. Poi suonare, suonare il più possibile in diretta, tutti insieme e lasciare anche qualche errore (uno stacco bislacco come quello a 2'43" oggi non passerebbe mai, come anche la "presenza fisica" del tamburello da 1'.07"...). oggi si è così preoccupati nel fare un prodotto perfetto che poi, taglia qui, pulisci la, si fanno prodotti asettici e senza anima, perlomeno è raro trovarne.

maxpiano69 23-05-18 19.03
@ vin_roma
orange1978 ha scritto:
link

sono anni che ci provo ad emulare un suono cosi (ma ci sarebbero moltissimi altri esempi), e puntualmente non ci riesco.


Ci vuole soprattutto una "sana" approssimazione e tanto "suono" originale. Tanti dicono meraviglie degli strumenti attuali ...puoi mettere tutti i campioni di Upright che vuoi ma non avrai mai la profondità e la tridimensionalità ambientale di uno vero che si traducono in eloquenza e generosità timbrica. Poi suonare, suonare il più possibile in diretta, tutti insieme e lasciare anche qualche errore (uno stacco bislacco come quello a 2'43" oggi non passerebbe mai, come anche la "presenza fisica" del tamburello da 1'.07"...). oggi si è così preoccupati nel fare un prodotto perfetto che poi, taglia qui, pulisci la, si fanno prodotti asettici e senza anima, perlomeno è raro trovarne.

emo considerazioni assai condivisibili, personalment credo che ci sia una molteplicitá di fattori e molti li avete indicati bene sia tu che altri, non sono un fonico per cui non mi addentro negli aspetti tecnici di quei territori, ma forse uno dei punti di partenza é proprio la mentalitá di “rinunciare alla perfezione”, cui non siamo piú abituati, sempre secondo me...
orange1978 24-05-18 01.46
@ MarioSynth
orange1978 ha scritto:
inoltre se permetti, ma che cazzo ne sai tu di cosa e come sono io? puo essere che non sia capace o che non abbia le stesse competenze di un alan parson, ma quello che sono veramente non lo sai percio se vuoi dare consigli utili va bene, se devi offendere e smontare a prescindere dillo subito cosi evitiamo casini in anticipo, anche perche le affermazioni vanno motivate prima di sparare a zero.


Ciao Orange, scusami tanto, pensavo che nel mio post fosse chiaro quello che dicevo, ma vedo che l'hai presa subito sul personale.

Non ti arrabbiare, cerco di spiegare meglio il punto (i punti). Quella frase che ti ho riportato è la pura verità, e mi sembra impossibile che nessuno lo abbia commentato. Vedi Orange, per me puoi essere anche Chris Lord Alge sotto mentite spoglie, ma NON sei Alan Parsons, punto. Era questo che intendevo.

Puoi essere il tecnico del suono più bravo del mondo, ma la tua testa lavora diversamente da Alan Parsons, come lavora diversamente da Eddie Kramer, ecc.ecc

Ti faccio un altro esempio: anche se sei il pittore più bravo del mondo, mettiamo che sei Picasso, ok? Ti compri le tele dell'epoca, i pennelli dell'epoca, i colori (al piombo) dell'epoca, fai un quadro e poi esclami: "Come mai non dipingo come Van Gogh?"

Esticazzi, dico io, NON PUOI dipingere come Van Gogh, perchè sei Picasso! E questo è un dogma, mi spiace. Puoi arrivarci vicino, puoi simulare, a volte meravigliosamente, ma non può essere "uguale". Ognuno di questi grandi ingegneri del suono, come quelli piccoli, ha il suo modo di registrare, le posizioni dei microfoni, l'idea di equalizzazione, compression, pan, ecc.ecc (sai meglio di me quanto è vasto questo mondo)

Secondo punto: all'epoca c'erano fior di professionisti, altro chè, magari sconosciuti al grande pubblico, gente con un "orecchio" spaventoso e che aveva a disposizione macchine (hardware) meravigliose, che conosceva a MENADITO, e dalle quali ci tirava fuori suoni bellissimi ancora oggi.

Terzo punto: come puoi pensare di riprodurre un certo suono se non sai quali "pezzi"sono stati usati in QUEL brano? Hai tutto l'hardware del pianeta? Tutti i microfoni e gli outboard del mondo? E mi spiace, ma anche fosse così, il primo punto annulla tutto.

Poi vogliamo parlare dell'equalizzazione RIAA? (all'epoca c'erano solo vinili). Sai quanto cambia il suono? Lo so che lo sai.

Quindi, non ti arrabbiare, non volevo offendere la tua sensibilità, sei il musicista/fonico migliore del mondo, MA non sei quello che ha fatto "E la vita, la vita". Tutto qui. Hai il "tuo" suono, la "tua" visione della musica, che si riflette nei lavori che fai.
si ma non ci siamo capiti.

io non voglio emulare il suono di quella canzone ma il souno che avevano a quell epoca le registrazioni in generale, siano fatte da alan parson che dallo studietto piu sconosciuto che ci sia, come dire dato che parli di pittura, vorrei imparare a disegnare come nello stile del periodo fasicsta, hai presente quelle illustrazioni di propaganda? oppure imparare a disegnare nello stile delle pubblicitá anni 50 americane *che tutt ora fanno*....

ecco potremmo dire che la cosa é paragonabile a esempi del genere, non a comporre come js bach ma nello stile del periodo bachiano.

ho tantissimi microfoni anche vintage, non tutti tutti ma un bel po, e mi sembra strano che non ci sia riuscito ancora.
MarioSynth 24-05-18 09.26
Mi sono riletto il tuo post e....

orange1978 ha scritto:
i plug ins li uso solo per mixare.


"Direi che abbiamo il colpevole, ispettore!"

Ora è un pò più chiaro il tuo pensiero. Senza outboard, quel suono mi sa che sarà difficile ottenerlo. Prova ad escludere i plug-ins e lavorare come si faceva una volta. Capisco che sia difficile, usa solo la DAW (se no impazzisci), tutto il resto hardware. Pre, EQ, compressori, enhancer, ecc. Secondo me è l'unico modo.
mike71 24-05-18 10.52
http://chordsoforion.com/2014/11/analog-tape-vs-digital-shootout/
MarioSynth ha scritto:
tutto il resto hardware. Pre, EQ, compressori, enhancer, ecc.


Per non saper né leggere né scrive io proverei anche, se fosse possibile, ad usare un 4 piste "vero".
orange1978 24-05-18 11.03
@ MarioSynth
Mi sono riletto il tuo post e....

orange1978 ha scritto:
i plug ins li uso solo per mixare.


"Direi che abbiamo il colpevole, ispettore!"

Ora è un pò più chiaro il tuo pensiero. Senza outboard, quel suono mi sa che sarà difficile ottenerlo. Prova ad escludere i plug-ins e lavorare come si faceva una volta. Capisco che sia difficile, usa solo la DAW (se no impazzisci), tutto il resto hardware. Pre, EQ, compressori, enhancer, ecc. Secondo me è l'unico modo.
ma ho gia lavorato in passato in analogico, l'ultimo disco importante che ho mixato meno di un anno fa l'ho mixato con il neve 48 vr, che è un banco analogico 100%.

la questione é assai piu complessa insomma.

comunque possiedo outboard reale e di qualitá elevata, channel strips sia valvolari che fet...che uso regolarmente in registrazione...e ho diversi microfoni vintage.
zaphod 24-05-18 11.17
premetto che non capisco nulla di registrazione. Pertanto, posso solo riportare quanto detto da altri.
Ma questa discussione, ormai vecchiotta, oltre a temi già usciti in questo 3d ne cita altri, secondo me interessanti:
- l'acustica: pare che gli studi negli anni 70 fossero over-damped, molto insonorizzati, quasi delle camere anecoiche;
- suonare tutti insieme: ora non è scontato, spesso si spediscono brandelli di registrazioni anche agli antipodi, si finisce per suonare in dischi senza sapere che faccia abbiano gli altri musicisti. Suonare insieme portava (porta) sicuramente vantaggi, sul groove, sull'esecuzione che magari pur non impeccabile, risulta più coerente.

Come altro ausilio ad una buona riuscita delle registrazioni seventies vengono citate le droghe... bah, può darsi, su questo punto non sono d'accordo. Un po' perchè non tutti erano drogati allora, così come non tutti sono sobri al giorno d'oggi.