@ greg
Momento storico particolare: il boom di analogici avvenne dalla metà anni '70 fino a circa la metà degli anni '80 e poco oltre (ricordando qualche Oberheim, se non Roland e poco altro).
Eppure, epoca di crisi musicale e strumentale, quella attuale sta diventando prolifica di produzione analogica.
Dopo un tentativo di virtualizzare la tecnica di sintesi sottrattiva analogica, principalmente, vedi Korg, Clavia, Technics, Yamaha e Roland, poi Alesis, Novation, Access ed altre, ci si è resi conto che si era in realtà aperta una nuova strada che con l'analogico puro non aveva molto a che fare, con filtri Moog se non Curtis, e che quindi la sete del mercato per l'analogico andava soddisfatta.
E giù con il ritorno di un grande come Dave Smith, la Moog tornata prepotentemente in auge con tutti i suoi prodotti nuovi o rifacimenti dei grandissimi classici (nonostante la dipartita del grande Bob), Korg ripropone MS20, ma anche l'acquisizione del marchio Arp, poi Minilogue, Prologue eccetera, in attesa di ritorni ancora più proponderanti di altri classici della casa giapponese...............non sto qui a fare elenchi...............
A questo punto mi rivolgo si a tutti i musicisti o amatori presenti nel forum, ma soprattutto a chi come me, per motivi di età, hanno vissuto l'età dell'oro dei synth analogici e sono presenti ancora per poter criticamente valutare ciò: in passato ci sono stati mostri paurosi, a parte i giganteschi modulari, alcuni rarissimi, ma parliamo di synth quali 8 voices Oberheim Sem e tutta la sequela, CS 80 Yamaha PS 3300 Korg, Arp 2600 e chi più ne ha più ne aggiunga.................la nostra nuova era propone synth più alla portata di tutti,e parlo sì di tasca, ma anche di reale peso specifico.................ora, possiamo insieme stabilire cosa significa analogico oggi, quali sono gli strumenti che stanno caratterizzando la musica attuale in modo determinante e quanto gli analogici di ieri sono presenti nelle produzioni ed influiscono in esse? Grazie
Ma tra i poly analog odierni quale preferite?