Le tastiere a Sanremo intervista a Maurizio Campo

orange1978 03-05-18 01.04
@ Riccardo_Gerbi
orange1978 ha scritto:
1) audiofuse...sono d'accordo ma non credo che basti un prodotto meno standard di altri per rendere un setup come quello "non industry standard".


Forse ti è sfuggito qualche punto nelle due interviste: "Standard" o no il setup, se un'interfaccia non si "inchioda" con flussi MIDI del genere, offrendo inoltre porte per lasciare a casa altro hardware, beh... non è comoda?

orange1978 ha scritto:
ma è ovvio, mi stai dicendo cose vecchie come il mondo che conoscevo e si sapevano da secoli


...e allora, di cosa parliamo?

R.Gerbi
non conosco la audiofuse in maniera approfondita ma penso sia comoda, se funziona bene ed è affidabile perche no? ma infatti non mi pare di aver mai messo in dubbio questo aspetto, sei tu che hai detto che il suo "non sarebbe cosi standard come setup perche usa la audiofuse" e io ti ho risposto che a parte appunto la arturia il resto mi sembra molto standard, essendo tutti prodotti famosi e ampiamente utilizzati nell'industria musicale.
Riccardo_Gerbi 03-05-18 01.22
orange1978 ha scritto:
io ti ho risposto che a parte appunto la arturia il resto mi sembra molto standard, essendo tutti prodotti famosi e utilizzati da un po tutti.


Ok, non andiamo oltre sull'argomento, perché chi legge perde di vista la finalità dell'intervista: descrivere "come funziona" quel contesto.

R.Gerbi
CoccigeSupremo 04-05-18 08.14
Letta qualche giorno fa.
Trovo davvero interessante il punto riguardo le patch: non credevo che gli artisti "originali" del brano passassero senza problemi i propri suoni.

Ho sempre pensato che (tastieristi e chitarristi in particolare) fossero gelosi (spesso a ragione) dei propri suoni creati magari in ore di sperimentazione.

Di conseguenza ho sempre pensato che "tastieristi sostituti" o tastieristi del momento (come a sanremo o eventi simili) avrebbero dovuto ricreare da 0 ció che sentivano, o andare di "sequenze" (quelle magari concesse senza problemi).

A pensarci becchi sempre un intervista a Yanni (che per dire, ti spiega che per un suono di "chitarra" usa 6 kronos collegate in midi 😂 ) o Rigano che ti mostrano il setup del palco...

Ma da qui anche solo a descriverti anche solo come hanno creato una singola patch, ce ne passa....

Poi d improvviso, scopri che se devi suonare quel brano di "Elisa", magari Rigano ti passa la patch...

Onestamente non me l aspettavo :)

Bell intervista, e belle macchine :) il meglio del mercato.

Per quanto poi uno si faccia mille problemi su suonini e suononi di questa o quella tastiera, sentire che un tastierista a quei livelli deve suonare l arpetta, ammetto che mi ha riportato un po alla normalità delle cose: l importante è che "funzioni"
andrew1 05-05-18 21.58
Per curiosità, quale sarebbe il "problema" nell'usare strumenti "standard"?

vorrá dire che faró festivalbar rigorosamente in playback e con la tastiera senza nemmeno i cavi collegati xD proprio stile pet shop boys a festivalbar estate 1993!

Non erano in playback, erano i primi test del wireless!
orange1978 06-05-18 01.36
@ andrew1
Per curiosità, quale sarebbe il "problema" nell'usare strumenti "standard"?

vorrá dire che faró festivalbar rigorosamente in playback e con la tastiera senza nemmeno i cavi collegati xD proprio stile pet shop boys a festivalbar estate 1993!

Non erano in playback, erano i primi test del wireless!
appunto nessun problema a usare strumenti "standard" anzi in certi contesti é una scelta praticamente obbligata o quasi.

test del wireless? azz interessante xD ....ma anche la corrente andava in wireless? xD